VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Mia critica non va nè a Chiesa, nè a patria, nè a famiglia: con quella foto ho denunciato ripresa di uno slogan fascista, criticando chi di quei 3 concetti si fa scudo per creare clima discriminazione, oscurantismo e regressione culturale @matteosalvinimi https://t.co/NsmDnkFtMU
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) 10 marzo 2019
Filosofia PD: "Dio, patria, famiglia, che vita di merda".
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 marzo 2019
Contenti loro... Buona domenica Amici. pic.twitter.com/49AxI5j8MQ
Tante volte. Anzi ho anche mandato a spigolare Salvini sul tweet contro la Cirinna. Ma non condivido quel cartello. Nulla di grave. Anzi ne è scaturito un bel dibattito su identità e progresso. https://t.co/J0sPzcVYbw
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 10 marzo 2019
Senza commento. Giudicate voi se sia più triste credere in Dio, nella Patria e nella famiglia o dover fare foto del genere. #Cirinnà pic.twitter.com/SsW1ldSLsh
— Giorgia Meloni ? (@GiorgiaMeloni) 10 marzo 2019
La #Cirinnà ha esposto un cartello idiota e volgare. Quando capita (e capita a tutti) lo si riconosce e si tira avanti senza tante menate.
— Yoda (@PoliticaPerJedi) 10 marzo 2019
Boh? A me pare una battuta eccellente (è sempre grazie a @MonicaCirinna per la legge di civiltà che porta il suo nome) #Cirinnà pic.twitter.com/HCR3aG3gYb
— Luca Bottura (@bravimabasta) 10 marzo 2019
Intolleranza folle a sinistra: #Cirinnà farebbe imbestialire pure un maestro zen. Ma destra non risponda schiacciandosi su posizioni reazionarie. Giusto no a #politicallycorrect e a logica del diritto a tutto non si traduca in spirito illiberale. Parola #libertà sparita...
— Daniele Capezzone (@Capezzone) 10 marzo 2019
Quello slogan era ed è fascista.
— Tommaso Ederoclite (@ederoclite) 10 marzo 2019
Quello slogan era ed è totalitarista.
Quello slogan faceva e fa schifo.
Conoscere la storia prima di indignarsi non sarebbe male.#Cirinna pic.twitter.com/gGZWz9Ivw9
Ho passato il fine settimana bombardato da messagi di solidarietà nei confronti di Monica Cirinnà e il suo cartello su "Dio, patria e famiglia", ma non avevo traccia di chi fosse dall'altro lato della polemica. Poi, ieri sera... pic.twitter.com/vZ1huJBekH
— Davide Maria De Luca (@DM_Deluca) 11 marzo 2019
La #Cirinná definisce quanti parteciperanno al Congresso delle Famiglie di Verona, delle persone pericolose perché sono contro l'#aborto e il #divorzio, chiedendo tramite una interpellanza il ritiro del patrocinio della #presidenzadelconsiglio. Caspita! La famiglia fa paura! pic.twitter.com/MaC0QowAr7
— DonSa (@Don_Lazzara) 8 marzo 2019
Come ci aspettavamo il Pd non ha preso le distanze dal cartello della Cirinnà - come qualsiasi partito avrebbe fatto - ma per bocca dell'ex min. Orlando ha detto che tutto sommato definire "Patria e famiglia una vita di merda" è una battuta scherzosa. Scherzosa un paio di palle.
— Claudio Perconte ?? (@ClaudioPerconte) 10 marzo 2019
MONICA CIRINNÀ E LE POLEMICHE SUL CARTELLO «DIO, PATRIA E FAMIGLIA»
Chiara Pizzimenti per www.vanityfair.it
MONICA CIRINNA' E IL CARTELLO 'DIO-PATRIA-FAMIGLIA VITA DI MERDA'
Giusta provocazione o passo falso per la causa delle donne? Il web e la politica sono divisi e non solo fra destra e sinistra sul cartello che Monica Cirinnà, senatrice Pd e madre della legge sulle Unioni Civili, ha mostrato alla manifestazione per la Festa della Donna. «Dio, Patria e Famiglia, che vita de merda».
Lo slogan è di origine fascista e secondo molti è stato usato a sproposito dalla senatrice.
«La mia critica», ha detto lei, «non va né alla Chiesa, né alla patria, né alla famiglia. Con quella foto ho denunciato il riciclo di uno slogan fascista, criticando chi di quei tre concetti si fa scudo per creare un clima di discriminazione, oscurantismo e regressione culturale. Ne rivendico il senso autentico, cioè la denuncia della strumentalizzazione di quei tre concetti da parte di chi vuole riportarci al Medioevo».
Già su Facebook postando la foto la senatrice aveva spiegato la sua posizione. «Oggi marciamo anche contro chi ci vorrebbe angeli del focolare e non autodeterminate. Come il ddl Pillon che minaccia i diritti conquistati dalle donne con anni di battaglie». Proprio sotto le foto i primi commenti negativi arrivati anche da sinistra.
Intervistata da Repubblica ha precisato: «Non ho il dono della fede, ma rispetto profondamente tutti i credenti, senza mai averli blanditi con rosario e Vangelo per poi tradirne gli insegnamenti. Sono una rappresentante del popolo italiano e credo che patria sia la comunità delle persone libere ed eguali, inclusiva accogliente solidale. Riconosco la bellezza della famiglia, tanto da aver lavorato per riconoscere tutte le famiglie di questo Paese».
dio, patria, famiglia slogan fascista 2
Da sinistra arriva il commento, non positivo di Carlo Calenda che definisce il cartello «talmente fesso che non vale la pena parlarne». E aggiunge: «Vogliamo combattere il nazionalismo becero? Facciamolo in modo intelligente non cadendo nei luoghi comuni opposti ugualmente superficiali. Patriottismo inclusivo, laicità ma non secolarizzazione, famiglia moderna non solitudine».
SALVINI CONTRO MONICA CIRINNA'
La stessa immagine con l’aggiunta dei volti di Renzi, Martina e Zingaretti è il tweet fissato sul profilo del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il tweet è un attacco al Partito Demcoratico: «Filosofia PD: “Dio, patria, famiglia, che vita di merda”. Contenti loro… Buona domenica Amici». Da Azione frontale la foto è usata come attacco alla senatrice: «Meglio un giorno da fascista, che cento da Cirinnà».
dio, patria, famiglia slogan fascista
I social sono ugualmente divisi. «Lo sa», scrive una donna, «che ci sono donne che credono in quello che ha scritto su quello schifoso cartello? Una sono io..che fa mi discrimina? X lei esistono solo le sue amiche? Ridicola». «Da donna emancipata e realizzata non mi sento rappresentata da quel cartello, semmai offesa». «Il problema è si dovrebbero difendere le donne TUTTE. Anche quelle cattoliche, che amano l’Italia e fanno figli in una famiglia tradizionale. Poi fate come volete, ma ad ogni discriminazione portate un voto in più a Salvini». «Ma esattamente perché la gente, nell’occasione Monica Cirinnà, dovrebbe scusarsi di non essere fascista?».
dio, patria, famiglia slogan fascista 1
Ultimi Dagoreport
LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO-…
DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY…
DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN…
DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA…
DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI –…