DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
1 - ERA AVANTI, WICKY HASSAN
Paola Pisa per "Il Messaggero"
Era avanti, Wicky Hassan. Avanti, come quelli che intuiscono i tempi e li precedono. Era coraggioso, sperimentatore, fedele a se stesso. Era avanti, forse anche perché la vita già da giovane aveva messo alla prova quel ragazzo, ebreo tripolino, che aveva dovuto lasciare la città dove viveva con la famiglia, cacciato dall'avvento di Gheddafi. Era un precursore Wicky Hassan, 56 anni, morto a Roma e salutato con affetto, stima, ammirazione da chi lo ha incontrato e conosciuto come uomo geniale, stilista originale, abile imprenditore, grande collezionista d'arte. Come membro attivo nella Comunità ebraica e nei gruppi gay. Era all'avanguardia quando giovane e intraprendente aprì un negozio che nella Capitale ha segnato i tempi.
Si chiamava e si chiama Energie, sta in via del Corso, aveva le vetrine più pazze della città anche perché collaborava alla loro ideazione l'artista-cartoonist Andrea Pazienza. Il sabato pomeriggio era una calca pazzesca, nascevano leggende metropolitane che parlavano perfino di giovani scomparse nei camerini di prova. Tutta invidia per quella fortuna arrivata dai jeans più stravaganti, sui quali Hassan lavorava alla grande. Li lavava, decolorava, stilizzava come moda comanda. E' il denim che ha creato la sua fortuna.
E' il 1983 e da quel punto vendita è partita poi l'azienda che lo ha portato a costruire sui gusti dei giovani una impresa, il Sixty Group che ora comprende non solo Energie, ma anche Miss Sixty, Killah, Murphy&Nye, Refrigiwear. Ultimamente Hassan ha acquisito lo storico marchio Roberta di Camerino. «E' un brand straordinario», dichiarava al momento. E' anche una diversificazione, un salto verso il lusso per un'impresa che continua a crescere.
I collaboratori del Sixty Group che gli sono più vicini, raccontano: «Negli ultimi quattro anni, da quando gli era stata diagnosticata la malattia, ha proseguito ininterrottamente il proprio impegno in azienda preparando con estrema cura il futuro. Ha contribuito con immensa umanità a creare un ufficio stile forte e capace di dare seguito alla sua visione. E ha intrapreso tutte le iniziative per assicurare la continuità aziendale conferendo a Piero Bongiovanni, ora ad, e al suo management tutte le leve necessarie per il governo dell'azienda». Nel 2006 ha ricevuto a Firenze il Pitti Immagine Award.
E' un ragazzo Wicky Hassan quando arriva a Roma, è il 1967, ha dodici anni. Si sposta poi a Milano dove frequenta il liceo ebraico. Torna nella città eterna, che gli è più congeniale e si lancia nella moda. Dalla Capitale verrà ripagato e nell'89 mette su insieme all'amico Renato Rossi, il Sixty Group, che presto si allarga con filiali all'estero, con negozi e punti vendita nel mondo. I giovani, sempre i giovani, sono il suo riferimento. Punta sulle tendenze, sulla voglia di divertirsi giocando coi vestiti.
E il suo staff è pieno di stilisti di talento che arrivano dal globo intero. Grande il cordoglio da parte non solo del mondo della moda, ma di quello delle istituzioni. «Con la sua morte ho perso un grande amico al quale volevo molto bene. Con lui scompare un vero Giusto, nel senso ebraico del termine», ha detto Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica, al funerale che si è svolto ieri a Roma.
E ha aggiunto: «Hassan non ha mai nascosto la propria omosessualità battendosi contro pregiudizi e discriminazioni. Aveva da molti anni un compagno con il quale ha adottato tre figli a cui era legatissimo». Ne parla con amicizia, Walter Veltroni. Lo definisce «uomo di grandi valori», il cofondatore del Gruppo Sixty Renato Rossi. Esprime cordoglio l'Associazione Radicale Certi Diritti. Alle esequie erano presenti il sindaco Alemanno, Paola Concia e Imma Battaglia, leader del movimento omosessuale che ne parla come di uno dei grandi sostenitori del Gay Pride.
