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“GIORGIA MELONI SI BARCAMENA: CON I VOLENTEROSI DELL’UCRAINA, MA SOLO A METÀ. CON L’EUROPA, MA ANCHE CON TRUMP” – CARLO CALENDA UCCELLA IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA: “NON TIENE UNA POSIZIONE CHIARA E COERENTE. È IN GRANDE CONTRADDIZIONE E QUESTO NON SI TERRÀ PIÙ INSIEME QUANDO L’EUROPA DOVRÀ PRENDERE POSIZIONE CONTRO TRUMP. PERCHÉ PRIMA O POI ALTRE VESSAZIONI ARRIVERANNO, LUI CERCHERÀ ANCORA DI FARCI PAGARE LA DECIMA PER CONCESSIONI DI TIPO FEUDALE. E ALLORA SI DOVRÀ VEDERE DA CHE PARTE STA MELONI - FINORA CI SIAMO CONSOLATI VEDENDO CHE LA FRANCIA È IN GRANDI DIFFICOLTÀ. INTANTO IN ITALIA UN’IDEA SULLA SANITÀ NON ESISTE, UNA POLITICA INDUSTRIALE NEMMENO, MENTRE AUMENTANO LA MICROCRIMINALITÀ E I REATI VIOLENTI. PERCHÉ NON FACCIAMO I CENTRI PER IL RIMPATRIO IN OGNI PROVINCIA, INVECE DI SPENDERE DI PIÙ PER FARLI IN ALBANIA E LASCIARLI VUOTI?”
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
GIORGIA MELONI E CARLO CALENDA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Carlo Calenda […] L’estate ci lascia la foto di von der Leyen che firma il patto ineguale con Trump sui dazi e quella dei leader di Russia, Cina e India che si tengono per mano a Pechino. Come impatterà tutto questo sulla politica italiana?
«[…] oggi il mondo si divide fra autocrazie e oligarchie da un lato e democrazie dall’altro. Il problema è che le democrazie sono relativamente deboli, anche se ricche, perché sono di meno. Negli Stati Uniti c’è un aspirante autocrate. Restano l’Europa, Canada, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda[…]».
gli sguardi di giorgia meloni a donald trump video di smar gossip su tiktok 7
[…] «A sinistra hai una componente rilevante che non si assume la responsabilità delle scelte delle democrazie liberali. Anche, ma non solo, in politica internazionale […]».
E nel centrodestra?
«C’è Meloni che si barcamena. Con i volenterosi dell’Ucraina, ma solo a metà. Con l’Europa, ma anche con Trump. Non mi fido che terrà la posizione. E io non posso certo allearmi con la destra di Matteo Salvini, Roberto Vannacci o Francesco Lollobrigida».
Meloni, dice lei, sta con l’Europa ma anche con Trump. Ma lei aggiunge che Trump rappresenta il rischio del fascismo e Meloni no. Come si concilia?
«Per questo dico che non mi fido che lei tenga una posizione chiara e coerente. È in una grande contraddizione e tutto questo non si terrà più insieme quando l’Europa dovrà prendere posizione in modo risoluto contro Trump. Perché prima o poi altre vessazioni arriveranno, lui cercherà ancora di farci pagare la decima per concessioni di tipo feudale. E allora si dovrà vedere da che parte sta Meloni».
giovanni donzelli giorgia meloni carlo calenda (4)
L’equilibrio trovato dal governo finora potrebbe non tenere in futuro?
«Finora ci siamo consolati vedendo che la Francia è in grandi difficoltà politiche, la Gran Bretagna anche. Intanto però in Italia un’idea sulla sanità non esiste, una politica industriale nemmeno, mentre aumentano la microcriminalità e i reati violenti. Perché non facciamo i centri per il rimpatrio in ogni provincia, invece di spendere di più per farli in Albania e lasciarli vuoti?».
E a sinistra?
la risata di giorgia meloni davanti a donald trump 2
«Siamo passati dai governi riformisti di Letta, Renzi e Gentiloni al Leoncavallo e al requisire le case sfitte. Questa sinistra non solo non vince ma, se vince, diventa pericolosa per la tenuta del Paese: una maionese impazzita. Così Meloni si barcamena senza far niente, contando sul fatto che per molti italiani impauriti questa opposizione sia uno spauracchio come i comunisti della guerra fredda».
Lei come propone di uscire dall’impasse?
«Dobbiamo far emergere un’alternativa liberale e democratica, perché è l’unica che può tenere in questo contesto internazionale ed economico. Quello di Meloni in gran parte non è un voto di destra nostalgica, è aggredibile quando il suo barcamenarsi entrerà in crisi: è il ceto medio moderato deluso da Meloni e delusissimo da questo centrosinistra. […]». […]
LE FACCETTE DI GIORGIA MELONI DURANTE IL VERTICE CON DONALD TRUMP
GIORGIA MELONI E CARLO CALENDA
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