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"LE RELAZIONI DI POLITICA ESTERA LE TENGONO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E IL MINISTRO DEGLI ESTERI" - ANTONIO TAJANI, DAL MEETING DI RIMINI, PROVA A MINIMIZZARE LO SCAZZO TRA SALVINI E MACRON IN MERITO ALL'INVIO DI TRUPPE A KIEV: "NON C'È NESSUNA CRISI DIPLOMATICA CON LA FRANCIA" - IERI SAREBBE INTERVENUTO SERGIO MATTARELLA SUL MINISTRO DEGLI ESTERI: LA RISPOSTA DELLA FARNESINA ALL'ELISEO DEVE ASSOLUTAMENTE ''RIDIMENSIONARE'' LO SCONTRO CON PARIGI - TAJANI FRENA GIORGETTI, CHE AVEVA CHIESTO ALLE BANCHE DI CONDIVIDERE I BENEFICI DEL CALO DELLO SPREAD: "NON SERVONO PIZZICOTTI" (TE CREDO, DEVE DIFENDERE I BERLUSCONI E LA LORO MEDIOLANUM)

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TAJANI, NIENTE BLITZ SULLE BANCHE, NON SERVONO PIZZICOTTI

(ANSA) - RIMINI, 24 AGO - Le banche "sono imprese, non credo serva dare pizzicotti alle banche ma serve parlare con loro, perché un Paese come il nostro non può fare a meno di un sistema bancario forte".

giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

 

Così il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani in una conferenza stampa al Meeting di Rimini interpellato sulle parole del titolare del Mef Giancarlo Giorgetti. "Le banche - ha aggiunto - devono pagare le tasse come tutti gli altri, ma sono contrario al principio degli extraprofitti".

 

"Attenzione: la caccia alla banca significa dare la caccia al sistema industriale e imprenditoriale italiano" quindi "è giusto che le banche paghino le tasse e diano il loro contributi, ma senza blitz o operazioni strane, non credo che servano pizzicotti. Servono invece regole serie e discutere". 

 

TAJANI STOPPA GIORGETTI SULLE BANCHE: “NON SERVONO PIZZICOTTI”

 

Da www.repubblica.it

 

tajani al meeting di rimini 4

“Non c'è nessuna crisi diplomatica con la Francia, con Barrot mi sono parlato a lungo ieri, abbiamo preparato il G7. Mi pare sia giusto ricordare che le relazioni di politica estera le tengono presidente del Consiglio e ministro degli Esteri” e i colloqui tra la “presidente del Consiglio e il presidente francese e i colloqui miei con il ministro degli Esteri francese sono frequenti”.

 

Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in una conferenza stampa al Meeting di Rimini risponde a una domanda sui rapporti con la Francia dopo il richiamo dell'ambasciatrice italiana a Parigi per le parole di Matteo Salvini.

macron salvini immagine creata con l'IA

 

"Se si vogliono ottenere dei risultati - ha ribadito - bisogna puntare sulle idee, anche quando ci sono delle differenze. Non è che con gli amici europei abbiamo sempre la stessa idea ma secondo me si ottengono successi con la forza delle idee piuttosto che con la violenza delle parole”.

 

Ma su un intervento diretto a Kiev, il vicepremier frena: “Noi non siamo per inviare truppe” in Ucraina, “ma potremmo dare un contributo importante data la grande esperienza che abbiamo per lo sminamento, sia marittimo che terrestre. Si stanno facendo dei passi in avanti anche nella proposta italiana di avere una garanzia modello articolo 5 della Nato con la presenza americana. Poi si vedrà come andranno le cose”.

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