meloni macron trump

AL CENTRO DELLO SCONTRO TRA MACRON E IL GOVERNO ITALIANO, DOPO GLI ATTACCHI DI SALVINI E IL SILENZIO DI MELONI, C’E’ ANCHE LA DIVISIONE SULLA STRATEGIA PER KIEV TRA IL "TOY BOY DELL’ELISEO", CHE SPINGE PER L’INVIO DI TRUPPE IN UCRAINA, E LA CAMALEONTICA "STATISTA DELLA GARBATELLA" CHE INSISTE PER LE GARANZIE “SUL MODELLO DELL’ARTICOLO 5 DELLA NATO”. UN’IDEA CHE DONALD TRUMP HA ORMAI FATTO PROPRIA, SPIAZZANDO L’ELISEO, DA SEMPRE SCETTICO. IL LEADER FRANCESE, INOLTRE, HA SABOTATO L’IDEA ITALIANA DI UN SUMMIT A ROMA TRA ZELENSKY E PUTIN, CONTINUANDO A SPINGERE PER LA SVIZZERA..

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Anais Ginori per repubblica.it - Estratti

 

macron meloni

Il giorno dopo lo scontro, a Parigi si tenta di minimizzare. La convocazione dell’ambasciatrice italiana Emanuela D’Alessandro viene presentata da fonti diplomatiche come un «atto dovuto». Una fonte vicina a Emmanuel Macron sostiene che «si tratta di una procedura classica», quasi a voler stemperare la tensione. Ma è già la seconda volta in meno di cinque mesi.

 

L’ambasciatrice era stata convocata a marzo dopo che Matteo Salvini aveva definito Macron «pazzo», accusandolo di voler trascinare l’Europa in guerra con la Russia.

 

A giugno c’era stato il lungo tête-à-tête a Palazzo Chigi tra Macron e Giorgia Meloni, pensato per sancire un «reset» nei rapporti bilaterali. 

 

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emmanuel macron donald trump giorgia meloni foto lapresse

Al centro dello scontro c’è la “coalizione dei volenterosi” a guida franco-britannica, di cui Macron si è fatto portabandiera. Il piano — sostegno all’esercito ucraino, protezione dello spazio aereo e del traffico nel Mar Nero, fino al possibile dispiegamento di «qualche migliaio di uomini» — resta tabù per Roma. «Non sono truppe da combattimento, ma un segnale di solidarietà strategica», insiste Macron. L’Italia oppone un’altra strada, quella di garanzie «sul modello dell’articolo 5 della Nato».

 

 

 

giorgia meloni mark rutte friedrich merz emmanuel macron foto lapresse

Un’idea che Donald Trump ha ormai fatto propria, spiazzando l’Eliseo, da sempre scettico. «Pretendere di non essere nella Nato e beneficiare comunque dell’articolo 5 significa, di fatto, abolire la differenza tra membri e non membri dell’Alleanza», ripetono fonti vicine al presidente francese.

 

L’endorsement americano alla linea italiana viene vissuto come un colpo basso. Una concorrenza dall’interno, capace di minare mesi di lavoro diplomatico di Parigi e Londra, che invano hanno tentato di ottenere il “backstop” logistico e militare di Washington.

 

Giovedì pomeriggio, alla Direzione Affari Europei del Quai d’Orsay, l’ambasciatrice italiana si è trovata davanti a toni più duri che in passato. I diplomatici francesi hanno sostenuto che le parole di Salvini minano «il clima di fiducia» e offendono la «relazione storica» tra i due Paesi.

 

meloni macron

Ieri Benjamin Haddad, sottosegretario agli Affari europei, ha rincarato la dose. Le parole di Salvini, ha detto, sono «fuori luogo, assolutamente non all’altezza del momento». Poi l’avvertimento: «Da mesi Macron lavora con i suoi partner, tra cui la presidente del Consiglio Meloni, per costruire una pace giusta e duratura che garantisca la sicurezza dell’Europa e gli interessi vitali dell’Ucraina. L’unità degli europei è determinante».

 

 

LA FACCIA DI GIORGIA MELONI MENTRE PARLA EMMANUEL MACRON

Le schermaglie rischiano però di continuare, nonostante Macron e Meloni abbiano promesso di ripristinare la tradizione di un vertice bilaterale annuale, sospesa da anni. Il leader francese ha sabotato l’idea italiana di un summit a Roma tra Zelensky e Putin, continuando a spingere per la Svizzera.

 

Sul piano militare, fonti francesi assicurano che la cooperazione resta «ottima e fluida», così come il rapporto tra i ministri Guido Crosetto e Sébastien Lecornu. Più complesso quello tra i due leader, attraversato da percorsi politici divergenti. Macron, a venti mesi dalle presidenziali, non potrà ricandidarsi. Meloni, invece, guarda già a un possibile bis nel 2027.

emmanuel macron donald trump giorgia meloni friedrich merz - vertice alla casa bianca