DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Vincenzo Savignano per “Avvenire”
È la tarda serata di domenica quando il cancelliere tedesco Olaf Scholz fa sobbalzare sulla sedia la giornalista Anne Will e tutti i telespettatori che stanno seguendo l'intervista, sul primo canale pubblico Ard, del capo del governo di Berlino.
Scholz stava commentando la vittoria del suo partito nelle elezioni regionali del Saarland - la Spd ha vinto nettamente con il 43,5%, crollo, invece, di oltre 12 punti percentuali della Cdu al 28,5% -, ma l'attenzione si è subito spostata sulla guerra in Ucraina, e sull'incombente minaccia militare russa.
«È certamente una delle cose su cui ci stiamo consultando. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino che è pronto ad usare la vio- lenza per far valere i propri interessi. Un nostro scudo missilistico è più di un'ipotesi», ha aggiunto, non specificando tuttavia quale tipo di sistema stia considerando l'esecutivo tedesco. Di certo, la notizia farà discutere.
Ieri il tabloid Bild ha rivelato che lo scudo potrebbe essere acquistato a breve, e si tratterebbe di un modello di scudo antimissili simile all'israeliano Iron Dome, con sistema Arrow 3.
Il sistema è in grado di distruggere missili a lungo raggio fino alla stratosfera, operazione che attualmente la Bundeswehr tedesca non è in grado di coprire. Ma si tratta di una notizia tutta da verificare. La liberale della Fdp Agnes Strack-Zimmermann, presidentessa della Commissione difesa del Bundestag, ha confermato alla tv del quotidiano Die Welt l'interesse tedesco per il sistema israeliano, sottolineando che «un acquisto deve essere fatto molto rapidamente, ma deve essere discusso seriamente».
Strack-Zimmerman in questi giorni è proprio in Israele con una delegazione tedesca. Sempre secondo la Bild il sistema costerebbe 2 miliardi di euro e potrebbe essere operativo dal 2025. Scholz ieri ha riconfermato la volontà di inserire nel bilancio 2022 i 100 miliardi per il riarmo della Bundeswehr. Il via libera del Bundestag dovrebbe essere una pura formalità poiché anche l'Unione Cdu/Csu è pronta a dare il suo ampio sostegno al piano del governo. Il cancelliere Scholz ha già sottolineato che sarà data priorità a progetti europei per nuovi panzer ed aerei, con particolare riferimento alla collaborazione con la Francia.
L'Eurofighter dovrà essere equipaggiato per la guerra elettronica e altri velivoli, probabilmente gli F-35, saranno resi idonei al trasporto di missili. L'adeguamento dei caccia, secondo la tv pubblica Ard, richiederà una spesa di circa 15 miliardi di euro. A cui si dovranno aggiungere 5 miliardi per elicotteri da trasporto, poi altri 20 miliardi per missili e granate. Ieri Scholz e il suo governo hanno però dovuto incassare le critiche del presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, che considera la strategia tedesca in questo conflitto «eccessivamente pragmatica».
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