2 - TRIBUTO A WICKY HASSAN
Riceviamo e pubblichiamo:
1 - Vorrei condividere con voi il dolore per la morte di Wicky. La sua umanità era straordinaria.
Guardo il cielo e penso alla sua anima sorridente.
Marina Salamon
2 - Sono contenta di ricevere questa mail Marina, anche se non ti conosco e se conosco poche delle persone in copia. Quado Wicky ha mandato la mail Lunedì non sapevo assolutamente che dopo 4 giorni ci avrebbe lasciati per sempre.
Mancherà per sempre Mi sono chiesta come mai tutti i destinatari di questa mail di Wicky fossero in chiaro, come se volesse creare un gruppo che si conoscesse tramite lui.....
E' una mail sul Vaticano che avevo già avuto la settimana scorsa e così non gli ho risposto neanche due righe!!!!!!!
Sono Rosy una sua compagna di scuola dal 70 al 75, di liceo, siamo rimasti in contatto fino ad oggi, non mi ha mai parlato della malattia! anche se lo sapevo in parte ma non da lui
3 - Grazie Marina, condividere il dolore con tutti gli amici di Wichy lo rende più vicino e ancora con noi.
Io invece sapevo della sua malattia, me ne aveva parlato un paio di anni fa, sapeva che era grave ma sperava sempre di farcela.
In agosto mi ha mandato una email bellissima, di cui sono molto gelosa e che magari un giorno condividerò con gli altri amici, in cui mi raccontava le sue emozioni e i suoi sentimenti sulla malattia. Con grande lucidità e semplicità .
So che suonerà scontato, ma sentirò molto la sua mancanza. Ho messo sul mio desktop una sua foto sorridente e un po' marpiona, mi fa sentire meglio. Sono certa che non lo dimenticherò.
Andreina
4 - Non mi sembra possibile! Meno di un mese fa Wicky, Stefano, Maria e i bambini sono venuti da noi per celebrare Thanksgiving dove si rideva e scherzava fino a tarde notte. Come noi, anche la loro famiglia in parte è americana, e grazie a Wicky e Stefano, che ci hanno ispirato con il suo esempio e coraggio da pionieri, anche io è Braga adesso abbiamo la nostra meravigliosa famiglia.
Circa una settimana dopo Thanksgiving ho visitato Wicky con un amico per un progetto culturale, e oltre il suo grande aiuto, c'era l'occasione per farsi un'altra risata. Ci mancherai tantissimo ma tuo esempio e tua passione per la vita ci resterà per sempre e ci farà sempre sorridere. A Stefano e i piccoli tutto il nostro amore, sostegno, preghiere, abbracci e quando si asciugheranno le lacrime, ancora tante risate, insieme ai nostri figli.
Jonathan Doria Pamphilj
5 - .....non riesco a smettere di piangere. Mi fa immenso piacere condividere il mio dolore, io conosco solo parte di voi, ma sicuramente ha voluto metterci in contatto.
W non lasciava niente al caso.
Tre, quattro anni fa mi parlò di questa terribile scoperta ma io ero appena uscito dall'ospedale ed ero distrutto fisicamente e psicologicamente, mi tranquillizzò subito dicendomi di non preoccuparmi perchè era tutto sotto controllo e io non ho più chiesto niente.......e lui non me ne ha mai più parlato.
Ha continuato ad essere un periodo molto difficile per me e si preoccupava, mi consigliava, mi capiva, mi stimolava, aveva paura che potesse capitarmi qualcosa di ancora più grave e cercava di controllarmi con messaggi, telefonate e i suoi "ti voglio bene", "mi manchi", mi hanno aiutato a superare momenti molto duri e difficili compreso quando l'anno scorso poi è venuto a mancare mio padre.
