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Maria Teresa Cometto per “CorrierEconomia - Corriere della Sera”
George Soros, lo speculatore che ha messo in ginocchio la Banca d' Inghilterra, attaccato l' euro ora è in guerra con lo yuan cinese.
Paul Singer, l' avvoltoio che tiene sotto scacco l' Argentina per i Tango bond. Robert Mercer, il genio informatico che sogna il ritorno al sistema aureo.
Tutti e tre famosi gestori di hedge fund, sono anche i maggiori finanziatori di tre dei favoriti nella corsa alla Casa Bianca. Finora Soros ha donato 8 milioni di dollari ai Super Pac pro Hillary Clinton, Singer ne ha dati 2,5 a quelli pro Marco Rubio e Mercer 11 ai comitati pro Ted Cruz.
Le regole
I Super Pac (political action committee) sono i comitati politici senza limiti nelle cifre raccolte e spese a favore dei candidati alle elezioni presidenziali americane, a differenza dei comitati direttamente controllati dai politici, che possono ricevere solo donazioni individuali per un massimo di 2.700 dollari a testa.
Quest' anno i Super Pac sono scesi in campo in modo massiccio grazie in particolare all' attivismo di Wall Street: oltre 115 milioni di dollari ovvero quasi un terzo dei 290 milioni raccolti da queste organizzazioni vengono dal mondo della finanza.
Sono potenti munizioni che possono aiutare ma anche ritorcersi contro i candidati. L' indipendenza da Wall Street è infatti uno dei cavalli di battaglia vincenti dei due candidati che hanno deciso di fare a meno dei grandi finanziatori: il socialista Bernie Sanders, che accetta solo donazioni individuali e il miliardario Donald Trump, che si paga da solo la campagna.
Ma che tipo di influenza cercano Soros e gli altri finanzieri sul futuro presidente? Il rapporto fra Wall Street e la Casa Bianca è complesso. In generale la Borsa dovrebbe tifare per la sinistra, secondo uno studio di Bespoke investment group: dal 1900 a oggi sotto un presidente Democratico l' indice Dow Jones è salito in media del 7% l' anno contro il 3% sotto un Repubblicano.
Durante gli otto anni di Bill Clinton, per esempio, la performance è stata del 226,6%, il record nel dopoguerra: a lui si deve fra l' altro la deregolamentazione dei derivati e l' eliminazione del Glass-Steagall act, cioè della separazione fra banche commerciali tradizionali e banche d' affari, due misure che secondo i critici hanno contribuito alla crisi del 2008.
Non a caso Sanders, il rivale di Hillary, vuole reintrodurre il Glass-Steagall act e accusa la ex First Lady di essere troppo vicina agli interessi delle grandi banche.
Prima fra tutte Goldman Sachs, che ha pagato a lei e al marito Bill centinaia di migliaia di dollari per parlare a eventi aziendali, ha fatto donazioni milionarie alla Fondazione della famiglia Clinton e ha aiutato il marito della figlia Chelsea, Marc Mezvinsky, a creare il suo hedge fund Eaglevale.
Le motivazioni
A Soros interessa anche la politica, per l' attivismo della sua Open society a favore della democrazia nei Paesi europei ex comunisti. Dagli scambi di mail della Clinton quando era ministro degli Esteri, diffusi nei giorni scorsi nell' ambito dell' inchiesta sul cosiddetto mail-gate (il suo sistema privato di posta elettronica), si vede che Soros attraverso di lei ha avuto accesso diretto alla Casa Bianca per discutere di cause a lui care, come il finanziamento del governo Usa alla American University of Central Asia.
Un tema che sta a cuore a Mercer è il sistema monetario e bancario americano, secondo lui compromesso dall' ingerenza del governo. Il gestore di hedge fund è stato uno dei principali promotori del Jackson Hole Summit, una conferenza a favore del ritorno al gold standard - la convertibilità del dollaro in oro -, che si è tenuta lo scorso agosto nel Wyoming in alternativa alla riunione annuale degli economisti con i rappresentanti della Federal reserve, la banca centrale Usa.
Durante un paio di dibattiti in tv, Cruz ha fatto propria quell' idea, popolare fra chi pensa che la politica di tassi (quasi) zero della Fed porterà prima o poi a un' inflazione devastante: «Abbiamo avuto il gold standard per 170 anni della nostra storia, godendo di un boom economico», ha detto il candidato.
Non è chiaro che cos' altro abbiano in comune Cruz e Mercer, che gestisce uno degli hedge fund di maggior successo e più segreti del mondo, in un campus a Long Island che sembra più un dipartimento universitario di matematica che una sede finanziaria. Del resto la prima passione di Mercer è per i computer.
La natura di Singer è ancor meno afferrabile. Spietato negli affari, la sua specialità è comprare per pochi centesimi i titoli obbligazionari emessi da entità in crisi e poi cercare di recuperare il massimo del loro valore, come sta facendo da anni con il governo argentino.
Ma sulle questioni personali è un libertario: ha un figlio gay, sposato con un uomo, che lo ha spinto a diventare un entusiasta sostenitore della battaglia per legalizzare i matrimoni fra omosessuali.
Ora crede che Rubio sia l' unico candidato Repubblicano capace di battere la Clinton: «Sa spiegare meglio di tutti che cosa significa essere conservatori oggi - ha scritto in una lettera a favore del giovane senatore -. Rubio sa fare appello sia al cuore sia al cervello». I soldi di Wall Street comunque non sono tutto, come mostra il fatto che chi ne ha beneficiato di più, Jeb Bush, è quasi fuori gara.
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