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IL DOPPIO BLITZ DI FINE ANNO DEI FRATELLI D’ITALIA PER RIDURRE A CARTA STRACCIA LA COSTITUZIONE (MATTARELLA SALVACI TU!) – OGGI ARRIVA IN SENATO L'INEFFABILE RIFORMA SULLA CORTE DEI CONTI, E IL GOVERNO ACCELERA ANCHE SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE SULLA MAGISTRATURA: PER EVITARE LA RIMONTA DEI NO, L’ESECUTIVO PUNTA AD ANTICIPARE IL VOTO AL WEEKEND DEL 1-2 MARZO. MA È IL CAPO DELLO STATO, GIÀ INFASTIDITO DAL BRACCIO DI FERRO TOGHE-POLITICA, CHE DEVE INDIRE FORMALMENTE LE CONSULTAZIONI...

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Estratto dell’articolo di Co.Sa. per “la Repubblica”

 

meloni nordio

Parola d'ordine: chiudere. Caduto nel vuoto anche l'ultimo appello dei giudici contabili, arriva in Senato oggi, per il via libera finale, la riforma sulla Corte dei Conti, già oggetto di durissime critiche.

 

Un impianto «frettoloso» e «a rischio incostituzionalità», rilevano gli stessi giudici. «Un altro scudo alla politica, che ha spuntato le armi dei controllori», accusano le opposizioni. Mentre il governo rivendica quel disegno «reso necessario da una serie di criticità che si trascinavano da anni».

 

A officiare tra i banchi del governo, a Palazzo Madama, anche il sottosegretario Alfredo Mantovano. E intanto la destra, in vista del Consiglio dei ministri di lunedì, torna a pensare al blitz per anticipare la data del referendum sulla giustizia — dove si consumerà l'ultimo duello tra il sì e il no alla separazione delle carriere che raddoppia i Csm — l'1 e il 2 marzo.

 

ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

Una possibilità su cui il centrosinistra ha già alzato la voce. Ore febbrili su cui c'è la massima vigilanza, come di rito, del Capo dello Stato. A cui tocca il compito di indire formalmente le consultazioni. E che certo non gradirebbe un altro braccio di ferro. Anche per questo, l'intenzione della maggioranza è di portare a casa subito la riforma sui giudici contabili.

 

[...] Una riforma «rischiosa», che «ridimensiona in modo significativo il ruolo della magistratura contabile», e rischia «di alterare gli equilibri costituzionali a tutela della legalità, della finanza pubblica e del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, incluse quelle del Pnrr», avverte il presidente dall'Anm della Corte dei Conti, Donato Centrone. [...]

 

CORTE DEI CONTI

 FdI e alleati rivendicano la «necessità di una riforma che non allenta i controlli», ma «non alimenta la paura»: perché afferma il principio che «il controllo è doveroso, ma deve basarsi su fatti e non su mere presunzioni».

 

Tensioni che, nel colpo di coda di fine anno, si intrecciano al possibile blitz per anticipare il referendum giustizia. Timori su una rimonta del no? Fatto sta che l'iniziativa di 15 professionisti romani, dopo il deposito di un nuovo quesito referendario, ha fatto partire la nuova raccolta firme: e la legge imporrebbe di non fissare alcuna data prima del 30 gennaio. Se il governo ignorasse tali passaggi, potrebbe profilarsi un'impugnativa al Tar, o un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale. Un'esasperazione che certo non è gradita al Colle.

carlo nordio - approvazione del ddl separazione delle carriere dei magistrati - foto lapresseAVVOCATI E MAGISTRATIALFREDO MANTOVANO ORAZIO SCHILLACI GIORGIA MELONI CARLO NORDIO MATTEO PIANTEDOSI AVVOCATI E MAGISTRATIsciopero dei magistrati