Mi manca la sua ironia....uno dei suoi ultimi sms neanche tanto tempo fa, era un pò che non lo sentivo e avevo appena visto lo spot di Miss, è stato: " Beh! brutto stronzo!! Pensi che tu non mi manchi? Son contento che qualcosa di mio ti arriva anche se solo attraverso il culo di Belen:-)" .
Mi diceva, io e te siamo simili, mi rivedo in te.......Wichy,io vorrei essere come te!!!!.
Con te se n'è andata una parte della mia vita, ma sarai sempre con me e giuro che farò di tutto per avvicinarmi ad essere come te.
Tu mi hai creato, mi hai dato l'onore di poter progettare insieme a te delle cose meravigliose, tu mi hai dato uno stile, la forza di credere in me e nelle mie capacità , mi hai dato il privilegio di rappresentarti in giro per il mondo e ti stupivi quando ti dicevo di quanto eri famoso e di quanto la gente adorava il tuo lavoro e la creatività che emanavano i tuoi negozi nel mondo, voluti e progettati insieme a te.....avevamo grandi progetti insieme, anche oltre il lavoro, e la tua competenza nell'arte, nel design, nell'architettura erano sintomo di voglia di accumulare sapere, conoscenza e assaporare ogni attimo di questa già breve vita.
Mi hai sopratutto dato il piacere di condividere la tua vita e la tua bellissima famiglia.
Stefano...in una delle ultime telefonate W mi aveva giurato che sarebbe venuto un fine settimana a Firenze all'improvviso, per farmi una sorpresa....ma senza di te, "io e te da soli....sai che Stefano non ama molto Firenze" mi disse....ti aspetto,ho voglia di abbracciarti insieme ai vostri splendidi, meravigliosi adorati figli. Ti voglio bene.
Vi abbraccio tutti, teniamoci in contatto e mi auguro che ci si possa incontrare un giorno.
pier
6 - Ieri mi sono messo a piangere. Poi sono andato fuori a correre che non riuscivo a stare in studio su di una sedia.Tre giorni prima ero in chat con lui. La settimana prima anche. E ogni qualche mese lo chiamavo con il solito incipit "Ciao Baffo". Sei anni fa ero a Roma, avevo lasciato il mio book alla segretaria senza un curriculum e con il mio numero di telefono per ritirarlo. Poco dopo quando ero ai giardini mi arrivò un messaggio: ":)".
Non sapevo chi fosse. Risposi. Era lui. Un'ora dopo ero a colloquio. Firmai un contratto che rescissi per passare ad una compagnia che mi offrì una settimana dopo il doppio. Sapevo che sarei dovuto rimanere con lui per imparare qualcosa ma volevo bruciare delle tappe. Ho avuto la fortuna di poter conservare con lui qualcosa che posso chiamare amicizia. Non avrei mai sopportato di lavorare sotto padrone e andarmene e fare la mia strada forse in qualche modo mi fece guadagnare il suo rispetto.
Anche perchè mi piaceva così tanto come persona che volevo ascoltarlo più che viverlo negli orari d'ufficio. Non festeggio i morti e andare al suo funerale in sinagoga o come abbia scelto di essere ricordato è fuori dalla mia natura. Io sono vivo e lui vive con me questo è quanto. E vi dirò di più: più correvo più mi rendevo conto di questa cosa e della dolce ed amorevole persona che sapevo di portare dentro.
Mi chiedo piuttosto dei figli e di come poterlo davvero omaggiare e fare qualcosa in sua memoria e per la sua vita straordinaria e come fare qualcosa per loro e per le battaglie che comunque si è preso la briga di portare avanti con coraggio con le responsabilità di mischiare vita privata e lavoro quando la società impone ad un omosessuale di dover tutte le santissime volte di schierarsi e fare sentire la sua voce come che fosse un diverso, un paria, un uomo da non rispettare qualcuno che ama un uomo se è un uomo o una donna se è una donna.
