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Ha provato a "piazzarlo" in Acea, senza successo. Ora per il suo pupillo Simone Turbolente, direttore dell'ufficio stampa del Comune, il sindaco Alemanno avrebbe chiesto un posto in Atac. Non lo ammetterà mai, ma alla vigilia delle nuove elezioni comunali Alemanno sente che la sua esperienza in Campidoglio potrebbe terminare.
E al suo fedelissimo, che lo segue da quando era al dicastero dell'Agricoltura, vuole lasciare un posto sicuro. Un posto da capo della comunicazione nell'azienda del trasporto pubblico, lo stesso a cui lo aveva candidato un anno fa alla multiutility Acea. In quel caso, però, il sindaco si era trovato a fare i conti con i veti incrociati del presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, e del secondo azionista, Francesco Caltagirone.
Non solo: il curriculum vitae di Turbolente non aveva per niente entusiasmato la Egon Zenhnder, la società di cacciatori di teste incaricata della selezione, che lo aveva giudicato "inadeguato". E anche in Atac, ancora nella bufera di Parentopoli, si sono già alzate le barricate contro il suo arrivo. Vuol dire che Simone Turbolente, classe 1978, già detronizzato nel febbraio 2012 dal suo ruolo di portavoce del sindaco dalla new entry Ester Mieli, si dovrà "accontentare" di rimanere per i restanti mesi della giunta direttore dell'Ufficio stampa del Campidoglio, con una retribuzione lorda di 125mila euro all'anno.
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