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    “RONCONE CONDIVIDE CON PARALDI LA NECESSITÀ ETICA DELLA CRONACA DI RACCONTARE TUTTA LA VERITÀ” – PASQUALE CHESSA RECENSISCE “IL POTERE DI UCCIDERE”, L’ULTIMO ROMANZO DI FABRIZIO RONCONE: “VICOLI CIECHI, NODI INESTRICABILI, CADENZE DI INGANNO SEGNANO I PERCORSI LABIRINTICI DEL PROTAGONISTA, MARCO PARALDI, ORA VINATTIERE UN TEMPO MITICO MAESTRO DI NERA QUANDO LAVORAVA A PAESE SERA, METAFISICO PROTAGONISTA DEL ROMANZO DI INTRIGHI POLITICI, RICATTI INDECENTI E STORIACCE CRIMINALI…"


     
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    Estratto dell’articolo di Pasquale Chessa per “il Messaggero”

     

    FABRIZIO RONCONE FABRIZIO RONCONE

    Al di là della intuizione fisiognomica, nell'invenzione romanzesca dei nomi e dei soprannomi c'è una verità subliminale che […] riflette le più intime verità della persona. Il Pigna è l'onorevole Pino Pignattaro, consapevole di essere un autentico «uomo di merda», un delinquentone che ha fatto carriera sulle ceneri di Mani Pulite. […] Picasso è un antiquario specializzato in «croste d'autore». […] L'Avvocato, un elegantone già «leggendario falsario della malavita romana», ormai in pensione.

     

    […] BlackBerry, un vero genio, è il miglior hacker di Roma. Per via della somiglianza, si chiama De Gregori il misterioso clochard che vede gli angeli. Il suo amico Ungaretti è un barbone che "abita" a ridosso delle antiche vestigia della Domus Aurea.

     

    […] Ci imbattiamo presto in Chicca, autentica principessa, amata sinceramente senza passare al fatto compiuto per paura di doverla sposare. Pericolo che non corre con la migliore amica dell'ignara Chicca, il suo nome è Agnese, organizzatrice di sontuose partouze.

     

    pasquale chessa foto di bacco pasquale chessa foto di bacco

    […] Vicoli ciechi, nodi inestricabili, cadenze di inganno segnano i percorsi labirintici di Marco Paraldi, ora vinattiere un tempo mitico maestro di Nera quando lavorava a Paese Sera, metafisico protagonista del romanzo di intrighi politici, ricatti indecenti e storiacce criminali.

     

    Il potere di uccidere è il titolo inventato per lui da un altro giornalista, lo scrittore Fabrizio Roncone, inviato del Corriere della Sera. Paraldi è un cronista disincantato che osserva il mondo dalla sua bottega di Campo dei Fiori. A mettere in moto la macchina narrativa (in una vigilia di Natale in cui si attende una storica nevicata) sarà Nazareno Balani, già tipografo nello stesso giornale, disperato per la scomparsa del figlio Max, di professione autista e factotum dell'onorevole Pignataro.

    FABRIZIO RONCONE - IL POTERE DI UCCIDERE FABRIZIO RONCONE - IL POTERE DI UCCIDERE

     

    Il personaggio Paraldi condivide con il suo autore il disprezzo per i malandrini corrotti che travestiti da moralisti hanno minato la credibilità della politica. E Roncone condivide con Paraldi la necessità etica della cronaca di raccontare tutta la verità. Paraldi vince la scommessa. Dopo le ultime righe, piace immaginare che Roncone sia riuscito a dare alla fascinosa principessina Chicca la carta vincente per sedurre carnalmente infine il tetragono Paraldi, alla fine eroicamente posseduto. Vincente sconfitto.

    fabrizio roncone foto di bacco fabrizio roncone foto di bacco

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