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Ilaria Maria Sala per "la Stampa"
Seguendo le orme del nonno, il «Grande Leader» Kim Il Sung, Kim Jong-un ha tenuto ieri un discorso di Capodanno, teletrasmesso a reti unificate dalla radio e dalla televisione nordcoreane, estendendo insolite aperture verso la Corea del Sud e augurandosi una possibile riunificazione. La tradizione del discorso di Capodanno era stata sospesa dal 1994.
Il discorso arriva tre settimane dopo il lancio di un missile balistico, che per la prima volta la Corea del Nord è riuscita a mandare in orbita, e che ha mostrato una volta di più la determinazione militare del «dittatore bambino», che sembra voler portare avanti la politica dei «militari prima di tutto» adottata dal padre.
Ma, mentre la neoeletta Presidente Park Geun-hye, conservatrice, si appresta a insediare il mese prossimo il nuovo governo a Seul e a varare la linea politica da tenere con il Nord, Kim sembra aver voluto mandare un messaggio di possibile riavvicinamento, che potrebbe preludere a un'interruzione dei rapporti glaciali instauratisi negli ultimi cinque anni, caratterizzati da numerose provocazioni militari.
Nel discorso teletrasmesso Kim ha dichiarato che nel passato le relazioni fra le due Coree «non hanno portato ad altro che guerra» e che una distensione sarebbe auspicabile, parlando poi della necessità di migliorare le condizioni di vita delle persone, e menzionando l'intenzione della Corea del Nord di diventare «una potenza economica». Questo forse corrobora le informazioni trapelate in Cina e al Sud sulle timide riforme economiche che starebbero prendendo piede in Corea del Nord.
Il messaggio di apertura verso il Sud riporta le lancette dell'orologio indietro di alcuni anni, quando Seul aveva iniziato un programma di investimenti verso il Nord chiamato «Politica del raggio di sole». Il presidente uscente Lee Myung-bak l'aveva poi sospesa, descrivendola come un inutile aiuto al regime del Nord, che non diminuiva la sua bellicosità verso Seul. Park, nel corso della campagna elettorale, ha espresso la volontà di riallacciare alcuni legami economici con il Nord, pur non volendo ricominciare a «mandare palate di aiuti» senza gesti di vera distensione da parte di Pyongyang.
La coreografia del messaggio mostrava attenta continuità dinastica: sul petto del dittatore nordcoreano spiccava una spilla rossa con il ritratto del padre, Kim Jong-il, e del nonno Kim Il Sung. Lui si teneva diritto di fianco a una bandiera rossa del Partito del Lavoratori, e indossava il completo grigio allacciato davanti già sfoggiato dal nonno e dal padre. La risposta ora spetta a Park.
I RITOCCHI DEI LEADER: KIM JON UN
KIM JONG UN
KIM JONG UN A CAVALLO
SACHA BARON COHEN THE DICTATOR CON KIM JONG IL
KIM JONG UN E I MILITARI DELLA NORDCOREA
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