
DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA…
1-"SILVIO E' MORTO, FIRMA IL NOSTRO DOCUMENTO"
Carlo Tarallo per Dagospia
"Berlusconi è morto, lo arresteranno". Il consigliere regionale del Pdl, ieri sera, non credeva alle sue orecchie. Uno squillo sul cellulare, quasi a mezzanotte. Dall'altro lato, una "colomba" di primissimo piano (un ministro? Una ministra?). Il "corteggiamento" dei governativi nei confronti del pidiellino "lealista" andava avanti da giorni, attraverso telefonate e incontri, ma i toni non erano mai stati così duri e ultimativi.
"Devi passare con noi, Berlusconi è morto. A breve decadrà , poi lo arresteranno. Con noi - ha insistito la colombina - costruirai il nuovo centrodestra, e con Berlusconi in cella e noi al governo saremo i padroni del partito e si apriranno spazi per tutti".
La telefonata non ha convinto il consigliere, che alla fine ha sottoscritto il documento "pro Silvio". E l'asprezza dei toni lo spinge a commentare: "E' finita, ognuno per la sua strada".
2-PDL, CICCHITTO: «CLIMA DI SCONTRO COSà DISERTIAMO IL CONSIGLIO NAZIONALE»
Da Corriere.it
«Nelle ultime ore c'è stata la radicalizzazione dello scontro da parte di fuochisti, lealisti e falchi, per cui sembra che vengano meno le condizioni per un dibattito sereno. Aggiungo anche che non è chiaro l'ordine del giorno e neanche il contesto nel quale una riunione cosi delicata dovrebbe svolgersi. Ecco dunque che i dubbi sulla nostra partecipazione sono meritevoli di approfondimento», afferma al Mattino Fabrizio Cicchitto sul Consiglio nazionale del Pdl che si riunirà sabato.
LO SCIPPO
«Non si tratta di scippo - precisa Cicchitto sull'accusa dei falchi alle colombe di voler scippare il partito a Berlusconi - si tratta del fatto che c'è una parte del partito che si riconosce nelle posizioni del segretario Angelino Alfano. In ogni caso è assolutamente sbagliato fare quest'accelerazione ai danni del governo» perché, spiega, «se si va ad elezioni immediate il centrosinistra è già pronto con Matteo Renzi e noi invece non abbiamo un candidato, visto che Alfano non è condiviso da una parte del partito. Ma se poi non si va al voto le cose non sono meno gravi: da un governo amico si passerebbe ad un governo ostile, nel quale il Pdl non ci sarebbe. E allora mi chiedo: che senso ha questa accelerazione?».
TRADITORI
«Penso - aggiunge Cicchitto - che non ci sia nessun motivo per cui si debba bollare alcuni esponenti del partito come traditori» mentre «la storia di Gianfranco Fini non c'entra proprio niente con quanto sta accadendo».
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