PEPE REINA
Il non-razzismo alla Gasperini, si chiama. E’ una scuola di pensiero laterale che cerca di sminare i campi di calcio dalle accuse di razzismo quando un giocatore viene chiamato “scimmia” o “negro”. Gasperini disse che se se la prendono con un giocatore avversario in particolare non è che sia proprio razzismo, è che vogliono offenderlo in quanto avversario… Il Guardian scrisse che è “un esempio di mentalità deprimente”. A questa scuola di pensiero si iscrive Pepe Reina, riprendendo anche in parte un altro epigono: quel Bonucci che a Cagliari cazziò Kean perché aveva sfidato la curva che lo offendeva…
L’ex portiere del Napoli (che molti continuano a indicare nello staff di un possibile nuovo allenatore spagnolo, che sia Benitez o Luis Enrique) ha rilasciato un’intervista a Marca, che il giornale ha pubblicato ieri. Oggi ne pubblica la parte più politica, in cui Reina commenta il caso Vinicius.
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Disclaimer: Reina non ha mai nascosto le sue simpatie per Vox, il partito nazionalista spagnolo. Insomma Reina è un calciatore schierato apertamente a destra.
La premessa – c’è sempre una “premessa” quando partono i distinguo… – è che “qualsiasi comportamento razzista deve essere fermato”, e che “la Spagna non è un Paese razzista”. “Poi, non credo che ci sia razzismo in tutti gli stadi in Spagna o che un intero stadio sia razzista. I cretini sono difficili da contenere sempre. Quello che devi fare è identificarli e non farli entrare mai più in uno stadio.
Quei quattro, otto o mille che chiamano Vinicius ‘scimmia’ devono essere condannati. È triste che ciò accada”.
insulti razzisti contro vinicius junior 8
Ma… ecco il Reina-Gasp: “A volte non è solo razzismo, non è che un tifoso è razzista o meno, ma piuttosto che se la prendono con un giocatore specifico, perché a un certo punto può parlare troppo… È capitato a noi tutti, me compreso. Come riflessione generale, meno provochi gli spalti, meno provochi gli avversari e meno protesti con l’arbitro, più rispetto avrai da parte di tutti”.
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“Io, dalla mia umile posizione, anche solo per anzianità, gli ho detto di dedicarsi di più a giocare, che dovrebbe concentrarsi di più su quello, sull’essere un grande calciatore”. “Ma credo che dovrebbe maturare anche nel comportamento, nell’avere più rispetto per i rivali, nel comprendere alcuni valori o codici calcistici non scritti. Ciò migliorerebbe le tue prestazioni. Non può essere che ogni partita fuori casa per lui sia una guerra”.
“Il fatto che Vinicius si comporti così a volte colpisce tutta la squadra. Se fosse mio compagno, lo direi, come lo dico qui. È un problema di valori e di educazione, da parte di tutti. Non funziona per me che il mondo intero sia contro di me perché sono razzisti. E, insisto, condanno ogni tipo di razzismo o allusione razzista”.
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