Come fare capire che quest'uomo è un modello da cui imparare. Questa è stata la domanda ad un amico che lo conosce molo meglio di me che però ora si trova in India. Io non conosco nessuno di voi e io faccio disegnare. Probabilmente ognuno di voi fa cose ben più importanti. Però io voglio omaggiarlo e se insieme possiamo fare qualcosa vorrei contribuire anche io.
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere una persona straordinaria.
Emanuele Sferruzza
7 - Non conosco molti di voi in copia nella mail. Strano che ci si "conosca" in questa occasione. Come se ci avesse voluto mettere in contatto. Strano ricevere solo pochi giorni fa da Wicky questa mail, così da unire al dolore anche lo stupore, la sorpresa. Strana la vita.
che riposi in pace
Fabio Canino
8 - Addolorata ...
Ciao Wicky , un abbraccio a Stefano.
Paola
9 - Rosy (e tutti),
Io ho risposto a Marina in pvt ma ora, alla luce delle tue parole, credo sia bene rispondere a tutti. Ho ricevuto anch'io la mail; mi sono detto "uno di questi giorni lo chiamo, è da un po' che non lo sento" poi il colpo venerdì mattina.
Ci conoscevamo da molti anni, poi ci siamo persi e ci siamo ritrovati entrambi padri ebrei gay. Nessuna di questi tre attributi ha messo nell'ombra gli altri. Wicky mi ha insegnato tanto, la sua famiglia mi ha insegnato tanto. Speravo che un giorno i nostri figli si sarebbero piaciuti e saremmo diventati consuoceri :-)
Ora mi sento più vuoto ma non solo. Wicky ha vissuto una vita intensa, si è espresso ed ha lottato. L'ho stimato e lo stimo. Vivrà in ognuno di noi.
Un abbraccio a tutti, è vero, è come se Wicky avesse voluto metterci in contatto
10 - Ti vogliamo bene Wicky, per me ora tu stai ridendo pensando a noi, ti vedo con i tuoi occhiali, la maglietta attillata e i pantaloncini cortissimi blu che avevi a Provincetown durante la nostra vacanza nel 2009
Moshe
11 - Ciao Wicky,
te ne sei voluto andare in silenzio ed in punta di piedi, senza dirlo a nessuno, senza disturbare nessuno. Ma come vedi la tua partenza ha suscitato parecchio rumore, stupore, sgomento e tanto tanto sincero dolore.
Con te perdo una persona Cara che mai rimpiazzerò. Con te perdo un amico fraterno con il quale ho condiviso viaggi, lazzi ed anche lavoro. Parte un pezzo della mia vita, soprattutto della mia giovinezza. Non mi do pace al pensiero di non rivederti più. Eri il mio buon grillo parlante, un fratello maggiore che "cercava" energicamente di insegnarmi a dare un senso alla mia vita. Ti ho conosciuto che eri povero e sei diventato ricco pur rimanendo la persona di sempre. Mi rammarica molto il fatto di non aver potuto mantenere la promessa di darti un bicchiere d'acqua in caso di bisogno. Di questo ultimo bisogno. Ricordi ... ?
Wicky, continuerò a conversare con te come sempre, come l'ultima volta una settimana fa al telefono, quando hai chiuso dicendomi : " Mi raccomando, fai il bravo. ". Continuerò a conversare con te, sicuramente non con le lacrime che mi offuscano la vista come in questo momento, ma con il sorriso, ricordando i bei momenti passati assieme.
Wicky, mi manchi tantissimo e mi mancherai per sempre. Presto verrò a Roma, a parlarti di persona, mi prenderò una sediolina, mi siederò li vicino a te, passeremo un bel pomeriggio assieme. Sarà una giornata radiosa di sole, splendida come sei tu. Mi racconterai le tue novità .
Baly
WICKY HASSANmiss sixty energiemurphy nyeMARINA SALAMON Fabio Canino
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