MORTI AMMAZZATI A MILANO - CAROLINA, DI CHI AVEVA PAURA? - LA MOGLIE DI MASSIMILIANO SPELTA IL 27 AGOSTO SCRIVEVA SU FACEBOOK: “SONO STANCA DI ESSERE BUONA E DI SOPPORTARE, MI SONO ROTTA, NON CE LA FACCIO PIÙ, CHE SE NE VADANO AL DIAVOLO” - VOLEVA RITORNARE A SANTO DOMINGO “E DIMENTICARMI DI QUESTA GENTE DEL DIAVOLO” - L’AZIENDA FALLIVA MA IL SUO MAX FACEVALA BELLA VITA - MINACCE PRIMA DELL’ESECUZIONE?...

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C.Gu. per il Messaggero

Lo scorso 13 aprile sono diventati marito e moglie, nozze celebrate su una spiaggia di Santo Domingo. Sabbia bianca e mare blu. L'isola dei Caraibi, per Massimiliano Spelta, era un luogo del cuore. Qui amava trascorrere le sue vacanze facendo immersioni, qui aveva conosciuto Carolina, 22 anni di meno, che aveva portato con sé in Italia. Una coppia nella vita, una coppia nella morte.

Amavano la bella vita e i balli latino-americani, detestavano condizionamenti e imposizioni. Nella sua pagina Facebook, alla voce «ha lavorato», Spelta scrive: «Presso me stesso, quel che mi piace». Ma il ruolo di socio nella Dietetics Farma, alla fine, non faceva per lui: l'azienda è stata messa in liquidazione e Massimiliano ha dato un taglio netto anche al suo rapporto con la sorella Cristina, altra azionista. Talmente deciso che lei non sapeva più nemmeno dove fosse finito: «Non lo sento da mesi - ha detto - non so nemmeno dove abita».

Via Mecenate, periferia di Milano, area di archeologia industriale. Spelta ha ristrutturato un appartamento di cui andava fiero, dove viveva con Carolina e la piccola Silvia. I parenti non ci hanno mai messo piede, da quando l'attività imprenditoriale si è arenata non ha più visto nessuno, né la sorella, né il fratello e i due fratellastri nati da un secondo matrimonio di uno dei due genitori. Massimiliano è nato a Quistello, in provincia di Mantova, la madre abita in Liguria ed è l'unica che va a trovare.

Poi c'è Carolina. Una ragazza che su Facebook alterna foto buffe e sorridenti, mette in cima ai suoi interessi «100% divertimento» e la «discoteca», si fa ritrarre con il suo nuovo ciuffo di capelli fucsia e i fiori tatuati sulla schiena. E poco dopo lancia appelli e sfoghi accorati. Ama la sua bambina - da ieri affidata alla zia Cristina - che definisce «mi nina preciosa», ma allo stesso tempo è amareggiata e preoccupata. In un messaggio postato il 27 agosto scorso si sfoga: «Sono stanca di essere buona e di sopportare, mi sono rotta, non ce la faccio più, che se ne vadano al diavolo».

E subito dopo aggiunge: «E' vero, voglio andarmene al mio paese e dimenticarmi di questa gente del diavolo». Messaggi postati due settimane prima di morire, che aprono uno squarcio inquietante sulla vita apparentemente felice di Carolina. Perché voleva tornare a Santo Domingo? Il suo rapporto con Massimiliano era in crisi? Aveva paura e si sentiva minacciata? Se la pista della droga e della camorra si rivelerà fondata, la ragazza potrebbe essere finita in un giro decisamente troppo grande per lei.

Una ventunenne che gridava al mondo: «Non c'è niente di meglio che amare e essere amati». Determinata ad andare avanti per la propria strada: «Vivo la vita a modo mio e non mi importa di che cosa diranno... quello che conta è che io e che quelli che amo stiamo bene perché con loro sono felice». Ma anche attenta a non farsi calpestare: «Sono sempre disponibile per quelli che mi vogliono bene, agli altri dico ciao adios». Spesso disorientata: «Se fai sbagli e se non fai sbagli lo stesso, Dio mio aiutami a capire questa vita da pazzi». Sempre speranzosa: «Con Dio tutto è possibile».

 

 

 

MASSIMILIANO SPELTA E CAROLINA ORTIZ PAIANO CON LA FIGLIA Massimiliano Spelta con la compagna I CORPI DI MASSIMILIANO SPELTA E CAROLINA ORTIZ PAIANO agguato milano