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UNA VALLEY DI LACRIME - RITI DA CONFRATERNITA, DRESS CODE SESSISTI E RICCHI MILLENNIAL SENZA SCRUPOLI: IL NUOVO LIBRO "CHAOS MONKEYS" SVELA IL LATO OSCURO DELLA SILICON VALLEY - SE WALL STREET ERA UNA LOTTA FRA GLADIATORI, IL CENTRO DEL TECH E' INVECE UNA FAMIGLIA MAFIOSA GESTITA DA GANGSTER

Alix O’Neill per The Telegraph

 

Cibo gratis, capsule per la siesta, graffiti sui muri. Pochi posti sono avvolti nel mito urbano come gli uffici di Facebook, Google e altri della Silicon Valley, considerata la favola della vita aziendale. E’ davvero così?

 

la azienda facebookla azienda facebook

Ne sa qualcosa il quarantenne Antonio Garcia Martínez, curriculum che include ruoli importanti prima a Wall Street poi a Facebook, Twitter e in varie start-up, il quale non sarà più desiderato nel settore dopo aver pubblicato il libro “Chaos Monkeys: Inside the Silicon Valley Money Machine”, una dolce vendetta contro l’impero di Mark Zuckerberg e il resto della baia di San Francisco.

 

Il centro tecnologico è pieno di riti, dal battesimo di ingresso (chiamato 'Faceversary’) al “decesso” quando si molla il posto, passando dal dress code femminile che non deve distrarre gli impiegati maschi. I colleghi sono descritti come sociopatici con la felpa, monitorati dalla sicurezza interna chiamata 'The Sec’.

 

antonio garcia martinezantonio garcia martinez

Dice Martinez: «A Wall Street si tratta di combattimento fra gladiatori, con un sacco di sangue e uno solo che trionfa. Alla Silicon Valley si tratta più di un dramma mafioso, con comportamento aggressivo e un sacco di patti segreti, accordi mai discussi in pubblico. Molti dirigenti si comportano da gangster e non sanno discernere cosa giusto e sbagliato. Queste aziende sono il tempio dell’ego dei fondatori, non hanno il livello di ambizione individuale di Wall Street».

lupo di wall streetlupo di wall streetlibrolibro

 

Però sono paragonabili i livelli di ricchezza, anche se, più i guru del tech guadagnano, più San Francisco diventa la città con maggiori senzatetto: «Sotto ogni ponte nascono tendopoli, ma il ragazzo della Silicon monta sopra i barboni in bici senza problemi, pur di arrivare alla sua lezione di yoga».

 

Zuckerberg indossa la maglietta grigia e dice di non sopportare le frivolezze, ma la missione interna, chiara a tutti, è fare soldi (facendo fare soldi all’azienda). Ma non si può dire, quindi i millennial cominciano a gruppi privati per poter discutere dei migliori resort a Maui o dei jet privati che si stanno per comprare. Un gruppo si chiama “NR250”, i nuovi 250 impiegati di Facebook più ricchi.

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zuckerbergzuckerbergle opere dei dipendenti di facebookle opere dei dipendenti di facebook

Prosegue Martinez: «Se dopo 4 anni a Facebook, fai solo uno o due milioni di dollari, allora sei mediocre. Ma i soldi sono sudati eccome. Lavori tanto, 14 ore al giorno, in un cubicolo e non hai più vita privata. Se hai figli, praticamente non li vedi. Se sei un ingegnere, guadagni di più di un amministratore delegato. E questo è il genio di Zuck: far guadagnare dei creativi ventenni che non devono necessariamente diventare star. Però il livello di controllo di Facebook sulla gente fa paura».