CAMPANIA ALLA DERIVA(TI) - BUFERA SU TRE MILIARDI DI TITOLI SOTTOSCRITTI DALLA REGIONE ALL’EPOCA DEL “REGNO” DI BASSOLINO - TRE BANCHE SOTTO I RIFLETTORI: DEXIA, DEPFA E EUROHYPO - CALDORO VOLA BASSO, MA NEL PD NE SONO CERTI: “IL PDL SI PREPARA A TIRARE IN BALLO LA SENTENZA DI MILANO E IL FIGLIO DI BASSOLINO” - SE IL BANANA SBANCA IN CAMPANIA, NAPOLITANO POTREBBE “INCARICARE” DIRETTAMENTE MONTI…

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Carlo Tarallo per Dagospia

E' scattato il trappolone! I sondaggi non possono più essere pubblicati, ma la descrizione delle facce dei dirigenti del Pd in Campania è consentita. E le espressioni, in queste ore, non sono rassicuranti. Lo scarto tra la gioiosa macchina da guerra di Culatello e il centrodestra di Berlusconi sarebbe minimo, minimissimo, praticamente azzerato. Si raschia il fondo del barile per evitare la disfatta: non a caso il Pd ha stretto l'accordo con Clemente Mastella e si prepara alla chiusura della campagna elettorale di Bersani in Piazza Plebiscito. Sotto il Vesuvio, raccontano gli addetti ai livori, si gioca una battaglia importantissima. Quale? Quella per decidere chi riceverà l'incarico per formare il prossimo Governo da Giorgio Napolitano.

SE BERSANI PERDE IN CAMPANIA, ADDIO PALAZZO CHIGI
Il quadro dipinto da chi in queste ore suda freddo ai piani alti del Pd è questo: se i premi di maggioranza di Lombardia, Sicilia e Veneto andassero al centrodestra, anche una coalizione Pd-Sel-Montiani al Senato avrebbe una maggioranza risicata. Che diventerebbe risicatissima se anche la Campania, in extremis, si colorasse di azzurro. A quel punto, secondo i bene informati, Napolitano (magari con la solita scusa dei "mercati che chiedono stabilità") potrebbe decidere di conferire l'incarico non a Bersani, ma a Rigor Montis, che dovrebbe tentare di mettere in piedi una nuova "strana maggioranza" in grado di avere una più ampia e solida base parlamentare in entrambi i rami del Parlamento.

SINISTRATI O DERIVATI? TRE BANCHE NEL MIRINO
E per spingere ancora più in basso il Pd in Campania, ecco che il Pdl soffia da qualche giorno sul "caso derivati" alla Regione. Tre miliardi di euro di strumenti finanziari emessi dalla Giunta Bassolino. E al di là dei generici "sospetti" sui benefici o gli eventuali danni reali delle operazioni finanziarie degli anni scorsi, nel mirino dei media e dei "polemisti" del Pdl potrebbero finire tre banche non di primissimo piano: Dexia, Depfa e Eurohypo. Sono loro i "managers" dell'operazione i cui "Lead managers" sono Merryl Linch e Ubs. Intorno a questi tre istituti potrebbe esplodere la madre di tutte le polemiche. Perché? Per le recenti "disavventure" di Dexia, Eurohypo e Depfa.

LE DISAVVENTURE DI DEXIA, EUROHYPO E DEPFA
Dexia è stata condannata lo scorso 8 febbraio dalla giustizia francese a modificare i tassi d'interesse (considerati "usurari") dei prestiti concessi a un ente locale transalpino, la provincia di Seine Saint-Denis, presso Parigi; Eurohypo Capital Funding Trusts appena 48 ore fa ha subito un downgrading da Fitch; E Depfa? Risposta esatta: è una delle banche coinvolte nello scandalo dei derivati "spacciati" al Comune di Milano. I dirigenti di Depfa sono stati condannati dal Tribunale insieme ai colleghi di Deutsche Bank, JP Morgan e Ubs per la presunta "truffa" da 100 milioni di euro.

E NEL MIRINO C'E' IL FIGLIO DI BASSOLINO
E chi c'è tra i manager riconosciuti colpevoli dal giudice Oscar Magi? Gaetano Bassolino! Il figlio dell'ex Presidente! E il cerchio si chiude. Per i sinistrati/terrorizzati è proprio lì che Mara Carfagna, Nitto Palma e Stefano Caldoro vogliono andare a parare per assestare (magari proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale) il colpo di grazia al Pd campano. Funzionerà il piano? Ah saperlo...

 

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