
DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI"…
Elisabetta Reguitti per “il Fatto Quotidiano”
vignetta FINOCCHIARO RENZI BARALDI
‘’Sul presidente della Repubblica se Renzi tonfa il nome, salta anche lui”. Per Roberto D’Agostino sarà un terno al lotto questa elezione. “Nemmeno Branko saprebbe azzeccare il nome”.
Quali sono gli scenari?
Tutto avviene con i partiti spaccati al loro interno e Renzi che sta giocando in prima persona. Il suo capo dello Stato ideale sarebbe un presidente di campanello o che al massimo taglia i nastri, lasciandogli fare tutto ciò che non gli ha permesso Napolitano.
L’altro fronte può essere quello di un presidente come Amato che ha potere e soprattutto è capace di usarlo. L’intera operazione, come dicono tutti, è molto a rischio per Renzi, a cui può anche andare bene e pescare la carta giusta. Non va però sottovalutato lo scenario: con l’euro chi comanda non è certo il Quirinale o palazzo Chigi. Basta vedere cosa sta accadendo alla Grecia con Tsipras a cui hanno subito fatto presente di stare calmi e tranquilli perché i rischi sono grossi. In Europa non c’è tanta democrazia.
Un politico che la destra non guarda troppo male e che salverebbe la faccia alle micro correnti della “ditta” Pd: Chiamparino?
Ma no. Non ha nessun peso politico. Non dimentichiamo che ci sono personaggi che se hanno davanti agli occhi l’idea di diventare capo dello Stato diventano molluschi: giri il mondo, incontri chiunque, fai ciò che vuoi. Alla fine la vanità è vana gloria.
GIULIANO AMATO CON TOM E JERRY
L’ipotesi di un esperto costituzionalista che lavori alla riscrittura della seconda parte della Costituzione?
Un costituzionalista certo farebbe fare a Renzi ciò che vuole ma non avrebbe alcun potere politico. Qui la partita è tra un presidente con capacità di gestire un rapporto forte con il premier o uno zerbino.
giuliano amato anna finocchiaro
Qual è l’identikit di un suo papabile candidato?
Anna Finocchiaro. Noi di Dagospia lo abbiamo già scritto da tempo: una candidatura che esce dal patto del Nazareno. Se mettiamo in fila le cose vediamo che Finocchiaro ha fatto la badante alla Boschi in Senato ed è cara a Berlusconi attraverso Gianni Letta. Quest’ultimo potrebbe fare il segretario generale del Quirinale.
L’operazione Finocchiaro potrebbe concedere il salvacondotto a Berlusconi e tra l’altro osserviamo che lei stessa sta adottando un profilo molto basso. Ormai non la si vede neppure fare spesa all’Ikea con il carrello...
Profilo basso anche sulla manina di Renzi a proposito dell’articolo nella delega fiscale sulla depenalizzazione di evasione e frode fiscale sotto la soglia del tre per cento…
O si doveva dimettere Padoan oppure Renzi ma siccome in Italia c’è sempre la terza via siamo alle solite. Questa è una vicenda illegale, da portare davanti ai magistrati . Siamo impazziti? Negli ultimi anni, grazie al Quirinale, hanno fatto dimenticare ai cittadini come si elegge democraticamente un presidente del Consiglio. Non si può andare avanti per anomalie: altro che patto del Nazareno, l’Italia è governata dal patto dei lazzaroni.
giuliano amato anna finocchiaro
finocchiaro veltroni
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