renzi gentiloni

IL CAZZARO NON MOLLA DUE VOLTE - DOPO IL VOTO SICULO, RENZI NON FARÀ COME DOPO IL REFERENDUM. E SE DEVE FARE UN PASSO DI LATO, L’UNICO PREMIER È GENTILONI, SERVITORE FEDELE. CHE PERÒ È STUFO DELLA BOSCHI - ORLANDO VUOLE SCINDERE SEGRETARIO E PREMIER, FRANCESCHINI VUOLE FAR FUORI IL DUCETTO - ECCO PERCHE' MATTEO VUOLE SLITTARE IL VOTO A MAGGIO: ALLEANZE E POLPETTE AVVELENATE

 

maria elena boschi gentiloni renzi

 

DAGOREPORT

 

Non mollo. Io non faccio come dopo il Referendum: non mollo! Ci provino a farmi fuori.  Se io devo fare un passo di lato, sibila bellicoso il Ducetto di Rignano, l’unico premier è Gentiloni, più che un politico leale è un servitore fedele. Il rapporto tra Er Moviola e Renzi si gioca tutto sul rapporto di Gentiloni con la zarina di Laterina, madame Boschi. Anche se è critico con la sua attitudine da primadonna aggiornata di provincia, il premier sa bene che è il prezzo che deve pagare al segretario del Pd.

 

il presidente del senato pietro grasso con la moglie maria fedele (1)

Dopo lo sgradevole voto siculo, il Cazzaro toscano ha cambiato idea. Ora pensa di andare alle elezioni politiche della primavera 2018 con tutte le alleanze possibili e immaginabili. Il mite Andrea Orlando, da parte sua, chiede che Renzi scinda il ruolo di segretario del Pd da quello di premier: deve essere sancito che ci devono essere due ruoli. Più cazzuto Franceschini: vuole che Renzi faccia un passo indietro. Punto.

 

Altra novità post-sicula. Se Pietro Grasso accettasse di affiancare il pio Pisapia anziché il culatello Bersani, il Pd lo accetterebbe come possibile premier. E’ ciò che si sta dibattendo all’interno del cerchio renziano. Che trova per una volta la Boschi e Lotti d’accordo: ambedue diffidano di Grasso. Renzi, per ora, non si è pronunciato. Grasso, dopo il diluvio di salamelecchi di Veltroni durante il programma di Fazio, pensa che buona parte del Pd potrebbe stare con lui. 

 

 

D’accordo con Gianni Letta, Renzi mira a far slittare il voto a maggio. Il bulletto ha bisogno di tempo per consolidare le nuove alleanze, mentre Mattarella è a dir poco perplesso perché favorirebbe troppo un partito. Tanto che in questi minuti il Quirinale ha emesso un comunicato: “Pura fantasia” associare il Presidente della Repubblica a chi vuole posporre le elezioni. Matteuccio invece vuole il voto a maggio anche perché ha in serbo, in Commissione banche, un po’ di polpette avvelenate per i detestati Visco e Vegas.

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