oliver stone
Silvia Bizio per “la Repubblica”
Rifiutato da ogni singolo “studios” hollywoodiano. Da tutti, nessuno escluso. Nonostante l’ottimo cast, nonostante la sceneggiatura, nonostante la sua firma. Oliver Stone ha scelto il Comic-Con di San Diego per raccontare come il suo Snowden sia stato semplicemente boicottato da Hollywood.
SNOWDEN FILM 1
Il film racconta la storia di Edward Snowden, dello scandalo dellla NSA (National Security Agency) di quelle intercettazioni che misero l’opinione pubblica in rotta di collisione con il governo statunitense.
Oliver Stone, 70 anni a settembre, è riuscito a realizzare Snowden grazie a finanziatori francesi e tedeschi e il film verrà distribuito dalla piccola compagnia indipendente Open Road Films a partire dal 16 settembre. Il regista è apparso al Comic-Con con l’attore protagonista del film Joseph Gordon-Levitt, con Shailene Woodley (la fidanzata Lindsay Mills) e con Zachary Quinto nel ruolo del reporter del Guardian Glenn Greenwald. «Sembra sempre più di vivere nel 1984 di George Orwell», ha detto Stone esortando i giovani a «informarsi e studiare in maniera critica il livello di sorveglianza cui sono al momento sottoposte le loro vite ».
Oliver Stone falli con il suo primo romanzo
Eterno polemista anti-establishment, Stone ha raccontato la storia personale di Snowden ed esaminato l’impatto sociale e privato delle sue azioni. «Edward sta attraversando un momento molto difficile e doloroso » spiega Stone, cha ha incontrato Snowden svariate volte prima e durante le riprese del film.
«Aveva solo 29 anni quando ha compiuto la sua scelta. Ma nei due anni che ho trascorso con lui non l’ho mai visto vacillare di fronte all’opposizione, non l’ho mai visto deprimersi. È indubbiamente un uomo di straordinaria integrità morale. Questa è la sua forza».
SNOWDEN FILM
Nella sua opera Stone ha spesso esaminato teorie di cospirazione nella storia americana e in questo caso è convinto che se pure la NSA non abbia effettuato alcuna pressione sugli studios contro il suo film - «Sarebbe oltre ogni logica e decenza etico-politica» - di sicuro forme di ostruzionismo contro di lui sono state impiegate dai comitati “corporativi” che controllano gli studios: «Sono riuscito a realizzare il film senza il minimo supporto nel mio paese e il fatto che sia riuscito a trovare una piccola distribuzione è un miracolo.
L’America dimostra di essere ancora un paese dominato dai grandi trust, da un oligopolio e ossessionata dall’idea della sicurezza interna ed esterna, nel nome di cui ogni libertà individuale viene brutalmente calpestata. E nessuno dice niente. Giovani, vi prego, infornatevi, studiate, coinvolgetevi, scendete in piazza!».
Oliver Stone
POKEMON GO 2
E non è mancata una stoccata contro Pokemon-Go, «un fenomeno di idiozia collettiva che alza il livello di invasione della propria privacy ad altezze tali che sfiora il totalitarismo». Ancora: «Pokemon- GO emerge dalla cultura della sorveglianza e apre le porte al capitalismo del controllo e della vigilanza. E tutti a correre appresso ai Pokemon senza capire cosa sta succedendo...».
STONE POKEMON