DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL…
da www.dailymail.co.uk
Un giovane afroamericano sta nella prigione dell'Arizona, con la catena intorno al collo. Potrebbe sembrare una foto di 200 anni fa invece è stata scattata lo scorso anno dal newyorkese Scott Houston, che ha trascorso diverse settimane documentando le squadre ai lavori forzati messe su dallo Sceriffo Joe Arpaio.
Il progetto dello Sceriffo è di utilizzare i detenuti per opere utili alla comunità.
I detenuti hanno la possibilità di uscire dal quadrato della loro cella, dove trascorrono 22 ore al giorno, ma a Houston è sembrata piuttosto la rievocazione del periodo buio della schiavitù, «una schiavitù del ventunesimo secolo».
Le prigioniere della galera di Estrella riescono a fare funzionare la squadra di lavoro forzato, mentre per gli uomini è diverso. Se metti insieme criminali che per di più nemmeno si conoscono «la cosa diventa un po' più aggressiva».
Il fotografo era presente a parecchie di queste risse. I detenuti maschi sono territoriali, gli ispanici da una parte, gli afroamericani dall'altra. Non mostrano segni di debolezza perché in galera vige la regola del macho. Durante i pasti o sul bus e in altre occasioni si siedono divisi per gang.
Le guardie non sanno per quali reati siano stati condannati i detenuti, sanno solo che fanno i lavori forzati e che vanno incatenati, lasciando due metri tra l'uno e l'altro.
le detenute vengono portate al lavoro
Sotto la gestione Arpaio le regole sono rigide, i pasti scarsi, le celle affollate. Nonostante le condizioni, Houston dice che alcuni detenuti hanno atteggiamenti positivi: «Il fatto che questo posto sia orrido, non significa niente per loro».
Quando non sono incatenati, dovrebbero cantare una canzone galeotta ufficiale, scritta apposta per loro, invece molti si dilettano nel rap.
Lo sceriffo Arpaio è considerato il più cattivo d'America. Iniziò come agente della Narcotici riuscendo a concludere gradi operazioni antidroga dal Medio Oriente al Messico. Dopo tante decorazioni, nel ‘92, è diventato sceriffo della contea di Maricopa, per cui ha creato progetti unici e controversi.
Nel suo carcere c'erano fino a 10.000 detenuti, così ha creato una tendopoli nel cortile dove alcuni di loro dormono su letti a castello. E' lui che ha ideato le squadre di incatenati ai lavori forzati, maschili e femminili, che ripuliscono le strade e i muri, seppelliscono la gente al cimitero, e fanno la vendemmia.
In fila nel cortile di Maricopa
Nelle sue carceri è proibito fumare, bere caffè, guardare film e sfogliare riviste porno. Per tagliare i costi, i suoi detenuti mangiano due sole volte al giorno e in quantità esigua. Peraltro senza sale e senza pepe.
Per molti che apprezzano i suoi metodi, molti altri li combattono attraverso petizioni.
nel carcere di Estrella esiste la squadra femminile ai lavori forzati
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