CASCELLA TIRA LA CATENELLA: IL PORTAVOCE DI RE GIORGIO SI DIMETTE E “SCARICA” QUELLO CHE FINORA NON POTEVA DIRE

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Da www.radio24.ilsole24ore.com

1. PASQUALE CASCELLA (ex portavoce GIORGIO NAPOLITANO) a LA ZANZARA su RADIO 24: "NAPOLITANO NON RESTERA' SETTE ANNI". "DOPO AVVIO RIFORME SI DIMETTERA'"
Da "Radio 24" - "Napolitano non resterà sette anni, no. Il tempo di vedere le riforme avviate e poi lascerà. Tre anni? Speriamo molto prima". Lo dice Pasquale Cascella, ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a La Zanzara su Radio 24.

"Quello di Napolitano - prosegue Cascella, candidato sindaco a Barletta - è stato un rinnovo funzionale, si è dato una missione e una funzione. Il tempo per fare uscire il paese da una transizione che rischiava di essere infinita, avviando riforme serie che sono una palla al piede dello sviluppo e della crescita. Comunque fisicamente sta bene, lo si vede, le apparizioni pubbliche non mancano".


2. CASCELLA: "COME FA TRAVAGLIO A CONVIVERE CON COSCIENZA PER D'AMBROSIO?". "ATTACCO MIRATO ALLA PERSONA, DEONTOLOGIA VIOLATA".
Da "Radio 24" - "La vicenda D'Ambrosio? Bisogna chiedere a Travaglio se non ha problemi di coscienza, per il modo in cui ha fatto informazione, non credo sia un modo di fare giornalismo". Lo dice Pasquale Cascella, ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a La Zanzara su Radio 24 tornando sulla vicenda di Loris D'Ambrosio, l'ex consigliere giuridico del Capo dello Stato deceduto per un infarto nel luglio scorso.

"Il Fatto è un giornale - dice Cascella - e mi chiedo come alcuni facciano informazione su quel giornale e mi chiedo come facciano a convivere con la propria coscienza e deontologia professionale, che nel caso D'Ambrosio penso sia stata violata. E' stato un attacco mirato alla persona".

3. CASCELLA: "TRA PD E PDL CONVIVENZA TEMPORANEA, BERLUSCONI LEGITTIMATO DA VOTO". "PRESIDENTE NON HA TESSERA PD, IO NEMMENO".
Da "Radio 24" - "Napolitano quando ha accettato la ricandidatura ha detto 'non può essere solo una mia responsabilità'. Non ha mai pensato ad essere rieletto altrimenti io non mi sarei candidato sindaco a Barletta. Il governissimo è uno stato di necessità, anche se una democrazia si regge sull'alternanza". Lo dice Pasquale Cascella, ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a La Zanzara su Radio 24. "Il presidente - racconta Cascella - aveva già in mano le chiavi del suo ufficio al Senato, aveva già spostato libri, fotografie e quadri".

"Quello tra Pd e Pdl - prosegue - non è un matrimonio, è una 'convivenza temporanea'. Berlusconi è una personalità politica votata dagli italiani, questo non possiamo dimenticarlo, ha piena legittimità data dagli elettori. Ineleggibile? Dovrebbe decidere il Parlamento e Berlusconi è parlamentare dal 1994...". "Io tifavo per l'alleanza tra forze progressiste e moderate - dice ancora Cascella - quella che sarebbe servita a vincere le elezioni con Bersani.

Ora il governo Pd-Pdl risponde anche a un bisogno nel Paese di due schieramenti che si devono mettere alla prova". Ma Napolitano ha la tessera del Pd, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "No, non credo. Neppure io ho la tessera, ma vediamo se la prendo. Quando andremo al congresso anche io vorrò dire la mia"

4. CASCELLA: "ONIDA? DOPO LO SCHERZO MI DISSE: NON MI SUICIDERO' COME INFERMIERA INGLESE".
Da "radio 24" - "Quando lo scherzo è stato reso noto la prima reazione di Onida fu: almeno io non posso uccidermi come l'infermiera inglese. Poi disse al Presidente che violeva dimettersi, ma lui lo fermò sostenendo di non dare troppa importanza alla cosa, che sempre di uno scherzo si trattava. Vi stava dando quasi ragione". Lo dice Pasquale Cascella, ex portavoce del Presidente Napolitano, a La Zanzara su radio 24 ricordando l'episodio dello scherzo telefonico al professor Valerio Onida, uno dei saggi scelti dal Quirinale.

"Lo scherzo non mi è mai piaciuto - dice Cascella - perchè era un momento molto delicato. Meglio scherzare con i fanti ma lasciare stare i santi. Onida aveva una particolare funzione, poi ha continuato a lavorare portando a termine il suo compito e quelle cose adesso serviranno. Napolitano? Ero molto più agitato io, il Presidente reagì con freddezza. Parlò con Onida che voleva dimettersi, poi con Quagliariello invitando a non dare valore alla cosa, a considerarlo uno scherzo".

 

 

 

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