coppia gay dal papa

UNA CHIESA NEI GAY - NEL SUO VIAGGIO AMERICANO FRANCESCO HA INCONTRATO NON SOLO LA PALADINA ANTI-GAY KIM DAVIS, MA ANCHE UN SUO EX ALUNNO, PADRE YAYO GRASSI, OMOSESSUALE DICHIARATO, INSIEME AL SUO COMPAGNO IWAN

Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”

 

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La polemica è scoppiata quando Francesco era già rientrato a Roma da Filadelfia, ultima tappa del viaggio americano. Il padre gesuita Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica , aveva già fatto sapere subito l’essenziale via Twitter: «Papa Francesco negli Usa è stato troppo scomodo. Unico modo per manipolarlo: preparare una trappola mediatica e attendere la partenza». 
 

La trappola cui si riferiva era la notizia dell’incontro di Bergoglio con Kim Davis, una funzionaria pubblica della contea di Rowan, nel Kentucky, finita in carcere per aver rifiutato di firmare le licenze matrimoniali a coppie gay. La diretta interessata — non cattolica, ma cristiana pentecostale — aveva raccontato tramite l’avvocato di avere avuto un colloquio riservato ed essere stata incoraggiata dal Papa. 
 

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La vicenda ha scatenato polemiche ed è diventata un caso politico cavalcato dalla parte più conservatrice dei cristiani e dalla destra repubblicana. Ecco perché il Vaticano ieri è intervenuto con una nota firmata da padre Lombardi: «Il Papa non è entrato nei dettagli della situazione della signora Davis e il suo incontro con lei non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi». 
 

Lombardi spiega che si è trattato di un «breve incontro» nella nunziatura di Washington. La Davis era stata invitata (dal nunzio, si presume) come «diverse decine di persone». Saluti «molto brevi e di cortesia», chiarisce: «L’unica “udienza” concessa dal Papa è stata ad un suo antico alunno con la famiglia». 
 

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Nella nunziatura Francesco ha salutato in effetti un suo ex alunno al collegio dell’Immacolata Concezione di Santa Fé, Yayo Grassi, «che il Papa aveva già incontrato altre volte in passato e che aveva chiesto di presentargli sua madre e alcuni amici», ha poi precisato Lombardi. Uno di questi, ha raccontato la Cnn , si chiama Iwan ed è il compagno di Grassi, omosessuale dichiarato. «Come è noto, il Papa conserva molti rapporti personali motivati pastoralmente con un atteggiamento di gentilezza, di accoglienza e di dialogo», ha spiegato Lombardi. 


In un video dell’incontro il Papa sorride ad Iwan, «ci siamo già visti in piazza San Pietro». Lo stesso Grassi ha raccontato: «Tre settimane prima del viaggio, il Papa mi ha telefonato dicendo che gli sarebbe piaciuto riabbracciarmi». 
 

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Il Papa saluta tutti. Del resto nel volo di ritorno, a un giornalista che gli chiedeva se sostenesse «la rivendicazione della libertà religiosa» anche nei funzionari che «per esempio» rifiutassero licenze matrimoniali a coppie omosessuali, Bergoglio ha replicato subito: «Io non posso avere in mente tutti i casi che possono esistere».

 

Quindi, a proposito dell’obiezione di coscienza in generale, ha spiegato: «L’obiezione di coscienza è un diritto ed entra in ogni diritto umano. In ogni struttura giudiziaria deve entrare l’obiezione di coscienza, perché è un diritto umano. Altrimenti, finiamo nella selezione dei diritti: questo è un diritto di qualità, questo no...». 
 

Francesco, come si è visto anche nel caso del sindaco Marino, non ama essere strumentalizzato. Di qui la precisazione sollecitata dalla Segreteria di Stato: «Al fine di contribuire a una comprensione obiettiva di ciò che è avvenuto».