
DAGOREPORT - GIORGIA, T’HANNO RIMASTO SOLA! – PERSINO IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, DI…
AVANTI UN ALTRO: ANCHE IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, STAREBBE VALUTANDO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE, COME IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON. RESTERANNO SOLO IL TEDESCO MERZ E GIORGIA MELONI SCHIERATI SENZA ESITAZIONI CON NETANYAHU? – IL PRIMO MINISTRO ISRAELIANO OGGI SI È CONSULTATO CON LA SUA SQUADRA NEGOZIALE, APPENA TORNATA DAL QATAR DOPO IL NO DI HAMAS ALLA TREGUA. E SCARICA DI NUOVO LA COLPA DELLA CARESTIA A GAZA AI TERRORISTI PALESTINESI: "CHIUNQUE SIA PREOCCUPATO PER LA SITUAZIONE UMANITARIA DEVE CHIEDERSI CHI E' DAVVERO RESPONSABILE DELLA SOFFERENZA E DELLA CONTINUAZIONE DELLA GUERRA”. MA CHI È CHE HA BLOCCATO GLI AIUTI E SPARATO SUI CIVILI IN FILA PER IL PANE?
NYT, STARMER STA VALUTANDO RICONOSCIMENTO DELLA PALESTINA
(ANSA) - Il Regno Unito sta valutando la possibilità di riconoscere lo Stato palestinese: lo scrive il New York Times, citando due alti funzionari. Il cambio di linea del premier Keir Starmer sarebbe dovuto alla pressione politica interna aumentata a causa dell'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza, con parlamentari e membri del governo laburista che sollecitano il riconoscimento della Palestina dopo la mossa della Francia.
M.O.: GUTERRES (ONU), "GAZA SULL'ORLO DELLA CARESTIA"
(AGI) – Il segretario generale dell'Onu ha lanciato un appello alla comunita' internazionale perche' si impegni a contrastare l'emergenza alimentare a Gaza. "L'ultimo allarme del report sulla sicurezza alimentare - ha dichiarato Antonio Guterres - conferma cio' che temevamo: Gaza e' sull'orlo della carestia".
"I fatti - ha aggiunto - sono chiari e innegabili. I palestinesi a Gaza stanno vivendo una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche. Questa non e' un'allerta. E' una realta' che si sta svelando davanti ai nostri occhi". "Il filo di aiuti deve diventare un oceano - si e' augurato - Cibo, acqua, medicine e carburante devono fluire a ondate e senza ostacoli. Questo incubo deve finire".
GAZA: INCONTRO NETANYAHU CON SQUADRA NEGOZIALE TORNATA DAL QATAR, FOCUS SU OSTAGGI
(Agenzia_Nova) - Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si e' consultato oggi sulla questione degli ostaggi detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza con i suoi due consiglieri tornati dai negoziati in Qatar. Lo riferisce il sito web d'informazione israeliano "Inn".
La scorsa settimana, le autorita' di Israele e Stati Uniti hanno ritirato le rispettive delegazioni dai colloqui indiretti con Hamas organizzati a Doha, la capitale qatariota. Oggi, il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha affermato che le pressioni internazionali fatte a Israele durante i negoziati "hanno gia' spinto Hamas a irrigidire le proprie posizioni, e questo sta sabotando le possibilita' di raggiungere un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi, e sta solo spingendo verso una nuova escalation militare".
Sa'ar ha quindi sottolineato che Israele "e' sempre aperto a un dialogo costruttivo", ma che comunque "nessuna forza esterna" spingera' lo Stato ebraico a "sacrificare la propria sicurezza".
"Chiunque sia preoccupato per la situazione umanitaria deve chiedersi chi e' davvero responsabile della sofferenza dei gazawi, chi e' responsabile della continuazione della guerra rifiutando di liberare gli ostaggi e di deporre le armi. La pressione internazionale non deve essere rivolta a Israele, ma a Hamas", ha aggiunto il capo della diplomazia israeliana.
benjamin netanyahu su un carro armato israeliano
Questa mattina, inoltre, fonti informate citate dal quotidiano israeliano "Maariv" hanno detto che Netanyahu ha presentato un nuovo piano al gabinetto di sicurezza che prevede l'annessione di Gaza qualora Hamas non accetti la proposta di cessate il fuoco nella Striscia. Secondo le fonti, il piano prevede di concedere una nuova opportunita' agli intermediari internazionali - Qatar, Egitto e Stati Uniti - per convincere Hamas ad accettare la proposta di accordo avanzata circa due settimane fa, che Israele aveva gia' approvato.
Questo, spiega la fonte al quotidiano israeliano, e' un "cambiamento nell'approccio" politico e strategico di Israele. Secondo le stesse fonti, nonostante l'apertura di una nuova finestra per l'azione diplomatica, Netanyahu ha sottolineato che Israele "non aspettera' all'infinito", precisando che verra' concesso un tempo limitato alla controparte per fornire una risposta positiva che consenta di fare progressi nei colloqui.
DONALD TRUMP E BENJAMIN NETANYAHU ALLA CASA BIANCA
Durante la riunione del gabinetto di sicurezza, hanno aggiunto le fonti, e' stata inoltre discussa la proposta di istituire un'amministrazione civile e di sicurezza speciale per gestire Gaza, una mossa che indicherebbe un passaggio nella politica israeliana da una strategia di pressione per un accordo a quella dell'imposizione di una nuova realta' sul campo.
Oggi, secondo quanto riportato dai media internazionali, la delegazione negoziale di Hamas e' partita da Doha per recarsi a Istanbul, in Turchia, dove dovrebbe tenere diversi incontri con funzionari turchi sugli "ultimi sviluppi".
Da parte sua, una fonte vicina alla delegazione di Hamas ha dichiarato ieri all'emittente "Cnn" che il gruppo islamista sarebbe intenzionato a "indurire" la sua posizione nel quadro dei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. La stessa fonte ha precisato che il gruppo "sta valutando la possibilita' di ritirare la flessibilita' che ha mostrato sulla tempistica di rilascio dei dieci ostaggi israeliani ancora vivi". L'ultima proposta presentata dagli Usa per la tregua prevede la liberazione di dieci ostaggi israeliani da parte di Hamas, oltre ai corpi di altri 18 che sono deceduti, in cambio del rilascio di un numero da definire di prigionieri palestinesi dalle carceri di Israele. "Invece di liberare otto ostaggi il primo giorno, il movimento sta ora pensando di distribuire i rilasci lungo l'intero periodo di 60 giorni", ha aggiunto la fonte.
gaza
STRISCIA DI GAZA - LA MAPPA
gaza
il video creato con l ai mostra la gaza del futuro secondo la ministra israeliana gila gamliel 1
friedrich merz keir starmer firma trattato di kensington foto lapresse.
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