FALKLAND FOREVER! – AVENDO MILLE GUAI IN CASA, CRISTINA KIRCHNER LA BUTTA SUL NAZIONALISMO E SCRIVE A DAVID CAMERON: “RESTITUITE LE ISOLE MALVINAS ALL’ARGENTINA” - LA LETTERA PUBBLICATA SUL “GUARDIAN” E SULL’“INDEPENDENT” - A 30 ANNI DAL DISASTROSO TENTATIVO MILITARE DEI GENERALI, SI RIAPRE LA QUESTIONE GEOPOLITICA? - LONDRA RISPONDE PICCHE: “LE FALKLAND TORNERANNO ARGENTINE SOLO SE LO VORRANNO GLI ABITANTI…”

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Da "la Repubblica"

Si riaccende la disputa fra Argentina e la Gran Bretagna sulle isole Falkland. Oggi sui quotidiani britannici Independent e Guardian è stata pubblicata, a pagamento, una lettera aperta al primo ministro britannico David Cameron della presidente argentina Cristina Kirchner in cui si chiede a Londra di restiture le Malvinas - così sono chiamate in Argentina - rispettando la risoluzione Onu del 1960 che invita i Paesi membri "a cessare il colonialismo in tutte le sue forme e manifestazioni".

Nella lettera la leader di Buenos Aires sostiene che le isole del sud dell'Atlantico sono state "strappate con la forza" all'Argentina 180 anni fa "con un gesto sfacciato tipico del colonialismo del diciannovesimo secolo". "Da allora - prosegue Kirchner - la Gran Bretagna, potenza colonialista, si è rifiutata di restituire quei territori alla Repubblica Argentina, impedendo il ripristino della loro integrità territoriale".

La lettera coincide con l'anniversario di quel 3 gennaio 1833 in cui la Royal Navy sbarcò sulle isole, cacciando una guarnigione argentina insediatasi tre mesi prima.

Londra non è però intenzionata a cedere. Il Foreign Office precisa che non vi potranno essere negoziati sulla sovranità delle Falkland "a meno che lo vogliano i suoi abitanti". Un referendum è previsto in marzo, ma l'esito pro britannico è ampiamente scontato. Gli abitanti delle Falkland "hanno manifestato chiaramente il desiderio di rimanere britannici", ha risposto nuovamente Cameron, attraverso un suo portavoce.

Le rivendicazioni argentine sfociarono trent'anni fa in un'invasione dell'arcipelago, ordinata dalla giunta militare del generale Leopoldo Galtieri: il conflitto - conclusosi con la resa formale delle forze argentine il 14 giugno del 1982 e costato la vita a 649 militari argentini e 255 britannici - affossò il prestigio dell'esercito e aprì la strada al ritorno della democrazia in Argentina.

Le tensioni fra Gran Bretagna e Argentina sono aumentate in occasione del 30esimo anniversario della breve ma sanguinosa guerra delle Falkland. Kirchner accusa Londra di aver espulso la popolazione argentina dalle isole, che si trovano a 14mila chilometri dalla Gran Bretagna. Versione contestata dal Foreign Office, che sostiene che nessun civile è stato espulso dalle isole il 3 gennaio 1833 o dopo.

Anche le iniziative britanniche di esplorare alla ricerca del petrolio le acque intorno alle isole hanno creato tensioni. Il governo locale delle Falkland a giugno ha annunciato lo svolgimento di un referendum nel 2013 nel tentativo di porre fine al contenzioso territoriale.

A Natale il primo ministro Cameron ha inviato un messaggio agli abitanti delle isole contese, accusando a sua volta Buenos Aires di volere negare ai tremila cittadini britannici residenti nell'arcipelago il diritto all'autodeterminazione.

Alla tensione sulle Falkland si è aggiunta, poco prima delle festività natalizie, una nuova polemica fra i due Paesi per un altro territorio conteso. Buenos Aires ha protestato formalmente con Londra dopo che una larga zona dell'Antartico è stata nominata 'Queen Elizabeth land'. La nota, consegnata dal ministero degli Esteri argentino all'ambasciatore britannico John Freeman a Buenos Aires, critica "le ambizioni imperialiste e anacronistiche della Gran Bretagna che richiama alle antiche pratiche". Anche questo territorio è da lungo tempo reclamato dall'Argentina come proprio, come le Falkland-Malvinas.

 

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