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CACCIARI AL MASSIMO - “GRILLO, RENZI E BERLUSCONI SONO UGUALI: HANNO LA STESSA ESIGENZA DI UN SISTEMA CHE GLI GARANTISCA DI SELEZIONARE E CONTROLLARE GLI ELETTI” - "GRILLO HA SEMPRE VOLUTO L'ULTIMA PAROLA SU OGNI CANDIDATURA. IN QUESTO È ANCORA PEGGIO DI RENZI. BASTI VEDERE GENOVA, DOVE PUR DI FARLO SI È SUICIDATO POLITICAMENTE"
"Ma davvero vi stupite del fatto che Grillo accetti una legge elettorale del genere? Non c'è nessuna sorpresa. Il Movimento 5 Stelle e il loro fondatore hanno una serie di convenienze in comune con Renzi e Berlusconi. Quindi è naturale che decidano il sistema insieme".
Massimo Cacciari, in una intervista a il Fatto Quotidiano, sostiene che Beppe Grillo, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sono uguali: "Tutti e tre preferiscono i nominati" e "il modello tedesco non c'entra proprio niente. Non c'è nemmeno il voto disgiunto, che è uno degli elementi caratteristici di quel sistema. Anche su questo mi pare che siano d'accordo tutti e tre. La terza esigenza condivisa con Berlusconi e Renzi è lo sbarramento alto". Perché il Movimento 5 stelle ha "la stessa esigenza di un sistema che gli garantisca di selezionare e controllare gli eletti" nonostante la "bugia" della battaglia contro i nominati: "Grillo ha sempre voluto l'ultima parola su ogni candidatura. In questo è ancora peggio di Renzi. Basti vedere Genova, dove pur di farlo si è suicidato politicamente".
GRILLO SALVINI RENZI BERLUSCONI
La profezia - Detto questo l'unico che "si avvantaggia sicuramente è Berlusconi. Aveva una sola esigenza: non essere costretto a rincorrere la Lega. L'ha ottenuto: con questo sistema si appoggerà al Pd. Non potendo vincere, punta su Renzi e sulla grande coalizione. Questo è chiaro come il sole. E pure Renzi si accontenta di prendere la maggioranza relativa e fare le grandi intese".
Manna e Cacciari
Manna e Cacciari
GRILLO RITWITTA IMMAGINI SU BERLUSCONI E RENZI
YALTA CON BERLUSCONI RENZI GRILLO
GRILLO CON I CANI
Grillo invece "spera di prendere la maggioranza relativa, così Mattarella è costretto a dargli l'incarico. Poi verificherà l'impossibilità di formare un governo alle sue condizioni. A quel punto in Parlamento si formerà comunque una maggioranza tra Pd e centrodestra. Grillo griderà al golpe, si tornerà a votare nel giro di qualche mese e i 5 Stelle punteranno al 51%".
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