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Marko Primorac E RITIRANO Boris Vujcic RITIRANO 50 EURO
Da ieri la Croazia è entrata nell'eurozona e nello spazio Schengen, 10 anni dopo il suo ingresso nell'Unione europea. «Un momento storico», lo hanno definito le istituzioni croate nelle cerimonie che hanno accompagnato il doppio passo di integrazione europea allo scoccare della mezzanotte. Il Paese balcanico diventa così il 20º Stato ad adottare la moneta comune e il 27º dello spazio di libera circolazione.
«Un giorno di festa e di orgoglio per i croati, ma anche per tutti i cittadini dell'Europa», ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che per l'occasione si è recata al confine croato-slovena, dove adesso non servono più controlli per transitare. Accolta dal premier Andrej Plenkovic, i due si sono poi spostati a Zagabria per un breve colloquio e un caffè in un bar della piazza centrale della capitale, rigorosamente pagato in euro.
Anche il presidente italiano Sergio Mattarella ha voluto congratularsi con la Croazia, lodando su Twitter di «risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato. Spero che presto altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l'Ue», ha aggiunto il capo dello Stato. Che la moneta comune «porti stabilità ai suoi membri» lo ha sottolineato anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, dando il benvenuto alla Croazia al tavolo di Francoforte.
LA CROAZIA ENTRA IN AEREA SCHENGEN
Una piccola cerimonia si è tenuta anche davanti a un bancomat di Zagabria dove il governatore della Banca centrale croata Boris Vujcic, ha ritirato simbolicamente i primi euro. L'istituto ha fornito nei mesi scorsi 63 milioni di banconote e 286 milioni di monete alle poste e alle banche.
Dal 5 settembre scorso i prezzi nel Paese sono già riportati sia in euro che in kune, e lo saranno fino alla fine del prossimo anno. Per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durerà fino al 14 gennaio 2023. Il tasso di conversione è stato fissato a 7,53450 kune croate per 1 euro, con il divieto di aumentare i prezzi con il pretesto del passaggio all'euro. Al valico di Bregana-Breice, sull'autostrada Zagabria-Lubiana, il ministro degli Interni croato, Davor Bozinovi® ,ha simbolicamente premuto per l'ultima volta il pulsante per alzare la rampa e lasciar passare le prime automobili senza controlli.
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