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Da "lastampa.it"
Dopo l'attore Gerard Depardieu, anche Brigitte Bardot ha minacciato di chiedere la nazionalità russa se le autorità francesi decideranno di praticare l'eutanasia a due elefanti malati di Lione. Lo ha annunciato l'attrice in un comunicato firmato personalmente.
"Se coloro che hanno il potere hanno la vigliaccheria e l'impudenza di uccidere i due elefanti Baby e Nepal, ho preso la decisione di chiedere la nazionalità russa per fuggire da questo Paese che ormai è solo un cimitero di animali", scrive l'ex attrice il giorno dopo che il presidente Vladimir Putin ha concesso il passaporto russo a Depardieu.
La stella del cinema transalpino ha apertamente sostenuto alle elezioni l'ex leader francese Nicolas Sarkozy, poi ha deciso di trasferirsi, dopo la riforma fiscale voluta dal nuovo presidente Hollande che prevede imposte sino al 75% sui redditi di oltre un milione di euro l'anno.
La sorte di Baby e Nepal sta suscitando da metà dicembre una levata di scudi delle associazioni animaliste, fra cui in prima linea la fondazione Brigitte Bardot, una Ong creata dall'ex attrice per soccorrere gli animali maltrattati o minacciati di estinzione.
Un ricorso è stato depositato presso il Consiglio di stato, la più alta giurisdizione amministrativa francese, dagli avvocati del circo Pinder, proprietario degli elefanti, per chiedere la sospensione della eutanasia disposta dalla prefettura di Lione. Quest'ultima aveva preso questa decisione sostenendo che i due pachidermi, ospitati dallo zoo di Lione, sono affetti da tuberculosi, una affermazione contestata dalle associazioni.
Brigitte Bardot ha manifestato già altre volte la sua stima per Vladimir Putin per l'impegno del leader russo a favore delle foche. Un anno fa, a fine dicembre 2011, aveva ringraziato calorosamente il suo "Primo ministro preferito" per aver vietato il commercio delle pelli di foca della Groenlandia.
"Grazie infinitamente per aver sempre preso in considerazione le mie suppliche. Mi dispiace di non aver goduto di uno stesso sostegno nel mio Paese che è scandalosamente retrogrado quando si tratta della difesa degli animali", aveva aggiunto.
Nel marzo 2009 l'attrice francese aveva già ringraziato Putin per aver vietato la caccia ai cuccioli di foca. "Signor Primo ministro - aveva scritto - lei che resta il mio presidente di cuore, la ringrazio molto sinceramente per aver ascoltato il mio appello. Oggi, vorrei essere a Mosca per abbracciarla e per manifestarle la mia fedele amicizia".
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