
DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE…
Fabio Cavalera per il “Corriere della Sera”
Downing Street batte un colpo. Più che altro per dire che Londra non ci sta a fare da spettatore passivo della crisi in Ucraina e per rispondere alle critiche di chi ha accusato il governo britannico di essere assente dai giochi diplomatici europei. E senza dubbio, nelle ultime settimane la marginalità di David Cameron nella ancora fragile mediazione del 12 febbraio, guidata da Berlino e Parigi, è risultata evidente.
Così il primo ministro conservatore, incalzato sul fronte interno, ha pensato di mostrare un po’ di muscoli andando a Westiminster, alla Camera dei Comuni, per annunciare che Londra sarà «il paletto più forte della tenda» che si sta piantando a Kiev. Lo slogan, tradotto, significa che invierà dal prossimo mese (e lontano dalle zone calde del cessate il fuoco) un primo contingente di 75 militari in qualità di consiglieri per l’intelligence, per la logistica e per l’addestramento delle truppe di artiglieria ucraine.
Il numero conta poco, conta il messaggio politico che Downing Street vuole lanciare: se la Russia continuerà ad armare i ribelli e se non si osserverà l’accordo di Minsk, Cameron chiederà all’Europa nuove pesanti sanzioni economiche nei confronti di Mosca (specie sul fronte bancario) e non esclude, a patto che sulla stessa linea si mettano anche gli Stati Uniti, l’invio di armi pesanti.
Il premier britannico compie una mossa che ha lo scopo di replicare a chi gli contesta l’immobilismo e di riportarlo al tavolo dal quale è assente o è stato escluso («non importa se siamo materialmente presenti ma importa essere consultati passo dopo passo») e improvvisamente riscopre l’Europa: «Sarebbe un fallimento per tutti noi se la Ue non riuscisse ad opporsi unita e in maniera decisa a Putin che sta cercando di smantellare una democrazia, uno Stato sovrano e membro della Nazioni Unite».
Dunque, via al mini contingente in Ucraina. Che è anche una risposta alle «provocazioni» russe nei cieli e nei mari attorno al Regno Unito. Nei mesi scorsi è stata ripetutamente segnalata la presenza di sottomarini nucleari di Mosca al largo della Scozia, pochi giorni fa un bombardiere è stato intercettato dalla Raf e «accompagnato» lontano dallo spazio aereo sulla Manica. Ultimo episodio di un film che, nel 2014, ha registrato, per otto volte, incroci pericolosi ad alta quota fra russi e britannici.
SCONTRI IN UCRAINA
MERKEL PUTIN HOLLANDE
MERKEL PUTIN HOLLANDE
MERKEL PUTIN HOLLANDE
DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE…
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN…
FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA…
DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE…
DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU…