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    MELONI ACCUSA FRONTEX: "NON SIAMO STATI AVVISATI DEL RISCHIO DI NAUFRAGIO”. MA LA SEGNALAZIONE DELL'AGENZIA UE CONTENEVA TUTTI GLI ELEMENTI PER FAR  SCATTARE IL SOCCORSO IN MARE – DALLA TELEFONATA SATELLITARE DI UNO DEGLI SCAFISTI AGLI OBLO’ DEL BARCONE APERTI PER FAR RESPIRARE LE PERSONE PRESENTI SOTTO COPERTA, DAI GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO NON VISIBILI ALL’ UNICO “UOMO FUORI COPERTA” CHE NON POTEVA NON DESTARE SOSPETTI IN PIENA NOTTE SU UN'IMBARCAZIONE DI QUEL TIPO –C'ERA PURE L’ALLARME METEO...


     
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    MELONI

    Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per la Stampa

     

    meloni meloni

    (…)Le ricostruzioni degli ultimi giorni che hanno evidenziato possibili errori sul mancato soccorso della barca, non hanno scalfito Meloni, «la questione è semplice, nella sua tragicità», scandisce, prima di dare la sua versione: «Noi non siamo stati avvertiti del fatto che questa imbarcazione rischiava il naufragio». Il tono poi sale: «Vi segnalo che nonostante il fatto che continuiamo a lavorare per fermare i flussi di immigrazione illegale, abbiamo dall'inizio di questo governo continuato a salvare tutte le persone che potevamo salvare quando siamo stati consapevoli del fatto che erano a rischio».

     

     

    I ALLARMI IGNORATI 5

    Estratto dell'articolo di Giuseppe Legato per la Stampa

     

    Nell'articolata – e drammatica – vicenda del naufragio dell'imbarcazione "Summer love" finita in mille pezzi contro una secca a pochi metri dalla spiaggia rossa di Steccato di Cutro in provincia di Crotone, nella notte tra sabato e domenica scorsi, una delle poche cose che paiono lineari o perlomeno non interpretabili all'infinito è il contenuto della segnalazione che Frontex (Agenzia europea della Guardia di frontiera e costiera) invia a 27 indirizzi mail alle 23.03 del 25 febbraio.

    rapporto di frontex rapporto di frontex

     

    (…) Il report di Eagle One mette in fila almeno cinque indizi che avrebbero dovuto far scattare l'emergenza ma che, con il senno di poi, sono stati quantomeno mal considerati, se non ignorati.

     

    Il primo: a pagina due del documento, prima e seconda riga, si legge «Call from the boat to Turkey». Ovvero: «Il sistema di monitoraggio satellite Flyng Fish di cui il veicolo è dotato capta prima delle 23 una telefonata partita da un apparecchio satellitare a bordo della barca e diretta verso la Turchia». Il senso dell'indizio è palese soprattutto se unito al resto del dispaccio diramato per l'imbarcazione di lì a pochi minuti: «Open hatches at the bow» cioè «apertura bocchette a prua». Sono gli oblò della nave verosimilmente aperti per consentire a diverse persone di respirare in un contesto saturato dalla presenza di un numero eccessivo di «passeggeri». Ancora «possibile additional people below deck»: «probabili persone aggiuntive sotto coperta» con la chiosa di una «significativa risposta termica da bocchette». Quarto indizio: «Giubbotti di salvataggio non visibili». Infine, l'unico «uomo fuori coperta»: in piena notte e lontanissimo dalle coste, su un'imbarcazione rudimentale, non poteva essere considerato un fatto comune.

    migranti cutro migranti cutro

     

    La telefonata «captata» è il l'ultimo tassello di un alert obiettivamente difficile da definire – anche per i non addetti ai lavori – criptico: i superstiti del naufragio hanno raccontato agli investigatori come fosse impossibile per loro telefonare da bordo per via dell'utilizzo, da parte degli scafisti di uno o più jammer, disturbatori di frequenza, azionati per impedire ai cellulari di ricevere/trasmettere onde radio. Quindi solo loro, gli scafisti, avrebbero potuto effettuare una chiamata in mare aperto, a 38 miglia dalle coste italiane – a coordinate di latitudine 38° 23'02" e longitudine 017°34'07" – disattivando temporaneamente l'inibitore.

     

    Nel lessico di mare, nella quotidianità dei soccorsi, le informazioni trasmesse appaiono quantomeno allarmanti, se non pacifiche. Il tema è a chi compete interpretarli e cioè chi, nella sostanza, avrebbe dovuto attivare la procedura di soccorso in base – anche – a questi precisi dettagli trasmessi dall'agenzia europea.

    (…)

     

    A questo scenario multi-indiziario si sono unite altre informazioni che avrebbero potuto portare a proclamare una Sar, consentendo così alla Guardia costiera di uscire quantomeno con le vedette Cp 321 (su Crotone) e Cp 326 (su Roccella) in grado affrontare il mare con valori fino a forza 8: è il caso del bollettino meteo dell'aeronautica militare diramato per canali ufficiali alle 18 del 25 febbraio «con indicazioni valevoli fino alle 6 del mattino successivo». Si legge: «Ionio settentrionale vento 7, mare molto mosso in aumento».

    rapporto frontex uomo solo alla guida dell imbarcazione rapporto frontex uomo solo alla guida dell imbarcazione

     

    E infatti quando i due mezzi della Guardia di finanza usciranno, in missione di polizia, per individuare l'imbarcazione, saranno costretti a rientrare – intorno alle 3,50 – per la palese impossibilità di rimanere in mare spintonati dalla mareggiata verso la costa e sballottati da una bufera di onde alte e pericolose. I migranti moriranno pochi minuti dopo. Quelli rimasti vivi saranno sentiti nei prossimi giorni con la formula dell'incidente probatorio, per cristallizzare le prove contro gli scafisti e le versioni sulle modalità del naufragio prima che qualcuno non sia più rintracciabile al momento del processo.

     

     

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