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MEJO DI "STAR WARS"! CACCIA INVISIBILI, RAGGI LASER E BOMBE PLANANTI, COSÌ L’ESERCITO ISRAELIANO HA BUCATO LA POTENTISSIMA DIFESA AEREA DEL QATAR - PER LA PRIMA VOLTA LO STATO EBRAICO COLPISCE UN PAESE NON OSTILE E ALLEATO USA. DECISIVI I SATELLITI OTTICI, GLI HACKER, LE SPIE E I PEDINATORI SUL POSTO - DA TEMPO PERÒ SI IPOTIZZA CHE ISRAELE ABBIA MESSO A PUNTO ANCHE UN SUPER-DRONE INVISIBILE (CHIAMATO RA-1) GUIDATO DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER COMPIERE RICOGNIZIONI SENZA LASCIARE TRACCE… - VIDEO
Gianluca Di Feo per repubblica.it - Estratti
I pedinatori e gli esecutori, sincronizzati per colpire a oltre 1.600 chilometri di distanza. Quella messa a segno in Qatar è un’operazione che abbatte un altro confine nella guerra infinita scagliata da Israele contro i suoi nemici e non solo per il record di lontananza dalle basi.
Per la prima volta è stato attaccato un Paese non ostile e stretto alleato degli Stati Uniti. E per la prima volta la sfida è stata condotta in una nazione piccola, munita di una difesa aerea potente e moderna, con decine di intercettori Eurofighter e Rafale.
“Summit di fuoco” è una missione pianificata da tempo. È scattata quando “i pedinatori” dello Shin Bet, il servizio segreto estero, hanno avuto la certezza che i leader in esilio di Hamas si stessero radunando in uno stesso luogo.
Gli 007 sono riusciti a trovare una breccia nelle comunicazioni blindate del movimento terroristico. Non è stato facile: dopo l’uccisione di Ismail Haniyeh, il capo politico colpito a Teheran il 31 luglio 2024, le misure di sicurezza sono state portate al massimo livello. Ma i suoi eredi contavano sulla protezione del Qatar, i cui apparati di intelligence sono considerati molto efficienti: nell’attacco di ieri è stato ucciso un uomo del ministero dell’Interno qatariota ed altri quattro feriti, personale incaricato di scortare gli ospiti palestinesi.
Le notizie raccolte con le intercettazioni sono state verificate dagli emissari dello Shin Bet infiltrati nell’emirato
(...) Le possibili sedi del summit sono state monitorate con microtelecamere nascoste nei dintorni ma è anche possibile che gli specialisti cyber abbiano hackerato i sistemi di controllo del traffico o le reti di sorveglianza urbana, in modo da seguire i movimenti dei ricercati.
Anche i satelliti ottici hanno contribuito dallo spazio: hanno occhi elettronici in grado di cogliere ogni dettaglio. Più difficile l’impiego dei droni, perché la rete radar militare e quella dell’aeroporto internazionale avrebbero potuto scoprirli. Da tempo però si ipotizza che lo Stato ebraico abbia messo a punto un super-drone invisibile – chiamato RA-1 – guidato dall’intelligenza artificiale per compiere ricognizioni senza lasciare tracce.
Quando lo Shin Bet ha avuto la convinzione che i dirigenti di Hamas stessero per radunarsi, è dato il via libera alle squadriglie scelte della Heyl Ha’Avir, l’aviazione militare: “gli esecutori”. Il loro intervento richiede quasi due ore di volo e per questo l’assalto ha imposto una sincronia tra la localizzazione degli obiettivi e l’azione dei bombardieri.
Gli operativi sul campo hanno dato l’ultima conferma sulla posizione prevista dei bersagli e poi c’è stato l’ordine di agire. Ma in questo spazio temporale non si può escludere che alcune delle persone nel mirino si siano allontanate: il movimento fondamentalista sostiene infatti che i leader siano sopravvissuti e non ci sono ancora conferme neutrali.
Per il raid sarebbero stati impiegati dieci velivoli. (...)
Stando alle indiscrezioni, la fase finale è stata affidata a cinque F-35I: i “caccia invisibili”, che Israele ha munito di equipaggiamenti più sofisticati rispetto a quelli in dotazione alla Nato.
Avrebbero usato bombe plananti, con una quantità limitata di esplosivo per circoscrivere la letalità: le foto mostrano la distruzione di un singolo piano, quello dove si trovava la sala riunioni, mentre i fuoristrada all’esterno sono rimasti intatti.
Questa precisione pare indicare che gli ordigni siano stati guidati da un raggio laser, perché le coordinate satellitari Gps localizzano un intero edificio. Quello dell’aviazione è stato un blitz da manuale; resta da capire quanto siano state dettagliate le informazioni raccolte dallo Shin Bet.
KHALIL AL-HAYYA
Khaled Meshaal
attacco israeliano a doha 6
attacco israeliano a doha 4
attacco israeliano a doha 3
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