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1. MILANO, PARISI SU SALA: "LA MORATTI MI CHIESE CONSIGLIO SU SALA. ANCHE IO GLI AVREI AFFIDATO EXPO""
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"Se fosse stato lei anni fa il Sindaco di Milano al posto di LetiziaMoratti, avrebbe scritturato anche lei Giuseppe Sala per Expo?" chiede Pierluigi Diaco, il giornlista e conduttore di Non Stop News su Rtl 102.5, al candidato del centrodestra a Milano Stefano Parisi ospite questa mattina dell'emittente radiofonica. "Direi di sì-risponde Parisi- Sala ha fatto un buon lavoro dal punto di vista manageriale e insieme a lui tutti gli altri soggetti e tutte le aziende che hanno collaborato alla realizzazione di un evento i cui lavori, erano già in ritardo.
Ricordo che quando la Moratti voleva ingaggiare Sala come city-manager chiese consiglio anche a me e diedi parere positivo. La Moratti mi chiese cosa ne pensassi e diedi un giudizio positivo. Conoscevo Sala da quando era Direttore Generale di Telecom Italia ed io ero Ad di Fastweb, eravamo già su due fronti opposti. Il tema non è la qualità dell'uomo, ma le due proposte politiche che sono decisamente diverse per il futuro di Milano"
2. SALA IN TOUR A LONDRA: LA "CENA DELLE CAYMAN"
Gianni Barbacetto per il “Fatto quotidiano”
Tutti a Londra da Giuseppe Sala. L' appuntamento è per mercoledì 13 aprile. Il candidato sindaco di Milano per il centrosinistra vuole incontrare i milanesi che vivono nella capitale britannica. Sono tanti: tra i 400 mila italiani a Londra, un bel numero viene da Milano. Molti sono giovani che studiano nelle scuole o nelle università, oppure lavorano lì per perfezionare il loro inglese.
MARIA ELENA BOSCHI GIUSEPPE SALA
Ci sono poi imprenditori, finanzieri, manager. Ma l' appuntamento centrale della sua trasferta sarà alle ore 19: al terzo piano di Clifford street, dove ha sede il fondo d' investimento Algebris, Sala incontrerà il mondo della finanza in un "cocktail elettorale" organizzato da Davide Serra, che Algebris l' ha fondata nel 2006 e che risiede a Londra da vent' anni.
È una cena elettorale a cui sono stati invitati i banchieri e gli operatori della City, con accesso riservato, posto sotto strict security. Scopi dichiarati: far conoscere Sala alla City, convincere i milanesi di Londra a votare per lui e soprattutto raccogliere fondi per la campagna elettorale. L' ideatore dell' operazione è Serra, il finanziere amico di Matteo Renzi e suo finanziatore fin dalla prima ora. C' è la sua firma sugli inviti, che chiedono di confermare per tempo i nomi di chi parteciperà all' incontro, per ragioni di sicurezza. Serra è l' ombra finanziaria di Renzi fin dalla prima Leopolda.
Non senza polemiche. Ai tempi delle primarie in cui l' ex sindaco di Firenze si scontrò con Pier Luigi Bersani per il posto di segretario del Pd, nell' ottobre 2012, Serra organizzò a Milano una cena privata - un tavolo costava mille euro - per far conoscere l' amico Matteo alla comunità finanziaria ambrosiana. Il giorno dopo, l' Unità titolò: "La cena delle Cayman".
Per via di alcune società, usate da Serra per raccogliere soldi da investitori internazionali, che hanno sede nelle Cayman Islands, paradiso geografico e fiscale. "È un bandito tra virgolette", sbottò Bersani. "Ci penseranno i miei legali italiani e inglesi che chiameranno i giudici a decidere sulle sue parole", replicò Serra. "Non gli ho dato del bandito", concluse Bersani, "ho solo parlato di Cayman e ho detto che noi italiani non dovremmo considerare tutti quelli che hanno base alle Cayman".
Ora si replica: non a Milano ma a Londra, non per Renzi ma per Sala. Chissà come titolerà stavolta l' Unità. Invece di evocare le Cayman, si potrebbero fare battute su più modeste casette e conti in Svizzera, non dichiarati da Sala in documenti di Expo e del Comune di Milano su cui pure è scritto "Sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero".
davide serra matteo renzi maria elena boschi
Chissà se intanto i finanzieri della City hanno perdonato a Serra la furbata del 2011, quando congelò il suo fondo, sprofondato a causa delle azioni delle banche che aveva in portafoglio, e ne aprì un altro che puntava non più sulle azioni, ma sui titoli di credito emessi dalle banche, i CoCoBond, continuando a incassare commissioni ("Non si fa così", dissero allora i concorrenti, in nome della regola aurea dell' high water mark). Fu un attimo, quando nel 2013 la Fed e la Bank of Japan inondarono i mercati di liquidità, Serra tornò alle alte performance a cui ha abituato il mercato.
Nella trasferta londinese, Sala parlerà di Milano città internazionale, di progetti per renderla una metropoli sempre più competitiva e appetibile, sull' onda dei mirabolanti successi - in verità non ancora certificati - del suo Expo. Cercherà di convincere gli invitati a finanziare la sua corsa verso Palazzo Marino. Poi tornerà a Milano, dove lo aspettano due mesi di una campagna elettorale difficile.
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