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Paolo Levi per “la Stampa”
Ancora grane giudiziarie per Christine Lagarde. La Corte di giustizia della Repubblica - che in Francia giudica i membri del governo nell' esercizio delle loro funzioni - ha deciso di rinviare a giudizio l' attuale direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi).
Nel mirino, ancora una volta, il controverso arbitrato nella disputa miliardaria fra Bernard Tapie, potente imprenditore ex presidente dell' Olympique Marsiglia, e la banca Credit Lyonnais, ai tempi in cui Lagarde era il ministro dell' Economia di Nicolas Sarkozy.
La trattativa, con lei «arbitro», fruttò al magnate vicino all' ex inquilino dell' Eliseo un tesoretto di 403 milioni di euro a titolo di risarcimento per il danno subito nel 1993 quando la banca comprò Adidas.
Lagarde è sospettata di essersi spinta oltre il proprio ruolo di ministro nel decidere di affidare la questione a un arbitrato piuttosto che alla giustizia ordinaria. A settembre il pubblico ministero aveva chiesto l' archiviazione ma il tribunale dei ministri ha deciso diversamente.
«È una sorpresa totale. Mi pare evidente che dobbiamo presentare ricorso: lo faremo nei prossimi giorni», ha annunciato il suo legale, Yves Repiquet, parlando di decisione «incomprensibile». Lei assicura di avere «sempre agito nell'interesse dello Stato e nel rispetto della legge».
L’APPELLO IN CASSAZIONE
Ora ha meno di una settimana per appellarsi alla Cassazione. Ieri il consiglio d'amministrazione del Fmi - che rappresenta 188 Stati membri - ha ribadito la sua «fiducia» nella sua direttrice parigina di 59 anni.
Il suo mandato negli Stati Uniti scade a luglio ma il dossier rischia di pesare su una possibile ricandidatura. A inizio dicembre la corte d'appello di Parigi condannò Tapie a restituire i 403 milioni di euro intascati nel quadro del controverso arbitrato che lo rese ancora più ricco. Una sentenza che ha certamente contribuito al rinvio a giudizio di Lagarde. «Sono rovinato», sbottò il finanziere appassionato di calcio e ciclismo dopo l'annuncio dei giudici.
lagarde sarkozy tapie locandina
La direttrice del Fmi accusata di «negligenza» ha già dichiarato sotto giuramento di aver agito di propria iniziativa, scagionando in modo chiaro e limpido Sarkozy, che adesso non può più essere richiamato in causa. Anche se all' epoca molti «anonimi» riferirono alla stampa di continue visite di Tapie all'Eliseo proprio fra il 2007 e il 2008, il periodo dell'arbitrato. Certo è che la direzione del Fmi non porta bene ai francesi. Dopo Dominique Strauss-Kahn incarcerato per le accuse di stupro a New York ora davanti ai giudici ci finisce il suo successore.
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