RIALZI DA OSCAR – A WALL STREET, ''AMERICAN SNIPER'' HA GIÀ VINTO: IL PRODUTTORE TIME WARNER È CRESCIUTO DEL 32% NEGLI ULTIMI MESI, IL DOPPIO DEL MERCATO – STESSO RIALZO PER DISNEY, CAMPIONE AI BOTTEGHINI

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Maria Teresa Cometto per “CorrierEconomia - Corriere della Sera

 

Nelle sale cinematografiche, gli americani hanno già votato il film migliore del 2014: American Sniper. La pellicola, diretta da Clint Eastwood e prodotta dalla Warner Bros. in una sola settimana — dal debutto natalizio a fine anno — ha incassato 284,7 milioni di dollari negli Stati Uniti, tanto quanto la somma di tutti gli altri sette film nominati per l’Oscar. Ma non è detto che la statuetta vada alla storia del micidiale cecchino interpretato da Bradley Cooper. I gusti del grande pubblico e le scelte dei membri dell’Accademia di Hollywood, infatti, spesso divergono. 
 

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Lo dimostra anche il fatto che fra i film in lizza per un qualche premio nella notte degli Oscar quelli di Disney hanno complessivamente guadagnato oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, più di qualsiasi altra casa produttrice, ma nessuno è nominato come Best picture. 
 

Termometro 
A Wall Street però gli incassi contano, e per questo sia le azioni di Disney, sia quelle di Time Warner, il gruppo che controlla Warner Bros., sono cresciute del 32,5% negli ultimi mesi, più del doppio dell’indice generale delle azioni americane S&P500, salito del 15%. Meglio ha fatto solo Sony con un rialzo del 56%, non però per i successi cinematografici, ma perché gli investitori scommettono su una ristrutturazione delle sue attività che tagli i rami secchi come l’elettronica di consumo e rilanci i business redditizi come quelli dello spettacolo. 
 

Mentre le quotazioni in Borsa delle altre aziende con interessi a Hollywood soffrono soprattutto per i problemi delle reti televisive controllate, che devono fare i conti con i cambiamenti delle abitudini degli spettatori — sempre meno attaccati allo schermo tradizionale — e con il conseguente calo della pubblicità in tv. 
 

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Disney è uno dei titoli preferiti di questo settore, perché il declino delle entrate dagli abbonamenti e pubblicità tv è ampliamente bilanciato dalla sua capacità di sfruttare i propri contenuti su una molteplicità di piattaforme dal cinema al digitale, dai parchi al merchandising. Sui conti 2014, per esempio, ha pesato molto positivamente il successo del film animato Frozen , lanciato nel novembre 2013, che ha generato miliardi di fatturato e profitti d’oro con la vendita non solo dei biglietti per vederlo (1,3 miliardi di dollari nel mondo), ma anche dei giocattoli e degli altri prodotti ispirati alla storia. 
 

Uno degli studios di Disney, Marvel — comprato nel 2009 per 4,3 miliardi di dollari —, si è ora alleato con Sony per realizzare nuovi episodi della saga di Spider-Man, personaggio di fumetti che originariamente faceva parte di Marvel ma era stato venduto a Sony pictures nel 1999. Dalla collaborazione fra le due Case potrebbe uscire un nuovo grande successo, capace di risollevare le sorti in particolare della società giapponese, la cui responsabile del settore cinematografico Amy Pascal si è dimessa l’altra settimana, sull’onda dello scandalo per la rivelazione delle sue email, in cui fra l’altro definiva Angelina Jolie una viziata senza talento. 
 

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Con 20 anni di esperienza negli studios e dieci a capo di Sony pictures, Pascal era considerata uno degli ultimi grandi capi di Hollywood, capace di prendere decisioni su quali film produrre sulla base dei propri istinti. Sony non ha nominato un suo sostituto, ma ha concesso a lei un contratto per quattro anni in cui potrà sviluppare nuove serie tv, opere teatrali e film, compreso proprio un nuovo Spider-Man. 


Il record del maggior numero di nomination agli Oscar, 24 nelle varie categorie, spetta ai due studios di 21st Century Fox, che hanno anche realizzato il secondo miglior incasso totale con 917,8 milioni di dollari. Ma la società presieduta da Rupert Murdoch soffre per il calo dell’audience dei suoi programmi tv. Aveva cercato l’estate scorsa, senza riuscirci, di acquisire la rivale Time Warner. Che ora potrebbe ancora finire nel mirino di un altro gruppo. 

Il cast di spider man Il cast di spider man


Time Warner controlla, oltre a Warner Bros, le reti tv Hbo, Tnt e Cnn e il suo ceo Jeff Bewkes vuole sperimentare l’offerta dei contenuti originali di Hbo fuori dal pacchetto tradizionale di abbonamenti tv, con una formula tipo Netflix, cioè in streaming su richiesta. 


Soddisfare le esigenze di un pubblico che guarda i video sempre più con modalità digitali è un problema ancor più vitale per Viacom, che controlla canali tv giovanili come Mtv e Nickelodeon oltre a Paramount pictures. Il ceo di Viacom Philippe Pierre Dauman ha annunciato che offrirà questa primavera un nuovo servizio in abbonamento per utenti digitali interessati solo ai contenuti Nickelodeon.

 

sponge bob galleggiante a nysponge bob galleggiante a ny

Intanto può consolarsi con gli ottimi risultati del film animato Spongebob - Fuori dall’acqua, che al debutto (weekend del 7-8 febbraio) ha realizzato 55 milioni di dollari battendo tutti i concorrenti. Più che su Hollywood, Comcast — il gruppo di controllo di Focus features e Universal — è concentrato adesso sulla battaglia per conquistare l’operatore via cavo Time Warner cable. Ma per certi versi segue anche le orme di Disney, per esempio puntando molto sulla Cina per la sua espansione internazionale, sia nella diffusione dei film — come la serie Transformers — sia nello sviluppo dei parchi di divertimento. 
 

frozen della disneyfrozen della disney

Infine c’è Amc networks, il suo vero cruccio è inventare nuove serie tv originali, popolari e redditizie come Mad men e Breaking Bad . Per la sua casa produttrice Ifc la candidatura di «Boyhood» all’Oscar è un fiore all’occhiello, ma ha portato ben pochi affari, solo 27,5 milioni di dollari al botteghino in America. Se sarà premiato come miglior film, passerà alla storia anche come uno dei meno gettonati dal pubblico.