LA TRUCE VITA DELLA CAPITALE – ALE-DANNO REPLICA STIZZITO ALLE ACCUSE DI VENDOLA MA NELLA ROMA “ACCOGLIENTE” DEL SINDACO SI SPRECANO LE BOTTE, LE SASSATE E LE MINACCE AI GAY – DALLA COPPIA FERITA DA “SVASTICHELLA” AGLI INSULTI A PAOLA CONCIA FUORI MONTECITORIO FINO ALL’UOMO MASSACRATO A COLPI DI PIETRE ALL’EUR NEL GIUGNO SCORSO: LA LUNGA LISTA DI AGGRESSIONI INIZIA DAL 2009 MA ALEMANNO HA LA MEMORIA CORTA…

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Silvia D'Onghia per il "Fatto quotidiano"

Solidarietà ai ragazzi aggrediti che pagano il prezzo di un'intolleranza e di una violenza veramente ignobile e ingiustificabile". Com'è lontano l'agosto 2009, quando Gianni Alemanno manifestava la sua vicinanza a una coppia gay brutalmente aggredita per le strade della "sua" città. E dire che pochi mesi dopo, il 21 ottobre, lo stesso sindaco di Roma firmava un protocollo col ministero della Pari opportunità per istituire un "Osservatorio contro ogni forma di discriminazione".

Erano altri tempi, si vede, tempi in cui le elezioni erano ancora troppo lontane (o troppo recenti, Alemanno era sindaco da poco più di un anno) e la propaganda faceva le capriole, nel silenzio accondiscendente di tutti.

Certo, nei giorni in cui il Parlamento ci provava, guai a parlare di legge contro l'omofobia: "Sono contrario, perché avrebbe inevitabilmente dei contenuti ideologici" - sosteneva il primo cittadino". Parole pronunciate il 31 maggio 2010, all'indomani dell'aggressione subita da un ragazzo nei pressi della Gay Street, a due passi dal Colosseo. Le cose sono due: o, in quasi tre anni, è cambiato tutto - rivoluzione culturale al tempo di Twitter - oppure Alemanno ha la memoria corta. Non si spiega altrimenti il suo cinguettio di ieri: "Vendola offende Roma. Dall'Europride del 2011 a ogni Gaypride la nostra città ha sempre garantito accoglienza e rispetto per tutti".

Il sindaco evidentemente non ricorda che il 28 giugno 2012 un ragazzo gay è stato bloccato, preso a pugni e insultato con frasi omofobe nella zona di Ponte Lungo. Ed erano appena le 17,30 del pomeriggio, neanche notte inoltrata. Così come non ricorda, il primo cittadino, che il 13giugno 2012 Guido Allegrezza, un attivista gay conosciuto per le sue battaglie contro l'omofobia, è stato massacrato a colpi di pietre nel quartiere dell'Eur da quattro ragazzi tra i 25 e i 30 anni: ferite alla testa, frattura di alcune costole ed escoriazioni varie. Una prognosi "accogliente e rispettosa" di 30 giorni.

Un mese prima, il 10 maggio, un interprete di 44 anni era stato insultato e minacciato, sempre all'Eur, mentre era seduto su una panchina assieme al suo compagno. Il tutto nel silenzio assordante dei passanti.

E ancora, Alemanno deve aver dimenticato che la notte del 16 luglio 2011 un ragazzo di 22 anni venne colpito con uova e schegge di vetro mentre andava a prendere l'autobus in via dei Fori Imperiali, sempre nei pressi della Gay Street. Ed è strano che il sindaco abbia rimosso l'episodio "onorevole" del 30 aprile 2011: Anna Paola Concia, deputata Pd, fu aggredita a pochi passi da Montecitorio mentre passeggiava insieme con la sua compagna Ricarda.

"Lesbica di merda - le disse un "rispettoso" passante -, ai forni vi devono mandare". La denuncia non passò certo inosservata e raccolse la solidarietà di tutto il mondo politico, a cominciare dai presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani. Qualche mese prima, il 28 dicembre 2010, era stata la volta di un ragazzo gay di 22 anni, che stava trascorrendo la serata con amici in un locale di Trastevere. Anche in questo caso, insulti e minacce.

Del resto, come fu accogliente Alessandro Sardelli, in arte "Svastichella", quando il 22 agosto 2009 aggredì con i cocci di una bottiglia una coppia omosessuale proprio all'uscita del Gay Village. Quattro anni gli hanno dato in appello, riducendogli la condanna in primo grado (sette anni) e dichiarandolo seminfermo di mente.

"Vecchi e nuovi ‘ripulitori' sdoganati" da questa amministrazione, sostiene il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Quelle di Vendola sono "accuse a vuoto e una squallida trovata elettorale", controbattono i "fascisti del Terzo millennio", quella CasaPound tanto istituzionalizzata nell'era alemanniana, che non permette di "trasformare l'innocua battuta di un nostro candidato sul ‘checcus histericus' in un insulto omofobo e poi addirittura in una minaccia". Non si può neanche più scherzare.

 

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