DAGONOTA
MELONI PIANTEDOSI
L’asprezza con cui Fratelli d’Italia ha incalzato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul naufragio in Calabria in cui sono morti 67 migranti è la conseguenza della trasformazione in atto di Giorgia Meloni in leader euro-responsabile. La realpolitik della “Ducetta” non solo l’ha spinta a deporre i furori anti-immigrazione di qualche anno fa (come quando, nel 2019, invitò ad “affondare la sea watch, arrestare l'equipaggio e rimpatriare subito i migranti”), ma la costringe a marcare una distanza dalle parole prive di empatie per le vittime pronunciate da Piantedosi. Avallare certe posizioni significherebbe entrare in collisione con Bruxelles e con gli europoteri, alcuni dei quali no vedono l'ora di scatenarle contro il sistema di potere dei media anglo-francesi per descriverla come “l’erede del partito di mussolini”.
IL MINISTRO SORPRESO DAL FUOCO AMICO
Estratto dell'articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
GIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI
Il ministro dell'Interno Piantedosi (tecnico quota Lega) non si aspettava che durante la sua audizione alla commissione Affari Istituzionali del Senato il richiamo più forte a far chiarezza sui mancati soccorsi all'imbarcazione carica di immigrati che ha fatto naufragio vicino alla riva di Crotone sarebbero venuti, con parole inequivocabili, dal presidente della stessa commissione, nonché membro della maggioranza, Balboni, eletto con Fratelli d'Italia.
LE FRASI SUI MIGRANTI DI MATTEO PIANTEDOSI
L'intervento di Balboni («se ci sono state lacune nella catena di comando dei soccorsi, noi lo dobbiamo sapere»), ha reso più complicata la situazione del ministro. Anche perché una vera ricostruzione di quanto è accaduto nel mare in tempesta di fronte alla Calabria ancora non c'è.
[…] Ma l'ennesima tragedia del mare non si sarebbe subito trasformata in caso politico se Piantedosi, lunedì, non avesse reagito alle domande dei giornalisti parlando anche di responsabilità delle famiglie che affidano i loro figli ai trafficanti di immigrati.
Una dichiarazione che ha fatto subito reagire le opposizioni e ieri ha motivato l'intervento in commissione dell'esponente di Fratelli d'Italia. Per una ragione intuibile: la premier Meloni è perfettamente consapevole dell'impressione suscitata nell'opinione pubblica dalla strage di Crotone, per l'alto numero di vittime e, al suo interno, di bambini annegati.
antonio tajani giorgia meloni matteo piantedosi a tripoli
Ed è altrettanto insoddisfatta, sia del modo in cui la vicenda è stata gestita a livello di governo, sia delle intempestive dichiarazioni del ministro dell'Interno, che anche ieri in commissione non è riuscito a dare risposte convincenti.
naufragio migranti coste calabria cutro il naufragio del barcone di migranti a canneto di cutro visto dall'alto naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone 2