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Il turismo sessuale è un’industria che vale miliardi di euro. Ogni anno circa tre milioni di persone viaggiano per scopi sessuali, in luoghi dove la prostituzione è spesso illegale ma ampiamente praticata. Ecco la top ten delle destinazioni.
Al decimo posto c’è la Germania, uno dei pochi paesi europei dove la prostituzione è regolata e completamente legale. E’ una lunga storia, che parte dal 1.200. Al nono posto troviamo la Malesia, dove la prostituzione è illegale tanto quanto diffusa. Le città più operative sono Penang, Kuala Lumpur, e Ipoh. Molte lavoratrici del sesso vengono vendute in Cina.
All’ottavo posto c’è la Repubblica Dominicana, dove il turismo del sesso la fa da padrone. La prostituzione è legale ma non sono ammessi intermediari tra il cliente e la prostituta. Da quando c’è stato lo scandalo di un senatore americano che riceveva “i servizi” sull’isola, l’industria è cresciuta. Al settimo posto si piazza il Kenya, nonostante gli alti livelli di diffusione di HIV. E’ una destinazione popolare soprattutto fra le donne bianche più mature, principalmente americane e inglesi, che vogliono avventure con uomini locali.
Il sesto posto è dell’Olanda, con predilezione per Amsterdam, dove i bordelli sono legali e regolati. Il De Wallen è il famoso quartiere a luci rosse che non va mai in rosso. In quinta posizione ci sono le Filippine, dove la prostituzione è severamente punita. Qui il 60% dei turisti viene per motivi sessuali. La compagnia femminile disponibile si riconosce subito: le
“bargirls” hanno addirittura un’etichetta che garantisce la loro salute fisica.
Al quarto posto c’è la Spagna, dove l’industria del sesso è in crescita. Il 90% delle prostitute sono immigrate clandestine, arrivate tramite il traffico di esseri umani. Il terzo posto lo conquista la Colombia, dove le donne hanno la reputazione di essere bellissime. La prostituzione qui è legale, ma il suo lato oscuro sono la schiavitù sessuale e la prostituzione infantile.
Il secondo posto va al Brasile, che forse presto passerà al numero uno. La prostituzione è legale, al punto che durante i mondiali di calcio il Governo ha pagato lezioni di lingua straniera alle lavoratrici del sesso per permettere loro di comunicare con i clienti.
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Prima in classifica è la Thailandia, dove la prostituzione non è legale ma ampiamente tollerata, uno dei motori economici del paese. Il trend iniziò durante la guerra in Vietnam e da allora non si è più fermato. In Thailandia ci sono tre milioni di persone che si prostituiscono, purtroppo un terzo di loro è costituito da minori.
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