B.B. SUNSET BOULEVARD: DAL PENE A LE PEN - BRIGITTE BARDOT, AL FIANCO DI MARINE LE PEN NELLA CORSA ALLE PRESIDENZIALI, SPOSA LA CAUSA ANIMALISTA CONTRO LA CARNE MACELLATA SECONDO IL RITO ISLAMICO - L’IMPOPOLARITÀ DELLA BARDOT (DOPO ANNI DI DEPRESSIONE E TENTATIVI DI SUICIDIO) NON GIOVA ALLA CAUSA DEL FRONT NATIONAL: “PER BRIGITTE L’UMANITÀ SI DIVIDE IN 3 PARTI: GLI ESSERI UMANI (RAZZA INFERIORE), GLI ANIMALI (DEGNI DI ESSERE AMATI) E LEI (DEGNA DI ESSERE ADULATA)”…

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Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

La strana coppia delle elezioni presidenziali francesi è da ieri Marine Le Pen-Brigitte Bardot. La prima è figlia del fondatore del Front National, educazione severa e vita improntata ai valori dell'alta borghesia cattolica, sia pure temperati da un divorzio. La seconda è stata per decenni l'attrice francese più famosa del mondo, protagonista degli Anni Sessanta creativi e dissoluti e immersa in quel mondo artistico di solito associato alla sinistra.

Invece, B. B. è sempre stata di destra, e ora con un impegno chiaro e appassionato a favore della Le Pen: con una lettera aperta pubblicata del quotidiano Nice Matin, l'ormai 77enne diva di Saint Tropez invita duramente i sindaci francesi esitanti a firmare a favore della leader del Front National, in modo che possa partecipare alle elezioni del 22 aprile.

L'amore per gli animali, o quantomeno la comune intransigenza con alcuni aspetti della cultura islamica, è ciò che più la unisce a Marine Le Pen. In questi giorni la leader del Front National sta conducendo una battaglia contro la carne halal, cioè macellata secondo il rito islamico: in deroga alla legge l'animale non viene stordito, e non viene ucciso con le speciali pistole che procurano una morte immediata ma sgozzato, la testa rivolta alla Mecca, mentre vengono pronunciate formule religiose.

«Tutta la carne mangiata nella regione di Parigi è halal», ha denunciato Marine Le Pen. Non è vero, ma la sua protesta ha risvegliato l'attenzione dell'animalista Brigitte Bardot, che è comunque da anni vicino alle posizioni del Front National anche perché
«Sono scandalizzata dal fatto che i sindaci francesi siano così cauti, e non abbiano l'onestà di dare i loro voti a Marine Le Pen - si legge nella lettera con la carta intestata della "Madrague", la celebre villa della Bardot - che fa parte di una équipe di punta per le presidenziali, che difende gli animali e ha il coraggio di voler ridare al nostro Paese, "la Francia" (tra virgolette, ndr) il posto che le compete nel mondo».

Non è chiaro quanto l'endorsement della Bardot farà bene a Marine Le Pen, visto che la popolarità dell'attrice è in caduta libera da decenni. La vita travagliata di B. B., i suoi tentativi di suicidio e le depressioni non le hanno mai fruttato grande compassione presso il pubblico francese, che sembra concordare con quanto scrisse di lei il secondo dei suoi quattro mariti, Jacques Charrier: «Per Brigitte l'umanità si divide in tre parti: gli esseri umani (razza inferiore e disprezzabile), gli animali (degni di essere amati) e lei stessa (degna di essere adulata)».

La questione delle firme è decisiva per Marine Le Pen, e forse per l'elezione presidenziale francese. Secondo la legge, per figurare sul bollettino di voto il candidato deve avere raccolto le firme di 500 sindaci, e due giorni fa la Corte costituzionale ha confermato che tale sostegno deve essere pubblico e non anonimo, come avrebbe preferito la leader del Fn.

Esporsi pubblicamente a suo favore espone al rischio di ostracismo, per questo Marine Le Pen è in grande difficoltà e a pochi giorni dalla scadenza (il 6 marzo) le mancano ancora un centinaio di firme. Dovesse restare fuori dall'elezione, ad avvantaggiarsene sarebbe Nicolas Sarkozy, che negli ultimi giorni conduce una campagna elettorale spostata a destra proprio per rivolgersi ai potenziali elettori del Fn.

Per questo sia il socialista François Hollande sia il centrista François Bayrou sperano esplicitamente che Marine Le Pen riesca a trovare le firme necessarie per presentarsi, togliendo così voti preziosi a Sarkozy. In questo clima di calcoli politici e di democrazia invocata talvolta per escludere Marine Le Pen, talvolta per farla partecipare, secondo le convenienze, Brigitte Bardot si lancia con un appoggio senza precedenti, ma come sempre priva di diplomazia: «Chiedo ai sindaci di avere un po' di coraggio, per una volta nella loro vita, e di fare il loro dovere».

In passato B. B. si è scagliata contro musulmani, omosessuali, collezionando cinque condanne per incitamento all'odio razziale. Non sarà certo il sostegno a Marine, campionessa del lepenismo soft, a farle perdere un affetto che i francesi sembrano averle tolto da tempo.

 

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