DAGOREPORT - SE DOMANI SALVINI SARÀ CONDANNATO, CHE FARÀ LA DUCETTA DEI DUE MONDI? CHIEDERÀ AL…
Corrado Zunino per “la Repubblica”
Ecco i primi soldi per i docenti. Sono 500 euro netti, confermati ieri in Consiglio dei ministri dopo l’annuncio del ministro Stefania Giannini. Serviranno per nutrire la cultura di maestri e prof di tutti i cicli scolastici: “formazione” è la dicitura del ministero dell’Istruzione. Si riferisce all’acquisto di libri, corsi, software, hardware, ingressi a eventi culturali. Per quest’anno i 500 euro saranno dati direttamente in busta paga, già ad ottobre. La card elettronica prevista dalla legge 107 — la “Buona scuola”, appunto — non è ancora pronta.
«È un segnale concreto di attenzione », dice il ministro Giannini, «la professione di insegnante torna finalmente ad essere valorizzata». I fondi per la card ammontano a 381 milioni l’anno, altri 40 milioni sono destinati alla formazione in servizio e 200 milioni saranno investiti ogni stagione per la valorizzazione del merito.
Il sottosegretario Davide Faraone annuncia l’inizio degli incontri con associazioni, sindacati, enti locali e studenti sui decreti attuativi della legge e sui primi cinque temi affidati a deleghe del governo: diritto allo studio, inclusione degli studenti disabili, sistema integrato dalla nascita ai sei anni, istruzione professionale e formazione iniziale dei docenti. Successivamente, si discuterà su made in Italy e Testo unico.
«Abbiamo bisogno del contributo di chi è esperto in questo campo, vive la scuola ogni giorno». Un netto cambiamento di rotta rispetto al conflittuale viaggio della legge approvata in estate. La Uil applaude: «Bene i 500 euro ». Gilda parla di una regalia. L’Ugl dice: «Per la formazione non bastano spiccioli». Molti docenti chiedono, innanzitutto, l’aumento degli stipendi.
Da lunedì e fino al 10-15 ottobre le scuole — presidi soprattutto e poi consigli d’istituto — dovranno fare richiesta dei docenti necessari per il potenziamento delle materie e l’ampliamento dell’offerta formativa: il Miur ha indicato sei discipline per elementari-medie e sette per le superiori sulle quali, adesso, le scuole lavoreranno autonomamente.
voto riforma della scuola in senato 3
Sindacati come l’Anief sostengono che questa gabbia imposta dal Miur «porterà docenti di scienze a coprire cattedre di geografia». Ci sono 48.812 docenti da assumere (più 6.446 sul sostegno): dai tre agli otto insegnanti in più per ogni scuola. Tra la fine di novembre e i primi di dicembre i nuovi docenti saranno inseriti nelle scuole. C’è il rischio di supplenze di massa anche qui, di fronte all’eventuale rifiuto del posto di ruolo da parte di molti precari lontani dall’assegnazione.
Domani sera, in diciotto piazza italiane, le “notti bianche” di chi è contro La Buona scuola.
voto riforma della scuola in senato 1
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