BASSOLINO È VIVO, VEGETO E LOTTA INSIEME A NOI - GALVANIZZATO DAL PROSCIOGLIMENTO DALL’ACCUSA DI EPIDEMIA COLPOSA, DON ANTONIO TORNA SULLA BRECCIA E AL SUO FIANCO SI SIEDE UMBERTO RANIERI, SUO EX ACERRIMO NEMICO - IL SINDACO DI SALERNO DE LUCA SUONA LA CARICA NEL PD: BASTA AL DIALOGO CON IL PDL CALDORO E BACIARE LA PANTOFOLA A DE MAGISTRIS, “ALLA REGIONE NON FANNO NIENTE E SI METTONO IN TASCA 15.000 € AL MESE”…

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Carlo Tarallo per Dagospia

Altro che "morto" (politicamente si intende): Antonio Bassolino è vivo, vegeto e lotta insieme a noi. Il proscioglimento dall'accusa di epidemia colposa (prosciolta dal Gup Piccirillo anche la Iervolino) ha ridato smalto a onn'Antonio, e ieri un altro pezzo di muro antibassoliniano è crollato: al suo fianco, al tavolo di un dibattito sugli anni da sindaco dell'ex presidente della Campania, c'era nientedimeno che Umberto Ranieri, l'uomo scelto dagli "anti" per sfidare Andrea Cozzolino, neuroparlamentare ed (ex?) delfino di Bassolino, alle primarie flop dello scorso anno.

Ranieri e Bassolino hanno duellato ma poi mica tanto. Hanno discusso e analizzato il decennio bassoliniano a Palazzo San Giacomo e hanno dato una bella picconata alle barricate erette dai sinistrati per tenere "'o Presidente" il più possibile lontano dalla scena politica: del resto, il Pd sotto ‘o Vesuvio ha già abbastanza grattacapi per riuscire a tenere emarginati Bassolino e i "postbassoliniani"....

Intanto, gli spifferi provenienti dai corridoi sinistrati raccontano che il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca si è stufato della opposizione "morbida" portata avanti dal Partito Democratico nei confronti della giunta regionale guidata da Stefano Caldoro. "Di questo passo - prevedono molt piddini - faremo la fine del Molise, dove il Pd ha preso il 9 per cento...".

De Luca, candidato del centrosinistra sconfitto da Caldoro alle regionali, ha capito l'aria che tira ne ha piene le tasche dell'opposizione "dialogante" portata avanti in consiglio regionale dal Pd: "Alla Regione non fanno niente, muovono l'aria e si mettono in tasca 15.000 euro al mese. I consiglieri regionali hanno lo stipendio di Obama": così parlò Vincenzino, e a tutti, ma proprio tutti i consiglieri sinistrati sono fischiate le orecchie.

De Luca ha capito che traccheggiando il Pd rischia di collassare: in tre anni, da quando governava Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli, ora si trova ovunque all'opposizione. Opposizione? Per modo di dire: verso Caldoro l'atteggiamento è tiepido, considerato anche che il governatore con i sinistrati ha un avversario comune, ovvero il coordinatore regionale Pdl Nick ‘o Mericano, detto Nicola Cosentino.

Con de Magistris poi il rapporto è di subordinazione totale: sconfitti al primo turno, i piddini hanno sostenuto Giggino ‘a Manetta al ballottaggio, hanno contribuito alla sua vittoria, poi gli hanno proposto dei nomi da inserire in giunta ma lui non ne ha voluto sapere. In realtà, per capire se il Pd al Comune di Napoli è in maggioranza o all'opposizione ci vuole un astrofisico: De Luca ha intuito che se si lascia campo libero al narcisindaco è finita e allora ha deciso di (ri)scendere in campo in prima persona per rappresentare l'alternativa al partito arancione...

 

 

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