martina castagnola e giulia filibeck

“LA SENTENZA RESTITUISCE DIRITTI AI NOSTRI FIGLI E METTE FINE ALL’INCREDIBILE OBBLIGO DI DEFINIRSI PADRE QUANDO SEI UNA MADRE O VICEVERSA: PER NOI FAMIGLIE ARCOBALENO È LA FINE DI UNA VERGOGNA” - MARTINA CASTAGNOLA E GIULIA FILIBECK HANNO FATTO RICORSO E VINTO IN CASSAZIONE CONTRO IL DECRETO DELL’ALLORA MINISTRO SALVINI E FESTEGGIANO LA SENTENZA SUI "GENITORI" (INVECE DI "PADRE" E "MADRE"): “TANTE MADRI SONO STATE COSTRETTE A FIRMARE SOTTO LA CASELLA “PADRE” NELLE CARTE D’IDENTITÀ. L’ITALIA CI IMPONEVA DI FATTO DI DICHIARARE IL FALSO..."

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Maria Novella De Luca per “la Repubblica” - Estratti

 

MARTINA CASTAGNOLA E GIULIA FILIBECK famiglie arcobaleno

Una grandissima soddisfazione. Una sentenza che finalmente restituisce diritti ai nostri figli e mette fine all’incredibile obbligo di definirsi padre quando sei una madre o viceversa. Per anni l’Italia, con il decreto Salvini, ha imposto alle famiglie Arcobaleno di dichiarare il falso sulle carte d’identità dei propri figli. Adesso la Cassazione ha messo fine a questa vergogna».

 

Martina Castagnola e sua moglie Giulia Filibeck, mamme di Valerio e Gabriele di tre e nove anni, sono le protagoniste del ricorso contro la dicitura “padre e madre” sulle carte d’identità imposto nel 2019 dal ministro dell’Interno Salvini, al posto del semplice genitori.

 

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Martina, quando è iniziata la vostra battaglia?

famiglie arcobaleno

«Il giorno in cui siamo andate a rinnovare la carta d’identità di nostro figlio, nella quale figuravamo entrambe come genitori e abbiamo scoperto che una di noi due avrebbe dovuto firmare nella casella “padre”».

 

Perché nel frattempo il ministro Salvini aveva deciso che due madri o due padri non potevano esistere sui documenti di un bambino.

«Esattamente. Ricordo gli impiegati e le impiegate della circoscrizione, noi viviamo a Roma, che in tutti i modi cercavano di aiutarci, ben coscienti dell’assurdità di quella imposizione. Si erano scervellati nella ricerca di una via d’uscita, ma Salvini aveva fatto cambiare anche il sistema informatico».

 

Quindi avete rinunciato?

famiglie arcobaleno

«Sì e abbiamo scelto di chiedere il passaporto, perchè su quel documento potevamo firmare, entrambe, come genitori. Però non poteva finire così, con una negazione talmente plateale dei nostri diritti. Abbiamo chiesto all’avvocata Susanna Lollini, che già ci aveva seguite nel percorso della stepchild adoption dei nostri figli, di assisterci. Abbiamo vinto in tutti e tre i gradi, ma ogni volta il governo faceva ricorso. Ora la Cassazione ha detto la parola definitiva. Vorrei aggiungere che ci siamo rifiutate di sottoscrivere un documento platealmente falso che ci avrebbe potuto procurare seri problemi legali».

 

Vedere sotto la casella “padre” una firma femminile poteva sembrare strano.

«Più che strano falso. Come effettivamente era».

 

Martina com’è la vita della vostra famiglia in questo periodo? Nei comuni sono fermi i riconoscimenti dei certificati di nascita, in molte scuole è ormai vietato parlare di famiglie omogenitoriali.

MANIFESTAZIONE FAMIGLIE ARCOBALENO 4

«Il periodo è difficile ma nella nostra esperienza l’ostilità è spesso arrivata dalla burocrazia e dalla politica, più che dalla società nella quale viviamo ogni giorno. I nostri figli sono ben inseriti a scuola, nessun problema con i genitori dei loro compagni. Noi però abbiamo scelto di fare la stepchild adoption, proprio per la difficoltà e l’incertezza del riconoscimento all’anagrafe dei nostri figli alla nascita. Io che sono la mamma non biologica ho dovuto adottare i miei stessi figli».

 

Il percorso adottivo è stato difficile? Come si sono comportati i servizi sociali e il tribunale per i minori?

«Se escludiamo, come dicevo, l’assurdità di dover adottare i propri figli, Giulia e io siamo state fortunate. Per il primo bambino l’iter è stato lungo e costoso, ma abbiamo incontrato persone intelligenti e senza pregiudizi. Ci sono voluti tre anni. Per il secondo figlio il tempo è stato assai più breve, perchè il team che doveva valutarci era lo stesso».

BAMBINO CON DUE MAMME

 

Adesso avete vinto anche per tutte le altre famiglie.

«Questo era il nostro intento, ma ci vorrà tempo prima che la burocrazia cambi i moduli e il sistema informatico. Forse per un po’ ci toccherà andare in giro con la sentenza della Cassazione in tasca

MANIFESTAZIONE FAMIGLIE ARCOBALENO

 

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