• Dagospia

    ORMAI IL COVID È COME UN'INFLUENZA – IL MINISTERO DELLA SALUTE CONSIGLIA PER L'AUTUNNO LA VACCINAZIONE CONTRO IL CORONAVIRUS SOLO A ULTRASESSANTENNI, FRAGILI E OPERATORI SANITARI. MA NESSUN OBBLIGO – NON C’È RAGIONE DI PROTEGGERE GIOVANI E ADULTI IN BUONA SALUTE, NEI QUALI LA MALATTIA SI ESPRIME CON SINTOMI LIEVI O NULLI – IL FARMACO SARÀ AGGIORNATO OGNI ANNO IN BASE AI CEPPI VIRALI


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell'articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

     

    vaccino covid vaccino covid

    L’obiettivo è lo stesso della vaccinazione antinfluenzale. Proteggere chi, contraendo un’infezione provocata da un virus ormai lontano parente di quello della pandemia, rischia comunque di ammalarsi gravemente.

     

    Ecco perché «la popolazione bersaglio» alla quale viene raccomandato l’anti Covid è la stessa che viene sollecitata ogni anno a prevenire l’influenza: ultra 60enni, persone con età tra 6 mesi e 59 anni «con elevata fragilità» in quanto affette da patologie che le espongono al rischio di sviluppare forme gravi. E poi ospiti di strutture di lungodegenza, residenze sanitarie per anziani, donne in gravidanza, operatori sanitari, contatti stretti di persone con gravi fragilità (caregiver).

     

    i numeri del covid in italia ad agosto 2023 - corriere della sera i numeri del covid in italia ad agosto 2023 - corriere della sera

    È arrivata la circolare del ministero della Salute sulla campagna vaccinale anti Sars-CoV-2 per l’autunno-inverno 2023-24, diretta alla popolazione vulnerabile. Non c’è ragione, si precisa, di proteggere giovani in buona salute nei quali la malattia si esprime con sintomi lievi o addirittura senza nessun sintomo. […]

     

    Confermata la linea della volontarietà. Niente obblighi, solo una raccomandazione ai gruppi a rischio. Il richiamo (non si parla più di dosi numerate) dovrà cadere a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo vaccino (o dall’ultima infezione naturale), preferibilmente tra ottobre e dicembre, i mesi più favorevoli alla circolazione di virus respiratori.

     

    vaccino contro il covid vaccino contro il covid

    E sarà annuale, cioè verrà riproposto in autunno-inverno 2024-25 e così via. Esattamente con gli stessi tempi dell’antinfluenzale che può essere somministrato simultaneamente all’anti-Covid. Ogni anno le aziende farmaceutiche svilupperanno prodotti aggiornati, sulla base dei ceppi virali prevalenti.

     

    Attualmente quella più diffusa è la sotto variante XBB, appartenente alla grande famiglia di Omicron, il virus che ha alimentato l’ultima, grande ondata di contagi tra il 2021 e l’inizio del 2022 e ha via via perso aggressività.

     

    I nuovi composti, ha detto la scorsa settimana Marco Cavaleri, dell’agenzia europea del farmaco Ema, verranno approvati «a settembre, Pfizer e Moderna, e a ottobre Novavax».

     

    vaccino covid vaccino covid

    Nel 2021, quando arrivò il primo vaccino di Pfizer, l’Ue accentrò gli approvvigionamenti di fiale distribuendoli fra i Paesi in base al fabbisogno. Oggi non è più necessario, l’emergenza è finita e l’offerta di vaccini è ampia. Ogni governo provvederà liberamente all’acquisto cercando di minimizzare il rischio di trovarsi alla fine della stagione con tante fiale inutilizzate, da buttare. […]

    vaccino covid vaccino covid vaccino covid vaccino covid

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport