
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Amedeo La Mattina per “La Stampa”
BERLUSCONI E PUTIN A VILLA CERTOSA NEL 2003
La tensione con la Russia è una delle sue principali preoccupazioni e in queste ultime settimane ne aveva parlato al telefono anche con il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Le sue idee erano filtrare sui giornali ma non ne aveva mai parlato pubblicamente. Ieri invece Silvio Berlusconi ha rotto gli indugi e si è schierato con il suo amico Putin e contro le decisioni dei vertici europei e della Nato. L’ex premier critica il sostegno all’Ucraina di Poroshenko e a quei Paesi dell’Est europeo che temono l’orso russo.
Mosse che, secondo il leader di Forza Italia, «incredibilmente, inspiegabilmente e irresponsabilmente, hanno cancellato e stanno cancellando il grande lavoro e il risultato che avevamo conseguito noi, nel 2002, con il trattato di Pratica di Mare, mettendo fine a mezzo secolo di Guerra fredda».
Berlusconi ha sempre considerato quel vertice Nato-Russia in cui riuscì a far stringere la mano a George W. Bush e Vladimir Putin il suo più grande successo in politica estera: addirittura la fine della contrapposizione che aveva caratterizzato gli anni della Guerra fredda e l’inaugurazione di una nuova visione degli equilibri mondiali, con obiettivo primario della lotta contro il nemico comune del terrorismo. Adesso, a suo giudizio, le sanzioni economiche contro Mosca, le interferenze occidentali nella questione ucraina e lo schieramento della Nato nei Paesi dell’Est avrebbero rotto questo equilibrio. E punta l’indice verso Washington e Obama.
«Ora – ha detto telefonando ieri mattina a Giovinazzo (Bari) al meeting dei giovani di Forza Italia – a causa di una malaugurata carenza di leadership internazionale tutto viene cancellato con un ridicolo atteggiamento sanzionatorio nei confronti della Federazione Russa che non può non difendere i cittadini ucraini di origine russa, che considera come fratelli».
Le critiche di Berlusconi all’Occidente non finiscono qui. Considera assurdo che abbia «redarguito Israele per la sua reazione a Gaza e lo abbia invitato a ritirarsi dal territorio dei suo aggressori. Mi sento di dire, in che mani siamo!». La posizione del Cavaliere viene cavalcata dal «Giornale» che ieri titolava «Così Obama vuole spingerci alla guerra contro Putin» e metteva in guardia l’Europa dal «generale inverno» con la chiusura dei rubinetti del gas russo. Anche il leader della Lega Matteo Salvini da Cernobbio ha sostenuto che l’atteggiamento della Nato contro la Russia è «demenziale».
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