FLASH! - LA SCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI, CHE…
Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”
BERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS
Dopo settimane di strappi e attese, non si può ancora scrivere la parola fine alla storia fra Forza Italia e Denis Verdini. Perché quando tutto lasciava pensare che in questa settimana l’ex coordinatore avrebbe dato vita al suo gruppo in Senato di soccorso alla maggioranza, è partita la vera controffensiva di Silvio Berlusconi. Che, su forte spinta di Confalonieri e Letta, ha deciso di tentare di riconquistare i verdiniani sul piede di partenza contattandoli uno ad uno, e frenare almeno fino all’autunno l’esodo del loro leader.
Impresa difficile, ma non impossibile se è vero che oggi, a pranzo, l’ex Cavaliere (salvo ripensamenti in extremis) vedrà a palazzo Grazioli lo stesso Verdini, assieme a Confalonieri, Letta e Ghedini. Un appuntamento al quale il leader azzurro si presenta con più di una carta da giocare. La prima è il pressing messo in atto nelle ultime ore su possibili transfughi: dopo un incontro di Berlusconi con Raffaele Lombardo ieri sera, al Plebiscito c’è la convinzione che due esponenti di Gal (Compagnoni e Schiavone) abbiano frenato il loro approdo nel gruppo dei verdiniani, e altri tentati dall’impresa (Villari, Auricchio) avrebbero già declinato l’offerta.
Verdini insomma, che due sere fa ha riunito i suoi per fare il punto registrando una divisione tra chi vorrebbe rompere gli indugi e chi invece attendere ancora, avrebbe realmente problemi di numeri. Tanto che ieri, dopo contatti andati a vuoto con il gruppo di Fitto (che vuole fermamente restare all’opposizione) circolava perfino la voce che ad aiutarlo ad uscire dall’impasse potrebbe essere lo stesso Renzi, che «cederebbe» qualche suo senatore al gruppo pur di farlo nascere.
Se sia o meno fantapolitica lo si dovrebbe capire nelle prossime ore, anche perché Berlusconi non potrà presentarsi a Verdini solo con la minaccia di disgregare il suo nascente gruppo. Ufficialmente l’ex premier nega che con Renzi possa essere siglato un nuovo Nazareno, ma che Confalonieri spinga per una ricucitura visti anche i temi in discussione — Rai, riduzione delle tasse — e che sulle riforme la battaglia sia comunque rimandata a settembre quando lo stesso Renzi potrebbe fare aperture, sono fatti.
Ieri sera comunque alla cena dei senatori Verdini non c’era, e solo 5 erano le defezioni totali. Ai suoi, in tensione per la sua volontà di creare un nuovo contenitore con esponenti della società civile — «L’altra Italia» — e spaventati da una FI che temono si trasformi in «bad company» del centrodestra, Berlusconi ha parlato di come sia «difficile, lo capisco, sedere in un Senato da minoranza dove però incidete», ma ha ribadito con forza che per non far «vincere Grillo» vanno riconquistati il 54% dei non votanti guardando all’«Altra Italia», quella che non ama i «professionisti della politica» e vorrebbe un governo di «20 saggi per realizzare un programma in pochi punti».
Lui resterà «presidente di FI», ma si deve partire da una «nuova fondazione, una Casa della Speranza che parli a queste persone». Unica concessione? «Io ho il senso della riconoscenza, non c’è nessuno di voi da cui possa dividere la mia strada».
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO…
DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME…
DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO…
DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI…
FLASH – SUSSURRI E GRIDA! PER IL SUO ULTIMO VIAGGIO UFFICIALE, JOE BIDEN HA SCELTO L’ITALIA: DAL 9…