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GOLDEN POWER, GOLDEN SHOWER - CALENDA CE L’HA DURO SUL CASO TIM-VIVENDI: “L’ITALIA DEVE AVERE ANCHE LA CAPACITÀ DI ESSERE ASSERTIVA QUANDO DEVE DIFENDERE LE PROPRIE POSIZIONI. QUESTO VALE QUANDO APPLICHIAMO FINALMENTE, PER LA PRIMA VOLTA, IL GOLDEN POWER” - IL GRUPPO DI BOLLORE’ RISCHIA LA STANGATA DI 300 MILIONI

Giuliana Ferraino per il “Corriere della Sera”

 

renzi calendarenzi calenda

«Andiamo verso un periodo in cui le relazioni economiche internazionali saranno più dure, e dunque l’Italia deve avere anche la capacità di essere assertiva quando deve difendere le proprie posizioni. Questo vale quando applichiamo finalmente, per la prima volta, il golden power, e quando a Bruxelles difendiamo il principio per cui non si possono indebolire gli strumenti anti dumping per fare un favore alla Cina», ha affermato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda in un videomessaggio inviato a Andrea Orlando per un’iniziativa sul centrosinistra.

 

CARLO CALENDA PIER CARLO PADOANCARLO CALENDA PIER CARLO PADOAN

Un’ anticipazione su come si muoverà il governo sul caso Tim-Vivendi? Lunedì 25 settembre si riunirà il comitato per il golden power per decidere se sanzionare i francesi, che rischiano una multa di oltre 300 milioni, per non aver comunicato per tempo alla presidenza del Consiglio l’investimento (salito fino al 23,9%) in Tim, che è considerata un’azienda strategica per la sicurezza del Paese. Telecom controlla, infatti, la rete internazionale Sparkle e Telsy, la società che assicura conversazioni segreteecriptate al governo, all’Esercitoealle forze dell’ordine.

 

impero Bolloreimpero Bollore

«Finalmente applichiamo per la prima volta il golden power», sostiene Calenda. Ma la frase potrebbe essere soltanto una mossa politica, in vista del bilaterale tra Roma e Parigi in programma il 27 settembre a Lione. Tra i temi caldi c’è la questione del controllo di Stx France, i cantieri di Saint Nazaire temporaneamente e inspiegabilmente rinazionalizzati dal presidente Emmanuel Macron dopo il via libera dato dal governo Hollande a Fincantieri.

 

Il caso Vivendi potrebbe dunque rientrare in una partita più ampia, dalla quale il gruppo controllato da Vincent Bolloré, già impegnato a difendersi su molteplici tavoli (tribunali inclusi), tenta di sfilarsi. Dopo che mercoledì la Consob ha accertato il «controllo di fatto» su Tim, giovedì Vivendi ha depositato volontariamente alla presidenza del Consiglio una comunicazione formale sul suo investimento in Tim, ai sensi del decreto 56 del 2012 sugli asset strategici per il Paese. Notifica che apparentemente i francesi non avrebbero finora presentato ritenendo di non essere tenuti a farlo.

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