DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Carlo Bertini per "la Stampa"
Promette che la Befana porterà in regalo la tanto attesa «lista per l'Italia», nega che vi siano problemi di sondaggi o di leadership, ma a ben sentire i discorsi più riservati che il leader dell'Udc fa con i suoi vari interlocutori, lo scenario che si profila per il terzo polo di centro è un po' più complesso. E riassumibile, per semplicità , con una frase di Casini pronunciata dopo la sua conferenza stampa di ieri mattina ad un esponente del Pd bersaniano.
In sostanza Casini è fiducioso sul fatto che Monti possa dare la sua benedizione a questa lista unitaria ed è consapevole che questo attesissimo endorsement potrebbe essere pronunciato solo a camere chiuse, cioè subito dopo Natale. Se ciò avvenisse, tolto dal tavolo il tema di una candidatura diretta del professore cui nessuno crede, basterebbe a dispiegare le vele di questo rassemblement unitario anche se i sondaggi in questa fase non sono entusiasmanti. Perché se non Casini in prima persona, sono in molti a ritenere che a quel punto Monti non eviterebbe di impegnarsi in forme diverse anche nell'agone della campagna elettorale.
Viceversa, senza la benedizione di Monti, il paracadute del leader Udc è che «resta sempre in campo lo Scudocrociato...». Il che vuol dire, tradotto da uno dei suoi colonnelli, «a quel punto, che senso ha fare una lista nel nome di qualcuno che non la approva?». E invece se il professore desse la sua benedizione, non è affatto necessario che nel simbolo compaia il nome di Monti, «lista per l'Italia» andrebbe bene lo stesso e potrebbe raggruppare non solo le candidature di area finiana e montezemoliana, ma anche quelle di qualche ministro che allo stato è dato in predicato come possibile ospite nelle liste del Pd.
«Mi chiedete se auspico una candidatura Monti. Lo sapete cosa auspico», risponde ai cronisti Casini. «Una cosa è certa: vi sarà in campo un'offerta politica tra le due che si stanno presentando, da un lato il ticket Bersani-Vendola e dall'altro una proposta neopopulista, quella di Berlusconi e della sua coalizione. Ed è chiaro che chi come noi ha avuto in questi anni la schiena dritta, non è disponibile a vendersi per un piatto di lenticchie, per cui rappresentiamo con forza e chiarezza agli italiani una posizione di responsabilità e filoeuropea».
E sulla nuova formazione, il leader Udc assicura che «non abbiamo problemi di raccolta di firme, né di sondaggi o di altro. Fino ad ora non si è presentata alcuna nuova offerta, sta a noi metterla in campo». Come a dire, una volta presentata, anche i sondaggi saranno più concreti.
PIERFERDINANDO CASINI E LUCA DI MONTEZEMOLO MONTEZEMOLO-CASINICasini e Finicasini monti NICHI VENDOLA E PIERLUIGI BERSANI
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