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“DIO-PATRIA-FAMIGLIA: CHE VITA DE MERDA” – LA CIRINNÀ ASFALTATA SU TWITTER DOPO LA FOTO ALLA MANIFESTAZIONE DELL’8 MARZO CON UN CARTELLO DISCUTIBILE – ZINGARETTI NON COMMENTA E LEI PROVA A DIFENDERSI: “ERA UNO SLOGAN FASCISTA”, MA ORMAI LA FRITTATA È FATTA – SALVINI: “FILOSOFIA PD. CONTENTI LORO…”. MENTANA: “È UN CARTELLO DAVVERO FESSO”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MONICA CIRINNÀ E LE POLEMICHE SUL CARTELLO «DIO, PATRIA E FAMIGLIA»

Chiara Pizzimenti per www.vanityfair.it

 

MONICA CIRINNA' E IL CARTELLO 'DIO-PATRIA-FAMIGLIA VITA DI MERDA'

Giusta provocazione o passo falso per la causa delle donne? Il web e la politica sono divisi e non solo fra destra e sinistra sul cartello che Monica Cirinnà, senatrice Pd e madre della legge sulle Unioni Civili, ha mostrato alla manifestazione per la Festa della Donna. «Dio, Patria e Famiglia, che vita de merda».

 

Lo slogan è di origine fascista e secondo molti è stato usato a sproposito dalla senatrice.

 

«La mia critica», ha detto lei, «non va né alla Chiesa, né alla patria, né alla famiglia. Con quella foto ho denunciato il riciclo di uno slogan fascista, criticando chi di quei tre concetti si fa scudo per creare un clima di discriminazione, oscurantismo e regressione culturale. Ne rivendico il senso autentico, cioè la denuncia della strumentalizzazione di quei tre concetti da parte di chi vuole riportarci al Medioevo».

cirinna'

 

Già su Facebook postando la foto la senatrice aveva spiegato la sua posizione. «Oggi marciamo anche contro chi ci vorrebbe angeli del focolare e non autodeterminate. Come il ddl Pillon che minaccia i diritti conquistati dalle donne con anni di battaglie». Proprio sotto le foto i primi commenti negativi arrivati anche da sinistra.

 

NICOLA ZINGARETTI

Intervistata da Repubblica ha precisato: «Non ho il dono della fede, ma rispetto profondamente tutti i credenti, senza mai averli blanditi con rosario e Vangelo per poi tradirne gli insegnamenti. Sono una rappresentante del popolo italiano e credo che patria sia la comunità delle persone libere ed eguali, inclusiva accogliente solidale. Riconosco la bellezza della famiglia, tanto da aver lavorato per riconoscere tutte le famiglie di questo Paese».

 

dio, patria, famiglia slogan fascista 2

Da sinistra arriva il commento, non positivo di Carlo Calenda che definisce il cartello «talmente fesso che non vale la pena parlarne». E aggiunge: «Vogliamo combattere il nazionalismo becero? Facciamolo in modo intelligente non cadendo nei luoghi comuni opposti ugualmente superficiali. Patriottismo inclusivo, laicità ma non secolarizzazione, famiglia moderna non solitudine».

 

SALVINI CONTRO MONICA CIRINNA'

La stessa immagine con l’aggiunta dei volti di Renzi, Martina e Zingaretti è il tweet fissato sul profilo del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il tweet è un attacco al Partito Demcoratico: «Filosofia PD: “Dio, patria, famiglia, che vita di merda”. Contenti loro… Buona domenica Amici». Da Azione frontale la foto è usata come attacco alla senatrice: «Meglio un giorno da fascista, che cento da Cirinnà».

 

dio, patria, famiglia slogan fascista

I social sono ugualmente divisi. «Lo sa», scrive una donna, «che ci sono donne che credono in quello che ha scritto su quello schifoso cartello? Una sono io..che fa mi discrimina? X lei esistono solo le sue amiche? Ridicola». «Da donna emancipata e realizzata non mi sento rappresentata da quel cartello, semmai offesa». «Il problema è si dovrebbero difendere le donne TUTTE. Anche quelle cattoliche, che amano l’Italia e fanno figli in una famiglia tradizionale. Poi fate come volete, ma ad ogni discriminazione portate un voto in più a Salvini». «Ma esattamente perché la gente, nell’occasione Monica Cirinnà, dovrebbe scusarsi di non essere fascista?».

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