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RIARMO, MA CON QUALI SOLDI? AL TAVOLO DEI MINISTRI DELLE FINANZE EUROPEI, GIANCARLO GIORGETTI TENTA L’ASSALTO AL PIANO URSULA PER IL RIARMO, INSOSTENIBILE PER I CONTI PUBBLICI ITALIANI – LA PROPOSTA DEL MINISTRO LEGHISTA PREVEDE UNA GARANZIA PUBBLICA DA 16,7 MILIARDI PER MOBILITARE FINO A 200 MILIARDI DI INVESTIMENTI PRIVATI IN 3-5 ANNI – IL COMMISSARIO ALL’ECONOMIA DOMBROVSKIS DIFENDE IL PIANO URSULA E TIRA UNA STOCCATA AL GOVERNO ITALIANO: “NEL MES CI SONO MARGINI PER NUOVI PRESTITI”

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Giuseppe Colombo, Lorenzo De Cicco per "la Repubblica" - Estratti

 

giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Al tavolo dei ministri europei delle Finanze è Giancarlo Giorgetti a presentare il piatto “anti debito”. Preparato per rispondere al piano di riarmo votato all’unanimità dall’ultimo Consiglio dell’Ue. Ma insostenibile per i conti pubblici di Roma.

 

Quando al Justus Lipsius di Bruxelles si apre la cena che segue la riunione dell’Eurogruppo, è il titolare del Tesoro italiano a spiegare perché l’architettura finanziaria della strategia deve cambiare. Il titolo della proposta è già indicativo: «Iniziativa europea per la difesa, la sicurezza e l’innovazione industriale ».

 

Un perimetro più ampio del Rearm-Eu di Ursula von der Leyen. Ma è quando passa a illustrare il meccanismo che Giorgetti svela il cambio di passo auspicato: una garanzia pubblica da 16,7 miliardi per mobilitare fino a 200 miliardi di investimenti privati in 3-5 anni. Un effetto leva importante, con un moltiplicatore pari a 12 volte.

 

ursula von der leyen - 100 giorni della nuova commissione ue

I calcoli li hanno fatti i tecnici del Mef: lo schema ricalca quello di InvestEu, il programma di rilancio degli investimenti che oggi coinvolge la Bei e Cdp. Soprattutto è uno schema sostenibile perché poggia sul bilancio dell’Ue e non sui conti nazionali, come prevede invece Rearm-Eu.

 

In un documento del governo, che Repubblica ha avuto modo di visionare, si sottolinea soprattutto come un nuovo debito, nazionale o europeo che sia, vada in ogni caso ripagato. Una considerazione — si legge — particolarmente rilevante per l’Italia che è impegnata a ridurre il suo “rosso”. Il sistema delle garanzie è calibrato su tre fasce: la prima è sostenuta dagli Stati membri per assorbire il rischio iniziale, mentre gli step successivi fanno riferimento al bilancio dell’Ue e a una “tranche senior” che fornirebbe il massimo della fiducia del mercato.

 

valdis dombrovskis

La proposta di Giorgetti finirà anche sul tavolo dell’Ecofin in programma oggi. Dovrà confrontarsi con il piano von der Leyen, ieri difeso dal commissario all’Economia, Valdis Dombrovskis. Con una postilla che rischia di essere poco gradita a Roma: «Non dovremmo dimenticare la capacità di prestito del Mes, potrebbe essere utilizzata anche qui».

 

Aspettando l’Ecofin, a Palazzo Chigi guardano a Strasburgo, dove mercoledì gli europarlamentari voteranno la risoluzione sulla difesa europea.

 

giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

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