DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO…
Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
GIORGIA MELONI DONALD TRUMP - MEME BY EDOARDO BARALDI
La spada di Damocle dei nuovi dazi americani pende sui bilanci di 44 mila imprese italiane. Meccanica, sistema moda, agroalimentare e farmaceutica sono i settori più esposti.
Stando a Prometeia le nuove sanzioni doganali che a breve l'amministrazione Trump potrebbe comminare all'Europa, e quindi anche all'Italia, potrebbero costarci da un minimo di 4 ad un massimo di 7 miliardi di dollari in più all'anno, da 6 a 9 miliardi conteggiando i dazi applicati già nel 2023 al Made In Italy. Altre stime però si spingono anche oltre arrivando sino a quota 10-12 miliardi.
Il contraccolpo sull'export e di riflesso anche sul nostro Pil sarebbe significativo, salvo che Giorgia Meloni in virtù del suo feeling col nuovo presidente Usa non riesca a metterci una toppa. Confartigianato ipotizza che, ad un aumento dei dazi del 10%, le esportazioni potrebbero calare del 4,3%. Se poi dovessero aumentare del 20% il calo delle esportazioni potrebbe arrivare anche oltre il 16%.
GLI EFFETTI SULL ITALIA DEI POSSIBILI DAZI DI TRUMP
Tutta colpa dello squilibrio dei rapporti commerciali degli Usa verso il resto del mondo che Trump ora vorrebbe riequilibrare. La bilancia commerciale americana anche nei nostri confronti è infatti strutturalmente in deficit mentre quella italiana, in base agli ultimi dati disponibili, quelli del 2023, è arrivata a toccare 42 miliardi di attivo.
A fronte di 67,3 miliardi di euro di esportazioni italiane, dato che fa degli Usa il secondo destinatario delle nostre produzioni (dopo la Germania e prima della Francia), si contano infatti appena 25,2 miliardi di importazioni.
[…] Il peso dei nuovi dazi? Sono due gli scenari che ipotizza Prometeia: il primo prevede un aumento di 10 punti solo sui prodotti che già sono sottoposti a dazi, in tutto circa 3,000 referenze, ed in questo caso la stima per il nostro Paese è di un costo aggiuntivo di oltre 4 miliardi essenzialmente a carico del sistema moda che arriverebbe a sfiorare il miliardo e mezzo di dollari di maggiori costi, seguita dalla meccanica che arriverebbe ad un miliardo, dall'agroalimentare e da autoveicoli e moto.
guerra commerciale stati uniti cina
Il secondo scenario simula invece un aumento tariffario generalizzato di 10 punti dei dazi con un costo aggiuntivo che supererebbe i 7 miliardi. In questo secondo caso sarebbe la meccanica a pagare i costi maggiori arrivando poco sotto quota 2 miliardi, quindi moda, agroalimentare, prodotti intermedi, farmaceutica e auto.
Elettronica ed elettrotecnica si vedrebbero praticamente raddoppiare l'onere arrivando attorno a quota 400 milioni, mobili e chimici per il consumo si attesterebbe attorno ai 150 milioni per settore, ma partendo praticamente da zero ed anche questo insomma sarebbe un bel salasso. […]
JOE BIDEN - DONALD TRUMP - GIORGIA MELONI - MEME BY VUKIC
Rispetto agli altri grandi paesi europei, solo la Germania, che oggi è il primo esportatore europeo verso gli Usa, subirebbe un impatto maggiore del nostro con un aggravio stimato in 7,5/15,3 miliardi di dollari a seconda degli scenari. A Francia e Spagna sarebbe invece richiesto un onere più basso del nostro, rispettivamente pari a 2/5,5 miliardi e 1,2/2,3 miliardi di dollari.
[…]
Secondo un report di Banca Fucino però, al di là dell'impatto immediato dei dazi, analizzando le categorie di prodotti sulle quali è concentrato l'export italiano verso gli Usa (al 98% beni manifatturieri) «accanto a prodotti tipici del made in Italy come i prodotti alimentari e l'abbigliamento, si trovano categorie con un peso anche maggiore come macchinari, mezzi di trasporto e articoli farmaceutici che costituiscono le vere e proprie colonne portanti dell'industria e dell'export italiani».
GIORGIA MELONI DONALD TRUMP - IMMAGINE CREATA CON GROK
Si tratta, viene sottolineato, «di nicchie di mercato difficilmente contendibili e produzioni in gran parte altamente sofisticate, e dunque con un alto grado di specializzazione, e quindi è presumibile che Usa nel breve medio termine non saranno in grado di rimpiazzare le forniture italiane su queste categorie di prodotti». Si tratta, infatti, di produzioni tutte ad alto valore aggiunto che non solo richiedono ingenti investimenti ma anche tempi prolungati di messa a punto. Aspettando Trump però è bene aver presenti tutti i numeri per preparare le nostre difese.
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO
DAZI E NAZI - TRUMP E MUSK VISTI DA ELLEKAPPA guerra commerciale europa cinaDAZI COMMERCIALIguerra commerciale stati uniti cina
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI NELLA LOGGIA NERA - MEME BY EDOARDO BARALDI DONALD TRUMP ACCOGLIE GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGOGIORGIA MELONI ALL INAUGURATION DAY DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP
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