DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1 - IL CANDIDATO AIELLO: «MORRA NON MI HA VOTATO? VUOLE DIVENTARE IL CAPO M5S»
Al.T. per il “Corriere della Sera”
nicola morra foto di bacco (1)
«L'obiettivo di Morra è quello di scalare il Movimento e di sostituirsi a Di Maio. Per questo mi attacca». Francesco Aiello, già candidato per i 5 Stelle in Calabria, accusa.
Morra non l' ha votata. Va espulso?
«Lo metterei in panchina, ma non mi interessa. Per me Rousseau è solo un filosofo».
Morra non accettava un voto «ambiguo», essendo presidente della commissione Antimafia.
«Ha sostituito la cultura del rispetto con quella del sospetto. L'ha usata per delegittimare il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ma non i fratelli Gentile».
Lei invece respinge ogni sospetto?
«Già rispondere di un parente non ha senso, rispondere di un cugino morto cinque anni fa, ancora meno».
Dunque, la sua sarebbe ambizione?
«Certo. Si era sentito escluso e ora vuole stuzzicare la pancia degli attivisti che vivono di giustizialismo».
Ma è presidente dell' Antimafia.
«Da presidente ha affossato le denunce di Dalila Nesci e Francesco Sapia. Di lui si ricorda solo la denuncia per l'acquisto di mangime del canile di Donnici».
2 - FACCIA A FACCIA TRA IL NUOVO REGGENTE E CASALEGGIO
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Vito Crimi e Davide Casaleggio si sono incontrati a Milano, lunedì, all' indomani della sconfitta alle Regionali in Emilia-Romagna e in Calabria. Un incontro - viene spiegato - fissato per espletare delle formalità burocratiche, con il passaggio dei poteri da capo politico da Luigi Di Maio al viceministro dell' Interno. Un incontro, quindi, programmato. E programmato proprio il giorno dopo il voto - che si presume sia stato tra i primi argomenti di discussione del faccia a faccia - tra il reggente 5 Stelle e il presidente dell' Associazione Rousseau. «Non è stato un vertice politico», ci tengono a sottolineare fonti pentastellate.
Perché in questa fase ogni passo, ogni gesto nei Cinque Stelle crea scompiglio. Le acque nel Movimento sono sempre molto agitate. Oggi dovrebbero essere rese note le sanzioni inflitte dal collegio dei probiviri ai 33 parlamentari super ritardatari nelle restituzioni. Ma la situazione è intricata e proprio per non incorrere in lunghi iter legali alcune decisioni sono state soppesate fino all' ultimo. E proprio oggi il comitato si dovrebbe riunire per dare il via libera e esaminare eventuali nuove segnalazioni. Parlamentari, consiglieri regionali e comunali: il tutti contro tutti non risparmia nessuno. Soprattutto la base è in fermento. Cresce il malessere verso deputati e senatori. «Ci hanno abbandonato», dice un pentastellato della prima ora. «Ma molti stanno lasciando il Movimento».
E suggerisce di andare a vedere lo stato di salute dei meet up. Nel luglio 2015 Alessandro Di Battista e Roberto Fico scrissero una lettera pubblica agli attivisti, all' epoca erano 167 mila in 1.275 gruppi: gli amici di Beppe Grillo nel mondo, il cuore da cui si è messa in moto la macchina del Movimento. Cinque anni dopo, i meet up si sono più che dimezzati, non arrivano a quota 600. Gli attivisti? Sono calati di 50 mila unità: ora sono 114.892. «Ecco, questa è la foto del M5S».
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