DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
Melania Trump si dà agli NFT. La prima attività, dall’addio alla Casa Bianca, dell’ex first lady, riguarda una delle tecnologie più in voga nell’ultimo anno. Se l’NFT è stato eletto a parola dell’anno dal dizionario Collins, ecco che anche la moglie di Donald Trump non si è lasciata sfuggire l’occasione di sperimentarla.
Una nuova impresa «che incarna la mia passione per le arti, e sosterrà il mio impegno costante per i bambini attraverso la mia iniziativa Be Best - ha dichiarato in un comunicato -. Attraverso questa nuova piattaforma basata sulla tecnologia, forniremo ai bambini competenze informatiche, tra cui la programmazione e lo sviluppo di software, per prosperare dopo la loro età fuori dalla comunità adottiva».
NFT ARTE DIGITALE DI MELANIA TRUMP
La prima opera messa in vendita da Melania Trump si chiama Melania’s Vision ed è un dipinto digitale ad acquerello dei suoi occhi. L’autore è Marc-Antoine Coulon e l’NFT dovrebbe includere anche una registrazione audio dell’ex first lady.
Costerà circa 150 dollari e sarà disponibile per l’acquisto tra il 16 dicembre e il 31 dicembre. Questo è solo l’inizio: Melania Trump ha dichiarato che rilascerà NFT a «intervalli regolari» sul suo sito web. Sito web che tra l’altro è gestito da Parler, la piattaforma amata dall’ultradestra americana (e dallo stesso Trump), poi sospesa dal cloud di Amazon.
Scattano però già le polemiche. Se è vero che Melania Trump ha dichiarato che i proventi verranno destinati alla beneficenza, non è chiaro né quali enti beneficeranno delle donazioni né quale percentuale dei ricavi verrà trattenuta dalla neo imprenditrice.
Secondo Aaron Dorfan, presidente del National Committee for Responsive Philanthropy - intervistato dalla Cnn - questo significa «che la carità non è una parte seria del loro piano. È una manovra di marketing».
La famiglia Trump ha una storia travagliata con gli enti di beneficenza, anche se Melania Trump non è stata direttamente coinvolta in uno scontro su un ente di beneficenza gestito dalla famiglia a New York. Mentre era ancora presidente, Donald Trump ha pagato una multa di 2 milioni di dollari ordinata dal tribunale dopo aver ammesso di aver usato la sua fondazione di beneficenza come un salvadanaio personale. La multa è stata ordinata per essere distribuita tra otto enti di beneficenza. La Fondazione Trump è stata sciolta.
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