gerard butler gal gadot

VENEZIA IN-GAZATA! – UN GRUPPO DI ATTORI, REGISTI E ATTIVISTI PRO-PALESTINA, RIUNITI SOTTO LA SIGLA “V4P”, HA LANCIATO UN APPELLO ALLA BIENNALE DI VENEZIA PER ESCLUDERE LE STAR CHE SOSTENGONO ISRAELE: “RITIRATE L’INVITO A PARTECIPARE ALLA MOSTRA A GERARD BUTLER, GAL GADOT E A QUALUNQUE ARTISTA E CELEBRITÀ CHE SOSTENGA PUBBLICAMENTE E ATTIVAMENTE IL GENOCIDIO A GAZA” – NEI GIORNI SCORSI 1.500 PERSONALITÀ DEL MONDO DEL CINEMA HANNO CHIESTO UNA NETTA PRESA DI POSIZIONE DELLA MOSTRA SULLA TRAGEDIA IN CORSO NELLA STRISCIA - E I DUE NON VANNO AL LIDO... VIDEO

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MOSTRA VENEZIA: VENICE4PALESTINE, GADOT E BUTLER NON SARANNO AL LIDO

gal gadot biancaneve

(Adnkronos) - L'attrice israeliana Gal GADOT non parteciperà alla Mostra del Cinema di Venezia. Protagonista accanto a Gerard Butler nel film "The Hand of Dante", diretto da Julian Schnabel e presentato Fuori concorso, GADOT ha scelto di non raggiungere il regista e il resto del cast per la première al Lido. Lo apprende l'Adnkronos. La sua presenza non era mai stata ufficialmente confermata.

 

Lo stesso vale per l'attore britannico Gerard Butler, che - sempre secondo quanto risulta all'Adnkronos - non ha mai confermato la propria partecipazione alla kermesse. Il 22 agosto, il collettivo Venice4Palestine - che riunisce oltre 1.500 professionisti del mondo del cinema, tra attori, registi e artisti italiani e internazionali - ha diffuso una lettera aperta indirizzata alla Biennale di Venezia, chiedendo una presa di posizione sul conflitto in corso a Gaza.

gal gadot red notice

 

Due giorni dopo, una seconda lettera ha rinnovato l'appello, sollecitando esplicitamente il ritiro dell'invito a GADOT e Butler, accusati di presunte dichiarazioni pubbliche a sostegno del governo israeliano. Resta tuttavia il fatto che nessuno dei due attori aveva formalizzato la propria presenza al festival anche prima dello scoppio delle polemiche. (di Paolo Martini)

 

Estratto dell’articolo di Stefania Ulivi per il “Corriere della Sera”

 

gal gadot wonder woman 1984

Un invito esplicito a ritirare «l’invito a partecipare alla Mostra a Gerard Butler, Gal Gadot e a qualunque artista e celebrità che sostenga pubblicamente e attivamente il genocidio. E che invece quello spazio venga messo a disposizione di una nostra delegazione che sfili sul red carpet con la bandiera palestinese».

 

È una delle richieste formulate, alla Biennale da parte del gruppo di attori, registi e attivisti riuniti sotto la sigla V4P (Venice4Palestine), in risposta alla replica della Biennale di Venezia al primo documento, firmato da circa 1500 personalità del mondo del cinema a favore di una netta presa di posizione della Mostra sulla tragedia in corso a Gaza durante l’imminente 82esima edizione, in programma da mercoledì al 6 settembre.

 

gerard butler a tel aviv

Tra i sostenitori Ken Loach, Jasmine Trinca, Carlo Verdone, Marco Bellocchio, Laura Morante, Abel Ferrara, Alba e Alice Rohrwacher, Toni e Peppe Servillo, Matteo Garrone, Valeria Golino, Mario Martone, Céline Sciamma, Audrey Diwan e Charles Dance, Fiorella Mannoia e Paola Turci.

 

Nella replica contestata si sottolinea «che la Biennale di Venezia e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sono sempre stati, nella loro storia, luoghi di confronto aperti e sensibili a tutte le questioni più urgenti della società e nel mondo», e si ricordano inoltre le dichiarazioni del presidente Pietrangelo Buttafuoco e del direttore artistico della Mostra Alberto Barbera, alla presentazione di Venezia 82, quelle in occasione della Biennale Architettura 2025 e della Biennale Arte 2024, oltre alla lectio magistralis di Luciano Violante del giugno scorso.

 

PIETRANGELO BUTTAFUOCO - ALBERTO BARBERA - MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

Troppo poco a giudizio dei firmatari: «La comunicazione ufficiale della Biennale sceglie ancora di non menzionare la Palestina e il genocidio in corso, né tantomeno lo Stato di Israele che lo sta perpetuando.

 

Se la Biennale vuole davvero essere un “luogo di confronto aperto e sensibile”, allora questo spazio deve essere innanzitutto uno spazio di verità. Apprezziamo ovviamente la presenza di film come The Voice of Hind Rajab della regista Kaouther Ben Hania, ma allo stesso tempo ci chiediamo come si può rendere omaggio a figure come Gerard Butler e Gal Gadot, protagonisti di un film fuori concorso, che sostengono ideologicamente e materialmente la condotta politica e militare di Israele».

 

LA STELLA DI GAL GADOT A HOLLYWOOD VANDALIZZATA DAI PRO PALESTINA

[…]  Inoltre si chiede che durante la cerimonia d’apertura della sia dato spazio a artisti e artiste palestinesi per portare una testimonianza diretta. Si esprime sostegno manifestazione Stop al genocidio-Palestina libera, indetta per il 30 agosto alle 17 al Lido promossa da diversi gruppi politici, collettivi e associazioni regionali e nazionali e sostenuta dalla rete Artisti #NoBavaglio e da tante realtà e firme del cinema.

 

[…]  Accanto alla richiesta di ritiro dell’invito a Gadot e Butler, si aggiunge quella «alla Biennale di esporsi con azioni e con posizioni chiare e che si impegni a interrompere le partnership con qualunque organizzazione che sostiene il governo israeliano, direttamente o indirettamente». […]

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